HALLOWEEN, LA MESSINSCENA DEL DIAVOLO

L’avvicinarsi della notte di Halloween ha fatto registrare un vero e proprio boom di commenti all’articolo a firma di padre Francesco Bamonte (presidente dell’Aie), “Parla il capo degli esorcisti: attenti ad Halloween“*, pubblicato lo scorso anno su In Terris e che ha riscosso un enorme successo. Buona parte dei lettori ha minimizzato sui pericoli celati tra le pieghe della ricorrenza mondana, bollando, in sostanza, il pezzo come frutto di una visione “tradizionalista” e “conservatrice” della società. Sembra, insomma, prevalere ancora una volta l’assioma “ogni occasione è buona per festeggiare”, indipendentemente da quello che viene celebrato e dai rischi ad esso connessi.

Ma Halloween non può essere sottovalutato e questo quotidiano non può permettersi di farlo. Nella notte del 31 ottobre si mischiano infatti aspetti che, sia pur in libertà di coscienza, un buon cristiano non può non criticare. A partire dall’enorme indotto prodotto e dagli sprechi. Secondo uno studio pubblicato negli Stati Uniti nel 2010 il giro d’affari di Halloween in America si aggira intorno ai 600 milioni di dollari, rendendo tale appuntamento il più cospicuo del Paese dopo il Natale. Centoventi milioni di americani acquistano maschere e trucchi per partecipare alle serate a tema. Di questi circa 35 milioni sono bambini che poi passano di porta in porta a chiedere: “Dolcetto o scherzetto?“. Per non parlare del business del cibo tradizionalmente consumato (o usato in altro modo) in questo periodo. Vengono vendute circa 16 mila tonnellate di “mais candito” (una caramella della forma e del colore di un chicco di granturco), praticamente la metà della produzione di bonbon di tutto l’anno. Per non parlare dell’incidenza di Halloween sulla produzione delle zucche, di cui gli Usa sono i maggiori produttori al mondo. Il 50% delle 680 mila tonnellate immesse nel mercato ogni anno viene acquistato in occasione della “notte delle streghe”. Di queste, tuttavia, solo una parte viene effettivamente consumata, mentre il resto è perlopiù destinato a diventare la spettrale lampada con la candela in bocca. Un immenso spreco alimentare, uno schiaffo alla fame nel mondo.    

In Italia il giro d’affari è ovviamente inferiore ma non è affatto irrilevante, anzi. Nonostante si tratti di una ricorrenza importata dal mondo anglosassone è riuscita, a partire dai primi anni duemila, a permeare tutti gli strati della nostra società, come se esistesse da secoli. E pochi sembrano notare l’assurdità di questa celebrazione esoterica, spacciata per carnevalata d’autunno. Dati alla mano, nel 2010, la festa horror per antonomasia ha fatto registrare per i commercianti entrate per un valore di 400 milioni di euro. Sono stati spesi 50 milioni solo per le zucche. Negli anni successivi, caratterizzati dalla crisi economica, questo comparto ha registrato una contrazione minima, di circa il 10%. Insomma la maggiore povertà e l’elevato tasso di disoccupazione, che avrebbero consigliato spese più ponderate, non hanno spento la mania per Halloween, diventata evidentemente imprescindibile per gli italiani, in particolare i giovani. Nel 2012 gli introiti hanno raggiunto i 300 milioni di euro. Spesi da 9 milioni di persone per dolcetti, cene, zucche e costumi. Un business che foraggia le multinazionali e i produttori esteri di snack e gadget a danno dei piccoli artigiani e delle reali tradizioni nostrane. Pensiamo alla vasta, e ormai sconosciuta, varietà enogastronomica che sino a pochi decenni fa era riservata ai giorni di Onnissanti e dei Defunti. Dal grano e le fave dei Morti alle “Dita di apostolo”. Tutti sacrificati sull’altare del profitto spietato.

C’è poi il pericolo legato al mondo dell’occulto. Streghe, maghetti, scheletri e vampiri sembrano un’innocua pagliacciata ma, in realtà, creano una sorta di fascino nei confronti di tutto ciò è oscuro e macabro. Dietro l’apparenza del gioco, del divertimento, si cela così la “trappola” del diavolo. Gli esperti denunciano casi di danni alla psiche, e ancor più all’anima, derivanti da pratiche considerate ingenuamente ludiche, in cui si fa ingresso nel mondo della magia e dell’esoterismo. Non dimentichiamo che Halloween è la Capodanno satanista, il compleanno di Lucifero e l’occasione per adescare adepti. In questa notte gli occultisti compiono riti sacrileghi e disumani, profanano cimiteri, compiono messe nere, nascondono droghe e veleni nei dolci che regalano ai bambini. E spesso uccidono: esseri umani e animali. Recentemente, ad esempio, l’associazione ambientalista Earth ha invitato i proprietari di gatti neri a monitorarne con attenzione gli spostamenti in occasione del 31 ottobre, perché spesso vengono rapiti e sacrificati nei riti satanici.

Halloween è quindi l’anti culto cristiano: un invito ad abitare il mondo dei mostri, in amicizia con anime inquiete e terrificanti, intrappolate sulla soglia tra due mondi, a divertirsi con figure della letteratura horror e demoni, invece che cercare la comunicazione con gli angeli della luce e con i santi, testimoni della gioia e dell’amore di Dio.

di don Aldo Buonaiuto in: In Terris

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*Di seguito l’ articolo citato del Presidente Associazione Internazionale Esorcisti

PARLA IL CAPO DEGLI ESORCISTI: ATTENTI AD HALLOWEEN

Arriva Halloween, ma ciò che c’è dietro è tutt’altro che uno scherzo. In quanto esorcista riporto alcuni esempi palesi, che dimostrano gli effetti di questo scellerato progetto in corso per indurre bambini, adolescenti e giovani alla pratica dell’occultismo in tutte le sue forme e di cui questa festa neopagana e anticristiana di halloween è una delle modalità di diffusione.

Ad aprile di questo anno – ad esempio – improvvisamente e in maniera molto rapida si diffonde in un’ampia fascia di bambini, ragazzi e giovani – in Italia e in tutto il mondo occidentale – la pratica di una nuova forma di “seduta spiritica”, imparata guardando dei video su youtube. Su un foglio bianco vengono tracciate una linea orizzontale e una verticale e nei quattro quadranti ottenuti sono scritte due volte le parole: sì e no. Sul foglio vengono poste due matite, a forma di croce. A questo punto si chiede di confermare la propria presenza a un ragazzo defunto di nome Charlie che, in alcuni video, però, è apertamente definito “demone”. Se una matita si muove verso la risposta affermativa, cioè verso il “sì”, si può iniziare a fargli delle domande. E, di volta in volta, secondo le domande fatte, la matita risponderà, muovendosi verso il “sì” o verso il “no”. Un numero considerevole di genitori allarmati ha interpellato molti parroci, chiedendo che cosa dovevano pensare di questo fatto: dalle testimonianze raccolte, infatti, risulta che alcuni ragazzi, che hanno partecipato a questo gioco, hanno vomitato, qualcuno è svenuto; altri hanno cominciato ad accusare disturbi nel sonno; altri hanno cominciato a provare ansia e paure. Il 31 maggio scorso, un quotidiano riportava la notizia di quattro ragazze Colombiane le quali, dopo aver fatto il gioco in cui si evocava Charlie sono state ricoverate, perché mostravano tutte un forte disorientamento. La diagnosi fatta in ospedale è stata di “isteria collettiva con sintomi psicotici”.

Ma non è questo l’unico esempio. Un parroco romano ha fatto una sconcertante scoperta il 29 settembre scorso: uscendo dal recinto della chiesa ha visto un giovane che alternava continuamente sguardi alla facciata e al telefonino che aveva in mano. Il parroco si è incuriosito, si è accostato e, con molta semplicità gli ha chiesto che cosa stesse facendo. Il giovane gli ha detto che stava praticando un gioco on-line, chiamato “Ingress”, il quale presenta un mondo diviso in due. Attraverso alcuni “portali”, devono acquisire la “potenza esoterica” per vincere sugli altri. Questi sono costituiti da luoghi reali, sparsi per la città di Roma, e individuati attraverso quella che nell’esoterismo viene chiamata “mappa astrale”. Il portale in oggetto nel gioco era, senza che il parroco ne sapesse nulla, la chiesa affidata alla sua cura pastorale. C’era la foto della parrocchia scattata di notte e un raggio che partiva da una statua, situata sul tetto della canonica, e una figura oscura, disegnata sul muro della chiesa (che in seguito il parroco ha provveduto a far cancellare).

Ancora un ultimo esempio. Entrando un mattino in una chiesa, in quel momento deserta, vidi un gruppo di giovani, vestiti in un certo modo, la cui età media era di 25 anni, mentre stavano scendendo dal presbiterio. Il loro comportamento mi insospettì fortemente. Osservando in seguito le registrazioni, acquisite grazie alla telecamere poste in chiesa e le indagini fatte su un membro del gruppo che lo guidava, fu accertata l’esecuzione di un rituale satanico, operato nel giro di due soli minuti. Inoltre le forze dell’Ordine perquisendo la sua casa trovarono materiale utilizzato dalle sette sataniche.

Cosa deduciamo da questi esempi? I pianificatori sociali del male sanno che, se si abituano i bambini, sin dai primi anni di vita, alla familiarità con le immagini e con il linguaggio occultista, in età adulta questi saranno indotti all’occultismo vero e proprio e diventi, per le nuove generazioni, l’alternativa al cristianesimo. L’occultismo è oggi insegnato attraverso figurine, fumetti, cartoni animanti, un certo tipo di musica, videogiochi, internet, film, telefilm e romanzi.

In alcuni siti internet di personaggi per bambini si possono trovare link dai quali si accede direttamente a siti di satanismo e di magia nera. L’aberrante esaltazione e celebrazione dell’orrido e dell’occultismo – in tutte le sue forme proposto ogni anno da Halloween – ha, come fine, quello di illudere le nuove generazioni, facendo loro credere che giocare con l’occultismo sia una pratica del tutto innocente, per la quale non si corre alcun rischio. L’occultismo, in realtà espone a pericoli morali, psicologici e spirituali. I danni che può produrre vanno da disturbi fisici, che richiedono intervento del medico a disturbi psicologici o psichici, che richiedono l’intervento dello psicologo e in alcuni casi dello psichiatra a disturbi malefici, che richiedono l’intervento del sacerdote esorcista.

Mi compiaccio con don Aldo Buonaiuto, per il suo impegno e per l’attività che svolge in favore delle vittime dell’occultismo. Il testo che ha prodotto “Halloween: lo scherzetto del diavolo”, risponde a una sentita esigenza, da parte degli operatori pastorali, dei cattolici impegnati nel mondo dell’educazione e dei genitori, preoccupati di avere un efficace mezzo divulgativo, per trasferire alle nuove generazioni il vero senso della vita, davanti alla cultura della morte proposta dai mass media e persino imposta in molte scuole e asili da Halloween. Mi associo, quindi, pienamente al “messaggio di vita” che don Aldo lancia attraverso questo testo e, nel contempo, mi unisco all’invito – rivolto da più parti a tutti i parroci e sacerdoti – perché moltiplichino, nella notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre, le veglie di preghiera nelle chiese; le processioni dei santi o le rappresentazioni teatrali della vita dei santi nelle sale parrocchiali; feste cristiane alternative, con intrattenimenti per i ragazzi e per le loro famiglie negli oratori; concerti nelle piazze, con la partecipazione di gruppi, cantanti o cantautori della musica cristiana contemporanea.

Padre Francesco Bamonte
*Presidente Associazione Internazionale Esorcisti

 

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