Pasqua di Risurrezione *

Cristo è risorto, è veramente risorto alleluja

 Venerdì santo: la passione, la croce, il dolore, la morte … tutto sembra terminare lì, ma il Signore ama sorprenderci, come sempre.

Allora, quasi ubbidendo a un invito sussurrato dal cuore, siamo rimasti a vegliare e abbiamo ascoltato la notte. Una notte che ci ha parlato di un amore grande, che non può essere contenuto nei limiti del tempo e della storia; di un amore tenace che non teme di andare oltre … di andare fino alla fine.

Notte di vita, di speranza, di gioia perché ciò che angoscia di più l’ uomo : la morte, conseguenza del peccato e del nostro separarci da Dio,   che fa’ morire sono stati sconfitti. La morte non  diventa così l’ ultima parola, ma la penultima sulla vita dell’ uomo l’ ultima è la vita eterna e la risurrezione.

In questa notte   noi siamo passati dalle tenebre alla luce, è stato fatto un passaggio: è stata la Pasqua del Signore che risana, guarisce, fortifica, consola nel compimento di un evento. Nonostante il grigiore e il rosso sangue delle cattiverie umane, e quante sono oggi; il mondo sanguina da ogni parte e non solo nell’ economia, ma soprattutto in quella che è la sua struttura fondamentale: la famiglia, come ci è stata donata dalle mani del Creatore, la Risurrezione getta una luce nuova sul destino di ciascuno di noi e di tutta l’ umanità.

Pasqua = passaggio.

Tutta la nostra vita è segnata dalla Pasqua. Pensiamo! Un attimo prima non esistevamo e poi si è accesa per noi la luce della vita! Le varie età sono altrettanti passaggi che accompagnano la  nostra esistenza…

Passaggi, altrettante “Pasque” che siamo chiamati a vivere, accompagnate da quelle inevitabili domande: dove andrò? Che cosa mi attenderà? La vita, l’ umanità, il mondo verso cosa stanno andando? Mai come oggi, credo, che questa domanda, esplicita, o implicita attraversi le nostre menti e i nostri cuori dettata  dagli avvenimenti ai quali ogni giorno assistiamo: dalla rinnovata persecuzioni dei cristiani, che avviene con la “complicità di silenzi colpevoli” come ci ricordava anche Papa Francesco, ai focolai di guerre che ardono in tante parti del mondo. Da eventi naturali che sembrano presagire una rivolta della stessa natura verso l’ uomo, ad una progressivo sgretolamento della consapevolezza che l’ uomo deve avere di se. A  noi, oggi, nella Pasqua di Gesù giunge una notizia nuova, una risposta nuova: la Risposta unica, definitiva che riaccende la nostra speranza e con essa il nostro entusiasmo per la vita: Cristo è risorto!

Qualcuno ha scritto: Se, nonostante tutto, siamo ottimisti è perché Cristo è risorto! Se spero in un mondo migliore è perché Cristo è risorto! Se non mi spavento di me stesso è perché Cristo è risorto! Un augurio a voi: sentite Cristo risorto anche per ognuno di voi e per tutti i vostri cari.  ( Franco Delpiano )

Se c’è una speranza per l’ uomo è la risurrezione di Gesù, perché essa è annuncio e garanzia della nostra risurrezione di  quel “nuovo cielo e di quella nuova terra” di cui ci parla il libro dell’ Apocalisse.

Nella risurrezione di Gesù viene asciugata ogni lacrima di chi piange avvolto nel dolore; la Risurrezione fa “ nuova ogni cosa”.

Passare dalla incredulità alla fede.

Difficile  per tanti da credere la risurrezione del Signore, difficile anche per quelli che ne hanno ascoltato l’ annuncio e sono stati fianco a fianco di Gesù. Leggiamo le apparizioni del risorto nei Vangeli e coglieremo tutta questa difficoltà. Abbiamo ascoltato nel Vangelo come le donne stesse, che si recano alla tomba, vanno per imbalsamare un cadavere, come di fronte a quella tomba vuota credano che il corpo di Gesù sia stato “portato via”. Eppure quella tomba vuota, alla quale accorrono Pietro e Giovanni, è l’ unica testimone silenziosa  di un fatto straordinario, ma che nello stesso tempo lascia spazio alla libertà dell’ uomo di credere, come accade a Giovanni , e di sperare, di risorgere anche noi, con lui, dalla nostra incredulità pratica, perché ancora tante volte ci comportiamo come se Gesù non fosse risorto, come se niente di nuovo avesse cambiato la storia dell’ umanità.

In questi giorni abbiamo sentito sui media come si sia data rilevanza a questo accordo fra l’ Iran e le altre potenze straniere, per scongiurare  il pericolo della costruzione della Bomba atomica da parte di questo regime, ma vi è qualcosa che è ben più sconvolgente di tutte le atomiche del mondo: è la risurrezione.

Perché se Gesù è risorto, ed è risorto,  significa che egli è veramente chi ha detto di essere, che il Vangelo che ha annunciato conduce davvero alla vita, e non a una vita a tempo ma a una vita piena. Significa che a quelle domande a cui l’ uomo non trova una risposta vi è risposta. Significa che nonostante l’ evidenza della Croce, del dolore gioia e felicità sono possibili.

Passare dall’ essere spettatori a testimoni.

Vi è, però, un ultimo passaggio da compiere. Non è sufficiente che noi rimaniamo spettatori della risurrezione, è necessario che diventiamo testimoni …testimoni credibili oltre che annunciatori …

La risurrezione deve diventare il punto di riferimento capace di trasfigurare tutta la nostra vita, la nostra esistenza,     “quel essere nuova pasta” di cui parla Paolo.

Adesso siamo consapevoli di non essere allo sbando, ma con certezza sappiamo che la nostra vita ha una direzione e una meta, perché anche noi camminando con Gesù risorgeremo.

Liberati dal peccato, dall’ egoismo possiamo ora aprirci a quell’ amore Carità che diventa giustizia, solidarietà, misericordia, fraternità, benevolenza, compassione, perdono. E tutto non da soli, ma come dono d’ amore di una vita rinnovata, risorta, salvata.

Celebrare la Pasqua, quindi, significa accettare e iniziare a vivere in modo nuovo la trama di ogni giorno.

Che ogni giorno della nostra vita sia una Pasqua!

Allora vorrei concludere in questo modo:

Signore, oggi vogliamo celebrarti risorto con la fede dell’ apostolo Giovanni. Tu hai abbandonato ogni sepolcro destinato a trattenerti nelle mani della morte e hai aperto un varco decisivo nel potere terribile del male (…)

Tu ci doni una speranza nuova, ci inviti a credere con tutte le nostre forze, nella potenza del tuo amore che nulla può fermare! …

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Deo gratias qydiacdon, *2015

 

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