Dall’ osservatorio sulla cristianofobia

Quattro fatti di natura diversa, due in Italia e due in Francia, ci obbligano a riflettere sul crescente clima di persecuzione, ostilità e violenze contro i cristiani. Questa volta non nei paesi di matrice islamica radicale, ma qui da noi, in Europa.

In Italia, il diritto all’obiezione di coscienza, che garantisce al personale medico il diritto a non praticare l’aborto, diritto garantito anche dalla cattiva legge sull’aborto, la 194, che è ancora una volta messa in discussione.

Generazione Voglio Vivere denuncia un “clima di censura e ghettizzazione che in Italia colpisce i medici obiettori di coscienza”, quelli che si rifiutano di praticare l’aborto.

Infatti, in vista della nomina del nuovo Direttore della Divisione di Ostetricia e Ginecologia

dell’Ospedale San Camillo di Roma, Lisa Canitano, ginecologa e presidente dell’associazione pro aborto “Vita di donna”, ha lanciato una petizione indirizzata al Presidente della Regione Zingaretti – ripresa da tutti i maggiori quotidiani – per chiedere formalmente che la carica in questione non venga affidata ad un primario obiettore di coscienza e per giunta cattolico.

La nomina del nuovo Direttore avverrà il giorno 13 marzo. Nel frattempo Generazione Voglio Vivere si è mobilitata affermando che “l’obiezione di coscienza è tutelata dalla Legge e dalla Costituzione. Dire il contrario significa voler trasformare gli obiettori (peggio ancora se cattolici), in cittadini di serie B. Secondo questa mentalità non dovrebbero accedere a determinati posti di lavoro per il solo fatto di dichiararsi a favore della vita!”.

Sempre in Italia, secondo La Provincia di Varese ci sono stati quattro attentati dal mese di novembre ad oggi alla pizzeria Gabry, nel quartiere di Biumo, nel varesino. Parla Anis, il giovane proprietario egiziano: “Io perseguitato perché cristiano”.

Nessun problema sino al novembre scorso – racconta Anis – poi sono iniziati gli attacchi”. Il giovane ha fornito una pista precisa agli inquirenti e agli agenti della Digos della questura di Varese che erano presenti sul posto:

Un gruppo di musulmani – racconta il giovane – a novembre sono entrati qui. Hanno mangiato e non volevano pagare. Poi uno di loro ha visto il Crocifisso affisso al muro: mi ha chiamato cristiano di m”.

Un appello affinché la comunità di Biumo si mobiliti è stato lanciato da Gianna Miraglia, coordinatrice volontaria dell’Associazione varesina Amici Randagi che ha sede a pochi passi dalla pizzeria, “Anis non deve essere lasciato solo. È arrivato in Italia sostenuto dalla volontà di lavorare. È un giovane che ha voglia di fare. Non deve essere ostacolato in questo modo”.

E su Facebook sono in tanti ad essersi già mobilitati per dare una mano. Tra chi si offre come volontario per eseguire riparazioni gratuite e chi è pronto a dare il via alla colletta per aiutare Anis a rimettere in sesto la sua pizzeria. E ieri mattina parecchie persone sono passate dalla pizzeria per dimostrare solidarietà a Anis.

In Francia,  dopo i ripetuti casi di profanazione di chiese cattoliche francesi,  con relativo furto di pissidi ed ostie consacrate, Mons. Pascal Roland, Vescovo di Belley-Ars, ha emesso un editto rivolto a tutte le parrocchie della sua diocesi che prevede che “il Santissimo Sacramento venga ritirato dai tabernacoli di tutte le chiese e cappelle parrocchiali per essere messo in un apposito luogo, posto in sicurezza. La porta di questi tabernacoli deve restare vistosamente aperta”. L’unica eccezione viene fatta per le chiese munite di tabernacoli  metallici ben fissati e muniti di una serratura resistente agli attacchi indiscriminati e sacrileghi.
Sempre in Francia, nel piccolo cimitero di Tracy-sur-Mer, nella regione del Calvados, sono state vandalizzate decine di croci, alcune sono state anche bruciate. Il ministro dell’Interno Bernard  Cazeneuve ha promesso che “sarà fatto ogni sforzo per identificare e consegnare alla giustizia gli autori di questi atti oltraggiosi che violano i nostri valori e il rispetto che sigilla la nostra comunità”. Speriamo che le dichiarazioni del ministro dell’Interno francese non rimangano soltanto parole!

Silvio Dalla Valle

Responsabile Campagna Osservatorio sulla Cristianofobia

 

 

 

 

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