Diaconesse?! Attenzione alla disinformazione giornalistica

 

“Concilio di Calcedonia, anno 451

XV. Delle diaconesse.
Non si ordini diacono una donna prima dei quarant’anni, e non senza diligente esame. Se per caso dopo avere ricevuto l’imposizione delle mani ed avere vissuto per un certo tempo nel ministero, osasse contrarre matrimonio, disprezzando con ciò la grazia di Dio, sia anatema insieme a colui che si è unito a lei.( ma in nessun modo questa consacrazione può essere intesa come analoga all’ordinazione propria all’ordine sacerdotale nei suoi tre gradi.) 

…..La diaconessa, figura presente nelle comunità cristiane del Nuovo Testamento, è un tipo di ministero femminile che ebbe una certa importanza nei primi secoli della cristianità, finché le sue funzioni (che non corrispondevano a quelle liturgiche e ministeriali del diacono) furono gradualmente assorbite dagli ordini monastici femminili. Per la verità, le tracce storiche di presenza di diaconesse sono enormemente più frequenti nelle chiese dell’Oriente cristiano che in quelle occidentali.
Nella Chiesa cattolica romana, a grandi linee, si può escludere la presenza di diaconesse per tutto il secondo millennio, e anche se si è parlato di una possibile rivalutazione di questo ministero, non si è ancora deciso nulla a proposito.  Nelle Chiese ortodosse, invece, si sono avuti ancora fino ai nostri giorni casi di ammissioni di diaconesse, benché troppo rari per poter parlare di un costume fisso. Ricordiamo i casi di Madre Maria Tuchkova in Russia nel diciannovesimo secolo, e le monache greche ordinate da San Nettario di Egina alcuni decenni dopo: tuttora si ha sentore di ordinazioni sporadiche di diaconesse, ma per lo più monache, e il loro ministero è confinato nei propri monasteri…..

Gli ortodossi stessi tengono a precisare che la diaconia femminile non ha le funzioni liturgiche e ministeriali del diacono uomo attuale. In pratica ricalca la figura delle diaconesse delle prime comunità cristiane!(in primis opere di carità ma niente omelie o cose del genere)

Il Problema comunque è questo!

La diaconia femminile presente nell’ortodossia ha connotati diversi dalla diaconia che si vorrebbe introdurre nel “mondo cattolico”.

I movimenti(cattolici) che si battono per la diaconia femminile infatti pretendono di conferire alle donne il medesimo ruolo in ambito liturgico che spetta al diacono uomo. Una tale ” riforma” non avrebbe nulla a che vedere con la diaconia femminile ortodossa!

E poi dire ” La Chiesa ortodossa fa o dice” è parecchio rischioso , infatti essendo chiese autocefale “ognuna agisce come meglio crede” quindi non c’è un orientamento univoco.
Ma il problema è proprio li!

 

Il problema non è quindi ammettere che sia esistita la diaconia femminile , ma piuttosto comprendere le funzioni che essa aveva e analizzare se possa essere anche minimamente assimilata alla diaconia ministeriale che esiste da 1500 1400 anni , proprio per questo la Chiesa ha espresso il suo “Parere negativo sulle ordinazioni femminili” , perchè l’ordinazione di carattere “ministeriale” effettivamente non è “mai esistita”! (Da Cattolici romani – forum cristiano cattolico italiano)

“La Didascalia degli apostoli mette l’ accenno sul ruolo caritativo del diacono e della diaconessa. Il ministero della diaconia deve apparire come “ una sola anima in due corpi”.
Non vi è parallelismo fra la figura del diacono e della diaconessa che è scelta per il servizio delle donne.
“La diaconessa deve procedere all’ unzione corporale delle donne al momento del battesimo, istruire le donne neofite, andare a visitare a casa le donne credenti e soprattutto le ammalate. Le è vietato amministrare il battesimo o svolgere un ruolo nell’ offerta eucaristica”
Le costituzioni apostoliche insistono perché le diaconesse non abbiano alcuna funzione liturgica, ma estendono le loro funzioni comunitarie di servizio presso le donne e di intermediare fra le donne e il vescovo. (…) Le loro funzioni sono così riassunte: “ La diaconessa non benedice, non compie nulla di ciò che fanno i presbiteri e i diaconi, ma vigila le porte e assiste i presbiteri in occasione del battesimo delle donne, per ragioni di decenza.
Già nel IV secolo il genere di vita delle diaconesse si avvicina a quello delle claustrali. Nonostante le somiglianze dei riti di ordinazione, la diaconessa non avrà accesso all’ altare né ad alcun ministero liturgico. Tali ordinazioni riguardano soprattutto le badesse di monasteri femminili nel cui ambito si svolge il loro servizio.” ( dall Enchiridion sul Diaconato, Enzo Petrolino, Libreria Editrice Vaticana)

Vi è poi una questione più complessa che riguarda il diaconato e il suo rapporto con il Sacramento dell’ Ordine Sacro, al cui accesso sono ammessi solo uomini, come definisce la dottrina. (dqy)

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