Quando è meglio coprire certe violenze gay

 

Nel salernitano un ragazzo di 17 anni è stato legato e violentato a turno da quattro uomini. Il tutto è stato ripreso con uno smartphone. Si apprende oggi che due dei presunti colpevoli sono stati arrestati. Gli inquirenti sono sulle tracce degli altri due. La notizia non ha avuto grande eco sui media, forse perchè avvenuta in un contesto omosessuale.  

Sul fatto viene intervistato Mario Adinolfi dal quotidiano on line IntelligoNews: ”La vicenda certamente non può non essere inquadrata all’interno di un certo tipo di mondo, quello dell’omosessualità. Se quando ci si trova di fronte ad una violenza che sfocia nell’omicidio compiuta da un uomo nei confronti della donna si usa il termine femminicidio, in questo caso quando più uomini abusano di un minorenne appare evidente il riferimento a comportamenti e pratiche omosessuali. Il tentativo di evitare ogni riferimento all’omosessualità in certi casi mi pare sospetto”.

Il giornalista poi gli chiede se i mass media avrebbero trattato il caso in modo differente nel caso in cui fosse stato coinvolto un sacerdote: ”Sicuramente, quando gli abusi hanno per protagonisti uomini di Chiesa inevitabilmente il clamore è maggiore, i giornali sparano la notizia in prima pagina, si organizzano talk show e si monta la polemica. In questo caso invece il clamore è decisamente minore, i giornali ne parlano in taglio basso o comunque nelle pagine interne, domani probabilmente non se ne riparlerà già più. Mi pare evidente come quando le violenze sono a sfondo gay vi sia una certa cautela nell’utilizzare termini e parole e nel ridurre il tutto ad una questione di mera delinquenza, tenendo fuori il fattore sessuale invece rilevante”.

20/07/2016 in GWNblog.

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