II Domenica tempo ordinario B : “…Chiamate…” omelia con ragazzi e genitori del catechismo

 

Il Signore in queste due domeniche ci inviterà a riflettere sulla “chiamata”. Proprio come quando vi chiamate fra voi amici, a volte anche in un modo molto rumoroso, irruento. Vedremo le risposte e le caratteristiche di queste chiamate e come avvengono.

Le letture di oggi ci presentano una chiamata più antica che è quella di Samuele, la prima lettura e poi quelle di Andrea, Giovanni e Pietro.

Samuele

Samuele era stato molto desiderato dai suoi genitori, che avevano pregato il Signore per averlo e lo avevano consacrato al suo servizio. Sta nel tempio certo, ma quando il Signore lo chiama subito non riconosce la voce di Dio. Anche lui ha bisogno di qualcuno che glielo indichi. Crede che sia Eli, ma non è così. Eli gli dirà quali sono le parole che dovrà dire: “«Parla, perché il tuo servo ti ascolta».

“Samuèle crebbe e il Signore fu con lui, né lasciò andare a vuoto una sola delle sue parole.”
Rispondere al Signore che chiama cambia e trasforma la vita di chi risponde sì, come hanno fatto i Santi.

Andrea, Giovanni, Pietro

Anche qui, come è accaduto a Samuele è Giovanni Battista che indica Gesù e lo indica come: «Ecco l’agnello di Dio!». L’ agnello è un animale, mite, mansueto che sono le caratteristiche di Gesù: la mitezza, la mansuetudine, la bontà. Gesù sta “passando”, è in cammino è in cammino per incontrare e chiamare ciascuno di noi, certo se noi lo vogliamo incontrare. Dice il libro dell’Apocalisse:
“Ecco io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io verrò a lui, cenerò con lui ed egli con me”.
Aprire o non aprire dipende da noi.
Che cercate?

Queste sono le parole che Gesù rivolge ad Andrea e a Giovanni.
Sono parole importanti che dobbiamo rivolgerci anche noi. Cosa stiamo cercando nella nostra vita?
Noi cerchiamo tante volte cose banali, insignificanti che anziché innalzare la vita l’abbassano, ma solo dentro ad una visione della vita significativa, grande, seria che possono maturare risposte importanti e significative

Venite e vedrete

La prima cosa è il desiderio di incontrare il Signore. Per incontrarlo bisogna mettersi in cammino e avere il desiderio di stare con Lui, come stiamo noi qui adesso in questa Eucaristia, nella preghiera, nel vivere la carità.

Riflettiamo
La prima cosa da dire è che Dio chiama tutti. Le sue chiamate non sono assordanti, anche se forti. Per Samuele nel silenzio della notte, per i discepoli mentre Gesù passa.
In tutte le chiamate c’è stato qualcuno che ha indicato il Signore: Eli, Giovanni Battista, Andrea per Pietro.

Chi lo indica a noi oggi sono i nostri pastori, i nostri parroci, i catechisti e tutti quelli che vivono un rapporto vero con Gesù. Magari persone semplici e umili, ma che vivono il loro sì a Gesù.

Oggi c’è molta confusione e vi sono molti che gridano dicendo di avere la ricetta di una vita perfettamente realizzata e felice. Mi vengono in mente il gatto e la volpe di Pinocchio.
Mi viene in mente anche nell’ Odissea l’episodio del canto delle sirene che ammaliavano i naviganti facendoli naufragare. Anche noi, come Ulisse dobbiamo resistere a questi canti di sirene oggi legati all’albero maestro della nave della nostra vita che è Gesù e non farci ammaliare.
Ascoltare e seguire Gesù ci trasforma. Trasformerà Samuele, trasformerà Simone che diventa la pietra, la roccia, su cui la Chiesa si regge.

Come Samuele non lasciamo andare a vuoto nessuna Parola del Signore.

Deo gratias, qydiacdon

 

Lucerabynight.it - Vangelo della Domenica: "Ecco l'Agnello di Dio, colui  che toglie il peccato del  mondo!"Giuseppe_Pitta_entra_in_Consiglio_Provinciale

 

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