La leggenda delle lucciole ( Natale )

Era una notte nera come la pece. Nel silenzio del deserto, s’udiva un pianto sommesso.
Uno sciame di piccoli insetti volò verso il luogo del pianto. Un asino e un uomo dormivano sulla sabbia e una donna, tenendo in grembo un bimbo addormentato, piangeva.
– Perché piangi?- domandò un insetto.
– Il cattivo re Erode, odia mio figlio e ha ordinato di ucciderlo. I sicari ci stanno inseguendo…la notte è buia!
L’ insetto disse: – Noi vediamo bene anche di notte. Vi guideremo oltre il confine; là sarete al sicuro.
– Oh, grazie- esclamò la donna.
Anche l’uomo accettò con entusiasmo e, fatta salire la moglie con il bambino sull’asino, si mise in cammino.
Gli insetti volando attorno e davanti ai tre li guidavano con le loro vocine: – Più a sinistra! Il sentiero è sgombro. Attenti ! Ci sono buche e sassi.        

Dopo tre ore di cammino, oltrepassarono il confine:
– Ora siamo al sicuro!- esclamò la donna – Grazie per quello che avete fatto per il piccolo Gesù. Vorrei che fosse sveglio per ringraziarvi, ma guardate come dorme!
Gli insetti baciarono il visetto roseo incorniciato da riccioli biondi.
Quando si sollevarono in volo, la parte inferiore del loro addome era illuminata come una stella.
L’uomo disse: – Ditemi il vostro nome perché io possa parlare a Gesù della vostra bontà.
Gli insetti risposero: – Siamo così insignificanti che nessuno ci ha dato un nome.
– Vi chiamerete lucciole – disse Maria – e sarete le stelle della terra.

(Renato Greggi )
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Giovanni – Capitolo 1

PROLOGO

[1]In principio era il Verbo,
il Verbo era presso Dio
e il Verbo era Dio.
[2]Egli era in principio presso Dio:
[3]tutto è stato fatto per mezzo di lui,
e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che
esiste.
[4]In lui era la vita
e la vita era la luce degli uomini;
[5]la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno accolta.
[6]Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
[7]Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla luce,
perché tutti credessero per mezzo di lui.
[8]Egli non era la luce,
ma doveva render testimonianza alla luce.
[9]Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
[10]Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo di lui,
eppure il mondo non lo riconobbe.

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E cielo e terra e mare invocano
la nuova luce che sorge sul mondo,
luce che irrompe nel cuore dell’ uomo,
luce allo stesso splendore del giorno.

Tu come sole percorri la via,
passi attraverso la notte dei tempi(…)
per contemplarti negli occhi di un bimbo
e riscoprirti nell’ ultimo povero,
vederti piangere le lacrime nostre
oppur sorridere come nessuno

( da: Sperando di darti carne, David Maria Turoldo)

 

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