La guest house non accetta gay e finisce nei guai

Una coppia omosessuale vuole trascorrere una vacanza insieme a Santa Maria, vicino a Tropea. Individuano una guest house, telefonano e parlano con il titolare. Dopo la chiamata ad uno dei due arriva un messaggio su WhatsApp da parte del titolare che ringrazia per la scelta ma aggiunge: “importante e mi scuso se posso sembrare troglodita: non accettiamo gay ed animali. Mi perdoni ancora”.

Il messaggio, ormai virale su tutti i media, viene inoltrato all’ Arcigay di Napoli. L’albergatore non accetta giustamente le persone omosessuali perché se lui è legittimamente non a favore dell’omosessualità mettere a disposizione le proprie camere ad una coppia omosessuale configurerebbe collaborazione formale all’omosessualità. All’albergatore viene negata la libertà di accettare chi vuole nelle proprie strutture, alle persone omosessuali invece viene riconosciuta piena libertà di non accettare il pensiero dell’albergatore. Il solito “due pesi due misure”.

Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ

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