Supponiamo che la morte equivalga all’annullamento totale dell’uomo …

Supponiamo che la morte equivalga all’annullamento totale dell’uomo: Allora essa eguaglierebbe un topo a Dante, un bue a Kant, un asino a Pico della Mirandola, un malfattore a San Francesco… E così non si sfugge, perché se la morte distrugge l’uomo come le bestie, saremmo tutti ridotti alla stessa identica condizione: a non essere più.
Negata la sopravvivenza, non ha più senso vivere, tutto sarebbe una fregatura perché tutto finirebbe con l’ avere lo stesso valore: bene e male, giusto e ingiusto, amore de odio … avrebbero tutti il valore del nulla! No! L’ altra vita non è un’ invenzione della speranza. E’ un’ esigenza della giustizia! Aveva ragione il filosofo francese Gabriel Marcel a sostenere che “se la morte è la realtà ultima, I valori si annientano e la realtà viene colpita al cuore stesso”. Continue reading

II Domenica di Quaresima C – la Trasfigurazione: … ascoltatelo

Abbiamo iniziato il nostro cammino con Gesù in questa Quaresima. Domenica scorsa, se ricordate ci trovavamo idealmente con Gesù nel deserto, dove il diavolo lo tenta, ma egli non cede vince le tentazioni. Oggi Gesù porta con sé Pietro, Giovanni e Giacomo, e in un certo modo anche noi su un monte dove succede una cosa straordinaria, proviamo a chiederci perché e come mai succede quello che succede?Perché Gesù aveva detto: 22«Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».  Di fronte a queste parole, che i discepoli non capiscono fino in fondo, anzi nel Vangelo di Matteo leggiamo che Pietro prende da parte Gesù e lo rimprovera, Gesù li vuole preparare e rassicurare.

Allora del brano del Vangelo che abbiamo letto io vorrei sottolineare quattro parole: preghiera, trasfigurazione, sonno, ascoltatelo. Continue reading

II Domenica di Quaresima, ciclo C: La trasfigurazione, la preghiera, l’ incomprensione e l’obbedienza della fede.

Tutti e tre gli evangelisti sinottici riportano il brano della trasfigurazione con particolarità proprie.

Mentre ad esempio Matteo e Marco adoperano il verbo che letteralmente significa avere una metamorfosi Luca nel suo racconto richiama di più l’esperienza di Mosè sul Sinai: “Quando Mosè scese dal monte Sinai – le due tavole della Testimonianza si trovavano nelle mani di Mosè mentre egli scendeva dal monte – non sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poiché aveva conversato con lui.”

Luca evidenzia come questo fatto avvenga durante la preghiera:

“Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava il suo voltò cambiò d’ aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante”.

Cercando di applicare il brano evangelico alla vita del cristiano, anche  in modo particolare per noi che abbiamo assunto nel momento della nostra ordinazione l’obbligo della preghiera con la recita delle ore canoniche, credo che sia importante riappropriarci di questo di questa dimensione, anche perché nell’ andare degli anni vi è sempre il pericolo di cadere nell’ abitudine e nella idea di dovere assolvere ad un obbligo, smarrendo quella che è l’essenza stessa della preghiera, la sua essenzialità, la sua necessità a volte oberati dal troppo fare. Certo noi non siamo dei monaci, ma la preghiera, assieme ai sacramenti e alla Parola è la linfa vitale che alimenta il nostro crescere alla sequela di Gesù e alla comprensione di Gesù stesso, Figlio di Dio e del grande evento e mistero della Pasqua.

Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il cielo, è un grido di riconoscenza e di amore nella prova come nella gioia.

Penso tutti conosciamo questa espressione di Santa Teresina di Gesù Bambino che è ripresa anche dal Catechismo della Chiesa Cattolica, mentre la Congregazione per il Clero nei suoi spunti per l’omelia di questa Domenica afferma che “ Nella preghiera il volto dell’uomo diventa partecipe dell’alterità di Dio.”

La preghiera permette anche di acquisire “una nuova concezione del tempo”.
Quest’ultimo, infatti, senza la prospettiva dell’eternità e della trascendenza “scandisce semplicemente i nostri passi verso un orizzonte che non ha futuro”, mentre nella preghiera si trova “tempo per Dio”, “per entrare in quell’intima comunione con Lui che nessuno potrà toglierci e che ci apre alla speranza che non delude, alla vita eterna”.( Benedetto XVI quaresima 2011)  Continue reading

1 Domenica di Quaresima anno C – Se tu sei Figlio di Dio

Abbiamo appena mosso i primi passi del nostro cammino quaresimale, questo pellegrinaggio verso la Pasqua e andiamo con Gesù nel deserto. Nel deserto l’uomo ritrova l’essenzialità, la libertà da tante cose e da tanti bisogni che sono superflui. Il deserto è il luogo dei grandi spazi e dei grandi silenzi. In una società frenetica e chiassosa come la nostra il silenzio sembra intimorire, ma è solo nel silenzio che l’uomo può rientrare in sé stesso e ritrovarsi. Chiedersi come si presenta davanti al Signore che interviene nella storia per trasfigurarla, accenderla di speranza e salvarla in Cristo dal peccato che genera ogni specie di male e di malvagità.

La prima lettura ci descrive l’offerta delle primizie da parte di Israele nella consapevolezza che Dio non lo ha abbandonato, che tutto viene da Lui come dono, a Lui tutto deve essere ricondotto, quello che ho e quello che sono. Nel silenzio di un deserto ideale in questa prima domenica quaresimale riprendiamo consapevolezza di questa verità e verifichiamo come ci presentiamo davanti al Signore e riconosciamo la nostra povertà, la nostra debolezza, la nostra fragilità che tante volte ci ha portato e cedere alla tentazione e a cadere nel peccato.

“In quel tempo, Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo”.

Gesù, come ogni cristiano, conosce la tentazione, a differenza di noi, che così spesso cediamo subendone il fascino, come accadde nell’Eden: “Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò.” 

 Differentemente da noi, però, Gesù è sempre vincitore sul diavolo.

Le tentazioni poi, facendoci conoscere la fedeltà di Gesù al progetto che il Padre gli ha affidato, contengono degli insegnamenti per la nostra vita di fede. Continue reading

Mercoledì delle ceneri 2019 – Quaresima un tempo favorevole!

Iniziamo oggi il nostro cammino quaresimale, tempo di preparazione alla Pasqua, tempo favorevole, come ci ricorda l’apostolo: “Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!”

Tempo santo, tempo di deserto, di silenzio. Tempo in cui siamo chiamati a rientrare in noi stessi per riscoprire la nostra relazione con il Signore, ma anche quale sia la qualità. Tempo del ritorno:

“«Ritornate a me con tutto il cuore,
con digiuni, con pianti e lamenti.
Laceratevi il cuore e non le vesti…”
Esorta il profeta Gioele (1 lettura), tempo di riconciliazione, tempo di riscoperta della bellezza di essere Figli di Dio.

L’ elemosina, (e più in generale la Carità), la preghiera e il digiuno, sono le realtà con le quali siamo chiamati a confrontarci e che dovrebbero animare la vita spirituale di coloro che hanno accolto il messaggio evangelico.

Ripensiamo all’ elemosina, che deve essere espressione di amore verso il prossimo, tenuta molto in considerazione nelle società antiche, può correre il rischio non di essere espressione di aiuto verso i bisognosi, ma di esibizione e ostentazione delle nostre possibilità economiche, ricerca di visibilità, ammirazione, di gratificazione personale agli occhi degli altri. Gesù stigmatizza questo atteggiamento perché, coloro che lo vivono, hanno già raggiunto il loro scopo, che non nasce dalla relazione con Dio, ma dalla ricerca e affermazione di sé stessi, quindi non hanno da attendersi più nulla.

Vi è una discrezionalità anche nel compiere il bene: “non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto”

 “IL padre tuo che vede nel segreto ti ricompenserà”, in cui la ricompensa è essere in questa relazione di amore e di figliolanza in Dio, essere nella logica e nella dinamica del Regno di Dio e delle beatitudini. Continue reading

IL REPORT FRANCESE Dove si chiudono le moschee la vita migliora

Sette moschee sono state chiuse perché accusate di “apologia del terrorismo, odio e discriminazione”. È quanto emerge dal rapporto del ministero degli Interni francese dopo il giro di vite sui luoghi di culto a rischio jihadismo. E i risultati ci sono. Infatti l’intelligence nota un profondo cambiamento nei quartieri dove le moschee sono state chiuse.

Christophe Castaner, ministro dell’interno francese, e il suo braccio destro Laurent Nuñez, hanno da poco presentato una prima valutazione della legge sulla sicurezza interna e la lotta contro il terrorismo (Silt), entrata in vigore nel novembre 2017. L’analisi promossa e presentata da quello che è stato battezzato come il “primo poliziotto di Francia”, rivela gli sforzi sostenuti dal Paese per tutelare l’ordine interno e affermare l’assoluta priorità dell’esecutivo dopo i vari attentati terroristici.

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Guardarsi dall’ indagare curiosamente la vita degli altri

Figlio mio, non essere curioso; non prenderti inutili affanni, Che importa di questo e di quello? “Tu segui me” (Gv 21,22). Che ti importa che quella persona sia di tal fatta, o diversa, o quell’altra agisca e dica così e così? Tu non dovrai rispondere per gli altri; al contrario renderai conto per te stesso. Di che cosa dunque ti vai impicciando?
Ecco, io conosco tutti, vedo tutto ciò che accade sotto il sole e so la condizione di ognuno: che cosa uno pensi, che cosa voglia a che cosa miri la sua intenzione. Continue reading

Preghiera contro i pensieri malvagi

O Signore mio Dio, “non allontanarti da me; Dio mio, volgiti in mio aiuto” (Salmo 70,12); ché vennero contro di me vari pensieri e grandi terrori, ad affliggere l’ anima mia. Come ne uscirò illeso, come mi aprirò un varco attraverso di essi?

Dice il Signore: io andrò innanzi a te e “abbatterò i grandi della terra” (Isaia 45,2). Aprirò le porte della prigione e ti rivelerò i più profondi segreti. O Signore, fa’ come dici; e ogni iniquo pensiero fugga dinanzi a te. Questa è la mia speranza, questo è il mio unico conforto: in tutte le tribolazioni rifugiarmi in te, porre la mia fiducia in te; invocarti dal profondo del mio cuore e attendere paziente mente la tua consolazione.

Da: L’ Imitazione di Cristo

LA CEDU CONDANNA CHI CRITICA MAOMETTO E ASSOLVE CHI INSULTA IL CRISTIANESIMO La Corte europea dei diritti umani condanna un professore per aver criticato Maometto, mentre assolve i pubblicitari che hanno insultato il cristianesimo

Quando si tratta di trovare il giusto mezzo tra la difesa del diritto alla libertà di espressione e di quello alla libertà religiosa, la Corte europea dei diritti umani (Cedu) pecca spesso di incoerenza. Non è una novità. Il problema però è che i giudici di Strasburgo hanno una particolare tendenza a proteggere l’islam e a lasciare invece il cristianesimo in balia delle peggiori blasfemie. È la conclusione di un seminario organizzato il 13 dicembre presso il Consiglio d’Europa dal Centro europeo per la legge e la giustizia (Ecjl). I partecipanti al convegno hanno analizzato dapprima tre casi concreti del 2018, evidenziando lo strabismo della Cedu, per poi concentrarsi su un ultimo che deve ancora essere giudicato.

VIETATO CRITICARE MAOMETTO
Il primo caso riguarda la condanna di un conferenziere austriaco, E.S., per avere pubblicamente «denigrato una persona oggetto di venerazione», e cioè Maometto, il profeta dell’islam. Durante un convegno intitolato “Conoscenze base sull’islam”. E.S. affermò che Maometto, avendo sposato una bambina di sei anni, Aisha, e avendo consumato il matrimonio quando lei aveva nove anni, era affetto da tendenze pedofile. Il conferenziere ha aggiunto che questo atteggiamento costituisce un problema dal momento che «il più alto comandamento per un musulmano è imitare Maometto», aggiungendo di conseguenza che c’è un conflitto tra l’islam e i «valori democratici».
E.S. è stato perseguito dalla procura di Vienna e condannato in base all’articolo 188 del codice penale poiché c’è differenza tra sposare una bambina e la pedofilia. La sentenza aveva come obiettivo quello di proteggere la sensibilità religiosa dei musulmani e mantenere «la pace religiosa in Austria». La Corte di Appello e la Corte Suprema hanno confermato la condanna nel 2011, accusando E.S. di volere soltanto «diffamare l’islam». Il conferenziere è stato pertanto condannato a pagare 480 euro di multa e la Cedu il 25 ottobre 2018 ha confermato la condanna nel nome della protezione dei sentimenti religiosi della popolazione musulmana e dell’oggetto del loro credo. Questo, nota il Centro europeo per la legge e la giustizia, nonostante «i commenti in questione fossero basati sui fatti storici». Continue reading

Quaresima:Il rimedio di San Basilio per eliminare il peccato dalla propria vita

La medicina può essere dura da mandare giù, ma la sua efficacia è sorprendente

Vivendo in un mondo caduto, sperimentiamo tutti gli effetti del peccato. Molti di noi sono limitati da una schiavitù nei confronti del peccato a cui è difficile sfuggire.Qualunque sia la mancanza in questione, San Basilio ha un rimedio che crede ci libererà da ogni attaccamento al peccato nella vita.
In un’omelia ha scritto: “Sii gioioso, perché il medico ti ha dato una medicina che distrugge il peccato… il digiuno – un rimedio veramente degno del suo nome – quando introdotto nell’anima elimina il peccato in agguato in essa”. Continue reading