4 Domenica di Avvento anno B : “ Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola”.

Fedeltà, orgoglio e umiltà sono le parole che mi hanno accompagnato questa settimana nel riflettere sulle letture di questa Domenica.

Fedeltà, bella parola che indica una realtà difficile da realizzare. Quante infedeltà si consumo oggi nel vivere quotidiano e non solo nei rapporti coniugali … Mantenere la parola data, un impegno assunto, una promessa, correndo il rischio di pagare sulla propria pelle è una dote rara oggi, in cui si dicono tante parole, si fanno tante promesse, ma mantenerle poi …

Passano mille anni, circa, fra ciò che   Continue reading

Con Maria portiamo Gesù agli altri

Accogliere Gesù non vuol dire nasconderlo nel proprio cuore per godersi da soli la sua presenza. Maria porta Gesù nel suo grembo, ma non se ne sta in casa per gustare da sola il privilegio di averlo. Si mette, invece, in cammino verso un paese dove una cugina ha bisogno di lei, ma non è solo per aiutarla che Maria si mette in viaggio. Lo scopo principale è comunicare alla cugina la gioia di essere madre di Gesù, il Salvatore che tutto il popolo attende.  Maria diventa così la prima missionaria di Gesù. Da allora ella lo ha presentato a tutti gli uomini, anche a te e a me. Se tu non senti il bisogno di portare Cristo agli uomini e alle donne del tuo tempo, della tua giornata ed aiutarli a vivere come Gesù ci insegna, come  puoi dire di essere un  suo discepolo ?

Chi scoppia dalla gioia per una bella notizia, non riesce a trattenersi!

Questo Natale trasmetterai la gioia che Gesù è nato?

Da ragazzi in preghiera;  LDC – riadattato d.qy

Si è accesa in cielo la stella del Salvatore … mettiamoci in cammino!

Abbiamo ascoltato, in queste domeniche l’ esortazioni di  Isaia, di Giovanni Battista a costruire una strada per il Signore che viene. Ormai, anche nell’ imminenza del Natale sono ancora tanti gli ostacoli e non solo fuori di noi, ma anche dentro di noi, dentro di te e di me. Guardiamo dentro noi stessi. Quante volte nella nostra giornata  lasciamo spegnere la nostra lampada e non pensiamo più che dobbiamo attendere Gesù, presi da noi stessi, dalle nostre cose da fare, dalle nostre mille piccole quotidiane battaglie, intrappolati in un modo di vivere in cui tutti corriamo senza sapere, alla fine, dove andare. Tutto questo soffoca  quella famosa “lampada”, che Colui che viene dovrebbe trovare accesa, quella del desiderio di un incontro, come accade fra l’ innamorato e l’ innamorata,quella della fede che il Signore  è venuto, viene, verrà e non tarderà. Maria è l’ esempio di come si deve accogliere Gesù, lei che è “ piena di grazia” ossia piena del desiderio di Dio.

Noi, purtroppo siamo pieni   Continue reading

Chi sei tu … chi sono io …

Vangelo di Giovanni ( 1,6-8. 19-28)

6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

19Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». 20Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». 21Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. 22Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23 Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia».24 Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

( 3 Domenica di Avvento anno B)

Cari cristiani, distratti e anche frettolosi, penso che ogni mattina prima di uscire di casa ognuno di noi si pettini e almeno per  qualche secondo fissi il suo volto nello specchio, forse varrebbe la pena,   Continue reading

Cos’è il Natale per te …

Ti chiedi che farne di quel Cristo che nasce per te. Ti chiedi cos’è il Natale per te.

 

Guarda Maria che gioisce per il bimbo che è dentro di lei.

Guardala mentre raccolta ripensa a quello che Dio ha fatto per lei e per noi.

Guardala che corre sui monti ad annunciare che quel bimbo è già nato, per la salvezza di lei e di noi.

Guardala stupita che osserva quel figlio, che non vuole più stare con lei per attendere alle cose di Dio.

Guardala sicura mentre sceglie di salire con lui fino al Calvario, per soffrire per noi.

Ora sai, amico mio. Che farne del Cristo che viene.

 Sia quello di Maria il Natale per te.*

 

*Da pregare ragazzi  -LDC –Una casa accogliente per Gesù

“ Nel deserto: “… preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri” … innamorarsi di Dio.

 

2 Domenica di Avvento B

Vi è una buona notizia da dare, anzi meglio da gridare, e l’ evangelista Marco, a scanso di equivoci, pone subito in chiaro, ancora prima di presentarci Giovanni il Battista,  qual’ è questa buona notizia: “Inizio del Vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio”: La buona notizia è un qualcuno, Gesù, che non è solamente un uomo, ma che è   il Figlio di Dio.

Giovanni Battista grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri …

Il Deserto … dove oggi ci chiama il Signore…! Se tutti  pensiamo al deserto in termini negativi, è un luogo in cui è difficile vivere, arido, che mette a dura prova …  è un luogo non  pienamente umanizzato, si è soli,  cerchiamo di scoprirlo  sotto una luce diversa.

Per Israele il deserto fu il periodo dell’innamoramento fra lui e Dio come dice Geremia: Io ricordo di te la tua simpatica giovinezza, l’amore del tuo fidanzamento, il tuo venire dietro a me per il deserto, per una terra non seminata Ger 2,2. Nel deserto si fa esperienza dell’amore di Dio.

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MARIA DONNA DELL’ ATTESA * Tonino Bello

… Attendere: ovvero sperimentare il gusto di vivere.

Hanno detto addirittura che la santità di una persona si commisura allo spessore delle sue attese. Forse è vero.. Se è così, bisogna concludere che Maria è la più santa delle creature proprio perché la sua vita appare cadenzata dai ritmi gaudiosi di chi aspetta qualcuno. (…)

 L’ attesa di lui, per nove lunghissimi mesi. L’attesa degli adempimenti legali festeggiati con frustoli di povertà e gaudi di parentele. L’attesa del giorno, l’ unico che lei avrebbe voluto rimandare, in cui suo figlio sarebbe uscito di casa senza farvi ritorno mai più. L’ attesa dell’ ora: l’ unica per la quale non avrebbe saputo frenare l’ impazienza e di cui, prima del tempo, avrebbe fatto traboccare il carico di grazia sulla mensa degli uomini. L’ attesa dell’ ultimo rantolo dell’ unigenito inchiodato al legno. L’ attesa del terzo giorno, vissuta in veglia solitaria, davanti alla roccia.  Continue reading

E’ NATALE* Madre Teresa di Calcutta

E’ Natale ogni volta
che sorridi a un fratello
e gli tendi la mano.

E’ Natale ogni volta
che rimani in silenzio
per ascoltare l’altro.

E’ Natale ogni volta
che non accetti quei principi
che relegano gli oppressi
ai margini della società.

E’ Natale ogni volta
che speri con quelli che disperano
nella povertà fisica e spirituale.

E’ Natale ogni volta
che riconosci con umiltà
i tuoi limiti e la tua debolezza.

E’ Natale ogni volta
che permetti al Signore
di rinascere per donarlo agli altri.

Madre Teresa di Calcutta

LO DICO A TUTTI: VEGLIATE (Mt 13,37)

Sono sveglio, Signore?

Sono sveglio  adesso, qui ed ora,

afferrando l’attimo che fugge,

gustandolo alla Tua presenza  di Padre creatore?

Sono sveglio adesso,

consapevole del mio passato,

col tesoro di ciò che ho appreso dai miei sbagli,

nell’ abbraccio del tuo perdono?

Sono sveglio adesso,

nell’ entusiasmo per il futuro,

nella voglia di continuare,

nella fiducia che Tu garantisci il mio domani?

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La speranza …

“ … Ma la speranza, dice Dio, la speranza, sì, che mi sorprende.
( sorprende) Me stesso.
Questo sì che è sorprendente.

Che questi poveri figli vedano come vanno le cose e credano che domani andrà meglio.
Che vedano come vanno le cose oggi e credano

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