IMMIGRAZIONE Decreto sicurezza, non è materia da obiezione di coscienza

L’obiezione di coscienza al decreto sicurezza invocata da alcuni sindaci e, purtroppo, anche da alcuni vescovi non c’entra nulla con la vera obiezione dellacoscienza umana, che è a carattere universale e oggettivo, riferita a un valore morale assoluto. Sulla politica dei flussi migratori e sulle nuove norme per la sicurezza non ci sono assoluti morali in gioco, ci sono solo posizioni soggettive. E non è un caso che i vari Orlando, Martina e compagnia siano contrari alla vera obiezione della coscienza, vedi unioni civili e aborto.

Un gruppo di sindaci e di governatori fa obiezione di coscienza al decreto sicurezza del governo. Alfredo Mantovano li ha giustamente accusati di essere incoerenti.  Io li accuso di non aver ben compreso in cosa consista l’obiezione di coscienza. Con il che, però, non li assolvo dall’accusa di incoerenza.

L’obiezione di coscienza è moralmente legittima quando non è l’obiezione della mia coscienza, ma è l’obiezione della coscienza. L’obiezione che ogni coscienza di un essere dotato di intelligenza farebbe davanti ad una situazione moralmente inaccettabile. La vera obiezione è quella della coscienza umana in quanto tale, a carattere universale ed oggettivo, e non della mia coscienza soggettiva che potrebbe inseguire i propri interessi o desideri. Non per nulla quando si parla di coscienza bisognerebbe sempre aggiungere “retta coscienza”, o coscienza ben formata.

Quando gli ecclesiastici parlano di coscienza, come per esempio il cardinale Bagnasco nel giorno di ieri, dovrebbero sempre adoperare questa espressione completa – “retta coscienza” – altrimenti il loro discorso si appiattisce sul soggettivismo imperante. Continue reading

TOLLERENZA Siamo tutti fratelli. Anche i Fratelli Musulmani?

“Siamo tutti fratelli”, ha affermato Papa Francesco nel corso della benedizione natalizia Urbi et Orbi. Anche i terroristi jihadisti? Tutti costoro rientrano, direttamente o indirettamente, sotto un’altra Fratellanza, la Fratellanza Musulmana. È quello il problema che va affrontato se vogliamo pace e vera fratellanza.

“Siamo tutti fratelli”, ha affermato Papa Francesco nel corso della benedizione natalizia Urbi et Orbi, “fratelli in umanità”. Il Pontefice si riferiva in particolare alla questione migranti e all’accoglienza di persone di diversa etnia, cultura e religione. Le sue parole, tuttavia, hanno una valenza più ampia e possono essere applicate ad altri ambiti, incluso l’estremismo. In un primo momento, ammetto di aver provato una forte sensazione di disagio nel sentirmi “sorella” dei terroristi jihadisti, che compiono stragi e tagliano teste, per giunta e impropriamente in nome di Dio.

Costoro sono fuoriusciti dalla famiglia umana oppure ne sono la componente malvagia che vuole sottomettere quella buona, che ama l’amore, la vita, i diritti umani, la democrazia e la libertà, inclusa quella religiosa. Distinguere tra bene e male è dunque d’obbligo, affinché i predicatori dell’odio e della morte, dell’annientamento della dignità delle donne, del fanatismo e dell’intolleranza non prevalgano sui fratelli e le sorelle che vogliono la pace (per tutti), facendo proseliti e distruggendo così la famiglia umana. Il riferimento alla Fratellanza Musulmana e a quei paesi che ne sostengono i progetti di conquista – Qatar e Turchia – non è certamente casuale.

Il decimo Rapporto sulla Dottrina sociale della Chiesa nel Mondo sul tema L’islam, problema politico, pubblicato dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân, ha riproposto al centro dell’attenzione le sfide che l’islam pone attualmente a Europa e Occidente, tra cui la questione dell’estremismo che genera il terrorismo. Lo stesso che ha distrutto e insanguinato “l’amata e martoriata Siria”, per la quale Papa Francesco ha pregato il 25 dicembre. In entrambi i casi, divisioni, discriminazioni e violenze sono da ricondurre a un’unica matrice ideologica, quella della Fratellanza Musulmana, che da quasi un secolo semina la zizzania che ha prodotto il jihadismo globale come raccolto. Continue reading

Preghiera per la Solennità dell’Epifania

A loro bastò un segno nel cielo
per mettersi in cammino
e andare alla ricerca di un nuovo re.
E io Signore?
Che cosa sono disposto a lasciare
quale avventura voglio vivere
dopo tutti i segni che tu mi hai offerto?
Forse, Signore, mi sono ormai abituato
anche a molti segni della tua bontà
e ti chiedo qualcosa di sempre più grande
perchè solo allora – mi dico –
potrò correre dei rischi per te. Continue reading

MAROCCO, OCCIDENTE E L’ISLAM MODERATO CHE NON ESISTE. DICE ERDOGAN

Cari Stilumcuriali, Agostino Nobile ci ha scritto che durante le feste natalizie avrebbe preferito evitare di scrivere su quello che è l’argomento di cui è specialista, e cioè l’islam, soprattutto nei suoi rapporti con l’occidente. Ma lo sgozzamento e la decapitazione delle due turiste scandinave in Marocco, e soprattutto, dice, “la solita ipocrisia dei nostri governi e dei mezzi di comunicazione” lo hanno spinto a esprimere la sua opinione sull’ennesima tragedia a sfondo islamico, e sulla cecità, sincera o interessata dei mass media mainstream. Buona lettura. Vi spiega meglio di qualsiasi altra cosa perché il ritornello “ma mica tutti i musulmani sono
radicali” è un placebo che i giornali ripetono. Nei grandi drammi storici le “maggioranze” tranquille
sono irrilevanti.
Germania nazista, Russia sovietica, Giappone prebellico, Cina comunista e così via ne sono un esempio cristallino.

   L’islam moderato non esiste 

Nel mese di marzo dell’anno scorso il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, rivolgendosi ai musulmani residenti in Europa, ha affermato “Non fate tre figli, ma cinque perché voi siete il futuro dell’Europa”. In un’altra occasione, ha precisato: “Non esiste l’Islam moderato, esiste solo l’Islam”. Il presidente turco sa molto bene che i cosiddetti moderati, come nel mondo cristiano, non sono altro che persone disinteressate alla religione, ma che all’occasione possono rivolgersi alla dottrina e mutare la propria vita a 360º gradi. Quindi una mina vagante, e la cronaca ce lo conferma pressochè tutte le settimane. Erdoğan non è il solito bullo che abbaia senza mordere. In pochi anni ha trasformato la Turchia laica fondata da Mustafa Kemal Atatürk in una polveriera islamista. I paesi musulmani governati da laici e militari vivono o sopravvivono seduti sopra il vulcano islamico, pronto a scoppiare in qualsiasi momento. Nei paesi di cultura cristiana, indù, buddista o confuciana i musulmani, tranne rare eccezioni, non si sono integrati. Il lavaggio cerebrale che ricevono fin dall’infanzia non lascia spazi alla riflessione. Chi pensa di lasciare l’Islam per un’altra religione spesso non lo fa per il terrore di essere ammazzato anche dai propri parenti. Nel mondo laico musulmano anche le donne più disinvolte si sentono profondamente musulmane, confermando di conoscere il Corano come i cattolici adulti conoscono i Vangeli. Continue reading

OSI MONSIGNORE! UN APPELLO A VINCERE IL SILENZIO. C’È FUOCO NELLA CHIESA.

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, abbiamo ricevuto, e volentieri rilanciamo e condividiamo, un appello affinché sempre più voci nella Chiesa, soprattutto di chierici, si uniscano a quanti da tempo mettono in luce quanto sta accadendo nella Chiesa, senza paura di ritorsioni, vendette e punizioni, pensando soprattutto a quello che sarà il Giudizio sull’operato, il coraggio e la viltà di ciascuno rispetto alla Chiesa. Questo appello appare anche in altri mezzi di comunicazione.

Un appello della Fondazione Lepanto

Osi, Monsignore!

Venticinque anni dopo…

Venticinque anni fa, l’8 febbraio del 1994, il Parlamento Europeo votò una risoluzione che invitava gli Stati europei a promuovere e a tutelare giuridicamente l’omosessualità.

Nell’Angelus del 22 febbraio 1994 il Santo Padre Giovanni Paolo II si rivolse all’opinione pubblica mondiale affermando che «l’approvazione giuridica dell’omosessualità non è ammissibile (…)Con la Risoluzione del Parlamento Europeo si è chiesto di legittimare un disordine morale. Il Parlamento ha conferito indebitamente un valore istituzionale a comportamenti devianti, non conformi al piano di Dio».

Nel maggio di quello stesso anno, il Centro Culturale Lepanto, diffuse a Strasburgo, tra gli europarlamentari, un manifesto dal titolo “L’Europa a Strasburgo: rappresentata o tradita” in cui rivolgeva una indignata protesta contro la promozione di un vizio condannato dalla coscienza cristiana e occidentale e chiedeva a tutti i vescovi europei «di unire la loro voce a quella del Supremo Pastore, per moltiplicarla nelle loro diocesi,  denunciando pubblicamente la colpa morale di cui si è macchiata l’euroassemblea e mettendo in guardia il gregge loro affidato dagli attacchi crescenti delle forze anticristiane nel mondo».

Oggi, uno dopo l’altro, i principali Stati europei, compresi quelli più di più antica tradizione cattolica, hanno elevato la sodomia a bene giuridico, riconoscendo, sotto diversa forma, il cosiddetto “matrimonio omosessuale” e introducendo il reato di “omofobia”. I Pastori della Chiesa, che avrebbero dovuto opporre un’infrangibile diga all’omosessualizzazione della società promossa dalla classe politica e dalle oligarchie mediatico-finanziarie, l’hanno di fatto favorita con il loro silenzio. Perfino ai vertici della Chiesa, si è diffusa come una metastasi la pratica dell’omosessualità e una cultura detta“gay-friendly” che giustifica e incoraggia il vizio omosessuale.

Mons. Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Astana, in un messaggio del 28 luglio 2018, ha affermato che «siamo testimoni dell’incredibile scenario in cui alcuni sacerdoti e persino vescovi e cardinali, senza arrossire, stanno già offrendo i grani d’incenso all’idolo dell’ideologia dell’omosessualità ossia del gender sotto l’applauso dei potenti di questo mondo, cioè, sotto l’applauso dei politici, dei social media e delle potenti organizzazioni internazionali». Continue reading

Epifania del Signore: cercatori di Dio

Epifania festa della manifestazione del Signore Gesù a tutti i popoli, festa di luce, come ci ricorda l’evangelista Giovanni nel suo prologo, quando descrive così il mistero dell’incarnazione: “9Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.” (Gv 1,9).

Come l’alba di un nuovo giorno in cui la luce inizia a brillare piccola per diventare sempre più forte fino ad avvolgere ogni cosa così Dio si fa piccolo come il bimbo di Betlemme per diventare poi luce per ogni uomo che si pone in cammino per incontrare veramente Dio e accoglierlo in se.

Allora, come i magi anche noi dobbiamo alzarci e metterci in cammino per trovare quella luce che è Gesù nella ferialità della nostra vita quotidiana. Il cammino dei magi, diventa così l’immagine del nostro cammino. I magi sono passati dalla contemplazione di un evento naturale, la stella, alla Scrittura, fino all’ incontro con Gesù, riconoscerlo per ciò che è, il Figlio di Dio e adorarlo, si perché l’adorazione è dovuta solo a Dio, l’unico davanti al quale l’uomo deve prostrarsi. Anche noi possiamo intuire la presenza di Dio nella creazione, ma assieme a questo occorre che l’incontriamo nella Scrittura, in cui il Signore inesauribilmente ci parla e si fa conoscere per poi arrivare all’ incontro personale con Lui e lì riconoscerlo come veramente il Signore, la luce della mia vita, che mette in risalto ogni cosa non ultimo il nostro peccato, e consapevole della mia pochezza senza Lui che è la luce, il Salvatore, l’Emmanuele e adorarlo. Continue reading

Meditazione per i primi giorni dell’anno

 

Vangelo di S. Luca capitolo 2

“16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.” (Vangelo della Solennità di Maria SS. Madre di Dio)

Siamo già proiettati nel nuovo anno, che si apre davanti a noi, che avviene sempre durante il tempo di Natale.
Ecco davanti a noi la figura di Maria che, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. Ma cosa vuol dire quel custodiva?” È
l’atteggiamento di chi avendo scoperto qualcosa di grande, di prezioso, lo vuole proteggere, vegliandolo” Nello stesso tempo è anche un fare memoria di quello che le sta accadendo, medita sugli avvenimenti per penetrarli, capirne senso e significato richiamandoli alla propria mente. Maria ricorda con tutto sé stessa, non solo con la mente, ma con il cuore, cioè con la totalità della sua persona, senza avere la pretesa di comprendere tutto, ma abbandonandosi a Dio. Continue reading

LUXURIA E LA GUERRA FRA DIO E IL MALE GIOCATA SUI BAMBINI

L’ex deputato Vladimiro Guadagno, che si definisce transessuale facendosi chiamare Luxuria, è furente da giorni. La puntata di “Alla Lavagna”, dove ha parlato di “bullismo” a bambini dai 9 ai 12 anni e che doveva andare in onda su Rai3 il 28 novembre in prima serata, è stata spostata a gennaio in seconda serata (22.30).
Ovviamente la rabbia di Guadagno viene dal fatto che «a quell’ora i bambini sono a letto… Ma io con i bambini voglio parlare mica con gli adulti, perché purtroppo c’è ancora chi pensa che quelle come me non devono parlare con i bambini, altrimenti fanno teoria del gender…che è come credere nel fantasma formaggino», ma poi l’ex deputato si contraddice (ché il mentitore ha le gambe corte) così: «No, io non vado lì per influenzare la loro sessualità, ma per influenzare la loro mentalità». Quindi, ha continuato dopo aver ammesso il suo vero fine, «io farò tanta pubblicità perché voglio che tanti bambini la debbano (letterale, ndr) guardare». Continue reading

I DIRITTI SENZA DOVERI Il grave errore di incensare a priori il no profit

Alcune associazioni senza fini di lucro vanno a trovare gli ammalati negli ospedali ma altre si travestono per diffondere la cultura gay o la contraccezione e l’aborto. Ma nessuno dovrebbe poter agire in proprio senza assolvere doveri eticamente legittimi e senza realizzare fini naturali. Perciò non tutto il non profit è utile alla società, non tutto è solidale né legittimamente sussidiario e, quindi, non tutto sarebbe da finanziare.

Nei giorni scorsi era esplosa una discussione sulla norma della finanziaria che aumentava la tassazione degli enti non profit ed in quel contesto era stato tirato in ballo il principio di sussidiarietà, proprio anche della Dottrina sociale della Chiesa. Questa difesa del non profit è stata però fatta spesso in modo scentrato, proponendo una specie di contrapposizione tra il bene (il non profit appunto) e il male (lo Stato). Anche l’appello alla sussidiarietà è stato spesso scorretto, come se questa fosse sempre e comunque a sostegno del non profit e sempre e comunque contro lo Stato. Non mi sembra che le cose stiano così.

Partiamo intanto da alcune constatazioni di esperienza. Il mondo non profit è molto vario e dentro ci si trova un po’ di tutto. Non può essere incensato a priori e fatto equivalere senza residui alla solidarietà in quanto tale. Ci sono anche cooperative sociali che assomigliano a delle multinazionali e fanno fatturati ingenti. Ce ne sono altre che sono tali solo in apparenza, mentre di fatto sono gestite da un piccolo gruppo di persone per lucrare sugli sconti fiscali e avere manodopera a basso prezzo. Ci sono associazioni di volontariato attigue a questo o a quest’altro personaggio politico tramite il quale ottengono i finanziamenti pubblici. Ce ne sono alcune contigue alla politica e alle istituzioni di cui rappresentano il terminale nella società civile. Ce ne sono altre che sono servite da base di lancio per il consenso elettorale di qualche personaggio locale.

Continue reading

AUGURI PER IL 2019 Che l’anno nuovo ci doni una santa intolleranza

È un buon momento per chiedere un cambiamento mentre i cristiani vengono trucidati e l’Occidente tollera, anzi giustifica, il terrorismo: che l’anno nuovo ci porti il dono dell’intolleranza al terrorismo islamico. Una santa intolleranza alla menzogna perché nessuno ha due padri o due madri. Che ci porti in dono una santa intolleranza alla pratica dell’utero in affitto. Che ci porti la compassione per tutti i bimbi che non vedranno la luce. Che Dio intervenga, perché noi non siamo capaci.

Buon Capodanno e un bellissimo anno nuovo. Le date sono convenzioni ma hanno un loro valore catartico, un buon momento per cominciare un cambiamento.

Da dove cominciamo? Dalle decine di morti cristiani massacrati dai vicini di casa islamici in Irak, Siria e Nigeria? Stanno fioccando le giustificazioni: la situazione economica, l’attacco contro le organizzazioni islamiche più scatenate. Oppure cominciamo dalle ormai incontabili vittime islamiche del terrorismo islamico? Damasco, Bagdad, il terrorismo islamico si è scatenato in un inevitabile schema: tutti contro tutti. L’acquiescenza occidentale per il terrorismo contro obiettivi israeliani è diventato tolleranza per il terrorismo in generale, incluso quello contro vittime cristiane, schiacciate come scarafaggi sul lungomare di Nizza, nei mercatini di Natale, macellati al Bataclan, e poi le vittime islamiche, spesso dimenticate. Continue reading