Quaresima:Il rimedio di San Basilio per eliminare il peccato dalla propria vita

La medicina può essere dura da mandare giù, ma la sua efficacia è sorprendente

Vivendo in un mondo caduto, sperimentiamo tutti gli effetti del peccato. Molti di noi sono limitati da una schiavitù nei confronti del peccato a cui è difficile sfuggire.Qualunque sia la mancanza in questione, San Basilio ha un rimedio che crede ci libererà da ogni attaccamento al peccato nella vita.
In un’omelia ha scritto: “Sii gioioso, perché il medico ti ha dato una medicina che distrugge il peccato… il digiuno – un rimedio veramente degno del suo nome – quando introdotto nell’anima elimina il peccato in agguato in essa”.

Basilio credeva fermamente che il digiuno desse forza al peccatore, dando la capacità di resistere ai propri impulsi peccaminosi, e che fosse il rimedio segreto per l’attaccamento al peccato e una via sicura per la santità:

“Il digiuno fa nascere profeti, rafforza i potenti, rende saggi i legislatori, arma gli eroi, allena gli atleti, respinge le tentazioni. Convive con la sobrietà e purezza. In guerra fa prodezze e in tempo di pace insegna la tranquillità”.

Nella sua omelia, Basilio spiega che il digiuno è stato un elemento essenziale nella vita di personaggi biblici come Mosè e Daniele, e perfino Gesù stesso. Se per loro era così importante, non dovremmo adottarlo anche noi nella nostra vita?

Allo stesso tempo, il santo ammette che il digiuno dal cibo dovrebbe essere rafforzato da un esercizio della carità, “altrimenti anziché mangiare carne mangi il tuo stesso fratello; non bevi, ma umili chi ti è accanto”.

Il digiuno dev’essere dunque accompagnato da una pratica positiva della virtù.

Se quindi volete sconfiggere il peccato nella vostra vita, provate qualche tipo di digiuno. Soprattutto in Quaresima, può trasformare il nostro cuore e allontanarlo da qualsiasi abitudine peccaminosa possa restare nella nostra anima.

Da Aleteia

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *