L’ amore non si mercanteggia …mercanteggiare con Dio.

III Domenica di Quaresima – Gv 2,13-25

 

Il vangelo di oggi ci presenta un Gesù sconcertante, scioccante,  “fece una frusta di cordicelle e scacciò  tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi, gettò a terra il denaro dei cambiamonete  e ne rovesciò i banchi …” . Lui che dice : “imparate da che sono mite e umile di cuore”. Allora questo gesto di Gesù deve essere capito e interpretato bene e ci obbliga a fare una riflessione seria su cosa vi è dietro e che cosa vuole significare!

Voi sapete che vi è tutta una “pedagogia” dei gesti, cioè trasmettere messaggi, contenuti attraverso gesti che si compiono, più che attraverso le parole! Paolo VI, quando arrivò da Arcivescovo alla Diocesi di Milano, baciò la terra della Diocesi Ambrosiana.

Il gesto di Gesù obbliga ciascuno

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Donare è …?

Allora un uomo ricco disse: parlaci del donare … ed egli rispose:

Donate ben poco se non donate le vostre ricchezze. È quando date voi stessi che donate veramente. Poiché cosa sono le vostre ricchezze se non ciò che custodite e nascondete per paura di averne bisogno domani?

E domani, che cosa porterà al cane troppo previdente che, senza lasciare alcuna traccia, sotterra gli ossi nella sabbia mentre segue i pellegrini nella città santa? E cos’è il timore del bisogno se non il bisogno stesso? Non è forse inestinguibile il terrore della sete quando il vostro pozzo è colmo?

Ci sono quelli che danno

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Il Signore conosce quello che c’è in ogni uomo .

Gv 2,25

 Signore Gesù, il Vangelo ci ricorda che tu sai quello che c’è in ogni uomo. Devo essere felice o preoccupato? Mi hanno educato da bambino con la minaccia del “Dio ti vede”. Alla tua scuola ho scoperto che Dio non è un tiranno, né un carabiniere. Quando vede il male magari piange, ma rispetta la libertà delle sue creature. Poi ho capito che potevo fidarmi, perché quando altri mi contestavano Tu eri lì, dalla mia parte. Non mi stavi giustificando, ma vedevi le intenzioni nascoste, i limiti che mi portavo dietro senza colpa, le difficoltà che non riuscivo a superare, anche se ce la mettevo tutta. Quando mi rimproveravi, eri pronto a dirmi: “ Su, puoi ricominciare!”. E oggi, quando ho la tentazione di nascondermi o di lasciarmi andare, di spegnere il collegamento per fare i miei illeciti comodi, almeno ho imparato la sincerità di dirti: “ Scusa” e di portare su di me la responsabilità delle mie scelte sbagliate.

Da: Abbiate sale in voi stessi. Ed. Effatà

Una finestra aperta sul nostro futuro … si respira aria d’eternità! La trasfigurazione … Mc 9, 2-10

II Domenica di Quaresima B

Una delle invocazioni dell’ atto penitenziale che abbiamo pregato dice: “Signore Gesù, manifestato nella Gloria sul monte per illuminare il nostro cammino con la luce della tua  Risurrezione …” Perché, come  ci viene davvero ricordato spesso, la nostra vita assomiglia ad un cammino da percorrere. Non facile, anche per quelli che sembra a “cui tutto vada sempre e comunque bene”, perché non sappiamo poi cosa c’è dentro il loro cuore, non sappiamo come sarà il domani, nostro e loro, non è tutto patinato e felice quello che appare.   Mentre alle persone buone sembra che  non ne venga risparmiata una, e quante volte ce lo sentiamo ripetere, anche in questi giorni in cui si visitano le famiglie …

Un cammino che

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La fede nasce dall’ ascolto …

Ora, come invocheranno colui nel quale non hanno creduto? Come crederanno in colui del quale non hanno sentito parlare? Come ne sentiranno parlare senza qualcuno che lo annunci? ( Rm 10,14)

La fede si alimenta con l’ ascolto della Parola di Dio. Non è una trovata personale.(…) Si ode l’annuncio di ciò che non si è veduto. Si ode quanto Cristo ha detto del Padre. Si ode attraverso la parola della Chiesa. Certo noi

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I Domenica di Quaresima, omelia con i bambini: Cos’è la tentazione?

Vangelo di Marco 1,12-15

Stiamo muovendo i primi passi del cammino quaresimale, allora, forse non è inutile chiedersi cosa sia questo cammino per noi, come lo vivremo!

Se io vi chiedessi a cosa assomiglia la quaresima voi cosa mi rispondereste? A qualcosa di allegro o di triste? Non  chiedo a quale colore perché la risposta sarebbe molto facile dal momento che lo indossiamo: il viola!

Un colore un po’  cupo, serio, anche severo, ci fa venire in mente subito  i funerali. Certo la quaresima è una cosa seria,  e non la posso mica ridurre a fare qualche “fioretto”, la rinuncia ai dolci, alle sigarette, o ad altro. Non sto mica dicendo che non si devono fare, ma può essere tutta lì la nostra quaresima?

 Potremmo, lo dicevo ai grande il mercoledì delle ceneri,  assomigliare la quaresima un po’ alla primavera. In primavera tutto si risveglia, così anche noi in Quaresima, che è il tempo in cui ci prepariamo a celebrare la più grande festa dell’ anno: la Pasqua, dobbiamo risvegliare il bene che vogliamo a Gesù, se davvero siamo disposti a conoscerlo, ad amarlo a seguirlo, a stare con Lui, ecco la preghiera, ad aiutare chi ha bisogno, ecco l’ elemosina, a liberarci da tante cose che non sono mica poi necessarie e a dividere quello che abbiamo con chi ha bisogno, ecco il digiuno.

 Voi fate digiuno? Non dico di non mangiare, dovete crescere, ma un certo tipo di digiuno lo potete fare anche voi … ad esempio digiunare per tutto il tempo di Quaresima dalle parolacce,  che non uniscono le persone, dai pensieri brutti, dall’allungare le mani addosso agli altri.

 La prima tappa di questo cammino è il deserto e nel deserto, cosa succede?

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Mercoledì delle Ceneri …2015- Quaresima: primavera dello Spirito

Iniziamo questo nostro cammino quaresimale con il cuore “pesante”.

Il nostro Arcivescovo ci ha lasciato proprio alla vigilia dell’ inizio di questo cammino, quasi a volerci fare un’ ultima omelia ripetendoci silenziosamente  le parole di Paolo: “ E poiché siamo collaboratori, vi esortiamo a non accogliere invano la grazia di Dio … Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza”.

Se l’ amore, la grazia di Dio accompagna costantemente la nostra vita, questo tempo quaresimale è tempo di grazia sovrabbondante perché, come accadeva Domenica, in cui il lebbroso si accostava a Gesù chiedendogli: “Se vuoi puoi purificarmi” e Gesù ne ha compassione, tende la mano e lo tocca dicendogli: “Lo voglio sii purificato”, anche  per noi ha compassione, si commuove, tende la mano e dice: “ Sii purificato”.

Sii purificato da ciò che offusca

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…” Venuta la sera dopo il tramonto del sole gli portavano tutti i malati e gli indemoniati …” Mc 1,29-39

Meditazione sulla Parola della 5 Domenica ordinario anno B

Vi è, purtroppo, un  grande mistero che attraversa la nostra vita: quello della sofferenza, del dolore, che non è solo fisico. Di fronte a questo mistero ci chiediamo perché … cerchiamo risposte …, cerchiamo speranza e tocchiamo tutta la fragilità, la debolezza che accompagna la nostra condizione umana. Come Giobbe guardando ai giorni che scandiscono la nostra esistenza ci viene da dire: … “i miei giorni scorrono  più veloci di una spola, svaniscono senza un filo di speranza. Ricordati che un soffio è la mia vita”…

Allora eccoci qui, davanti al Signore. Come le folle del Vangelo che : “Gli portavano tutti i malati e gli indemoniati” … presentiamo a Lui tutte le nostre infermità, quelle del corpo e quelle dello spirito, ma , soprattutto, quell’ infermità terribile che si chiama peccato!

Di fronte al dolore, alla sofferenza i nostri tentativi di dare risposta naufragano o nel fatalismo, o nel pessimismo, o nella rassegnazione, non di rado nella disperazione.

Di fronte al peccato non ci resta che abbandonarci nella misericordia del Signore.

Simon Weil scrive:

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Molti maestri … molte parole … IV Domenica ordinario B

Omelia con i bambini

Vangelo di Marco 1, 21-28

Il Testo:

Un insegnamento nuovo

21Giunsero a Cafàrnao e subito Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, insegnava. 22Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.23Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, 24dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». 25E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». 26E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui. 27Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». 28La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

 

Io penso che sappiate tutti chi sia un maestro! È una persona che siccome conosce e ha esperienza, insomma uno che sa, aiuta gli altri a “crescere”, conoscere.

Allora a proposito di maestri vorrei raccontarvi un episodio che riguarda una persona che si chiamava Giovanni.

*Quando era seminarista, [Giovanni Battista Vianney, il futuro santo Curato d’Ars], aveva enormi difficoltà con la scuola. Non riusciva a capire neppure le nozioni più semplici. I superiori del seminario lo avevano rimandato a casa più volte. Ma lui

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