La speranza …

“ … Ma la speranza, dice Dio, la speranza, sì, che mi sorprende.
( sorprende) Me stesso.
Questo sì che è sorprendente.

Che questi poveri figli vedano come vanno le cose e credano che domani andrà meglio.
Che vedano come vanno le cose oggi e credano

che andrà meglio domattina.
Questo sì che è sorprendente ed è certo la più grande meraviglia della nostra grazia.
Ed io stesso ne son sorpreso.
E dev’esser perché la mia grazia possiede davvero una forza incredibile.
E perché sgorga da una sorgente e come un fiume inesauribile 

La Speranza è una bambina insignificante.

Che è venuta al mondo il giorno di Natale dell’anno scorso.
Che gioca ancora Quale non dev’esser la mia grazia e la forza della mia grazia perché questa piccola speranza, vacillante al soffio del peccato, tremante a tutti i venti, ansiosa al minimo soffio,
sia così invariabile, resti così fedele, così eretta, così pura; e invincibile, e immortale, e impossibile da spegnere; come questa fiammella del santuario.

Questa piccola speranza che sembra una cosina da nulla.

Questa speranza bambina.

Immortale.

 Come la stella ha guidato i tre re dal più remoto Oriente. 

Verso la culla di mio figlio. 

Così una fiamma tremante.

Lei sola guiderà le Virtù e i Mondi.

 

È la fede che è facile ed è non credere che sarebbe impossibile. È la carità che è facile ed è non amare che sarebbe impossibile. Ma è sperare che è difficile”

 Charles Péguy  (da Il portico del mistero della seconda virtù)


 

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