Un piano in sette punti per incoraggiare gli ungheresi a sposarsi e fare figli, contrastando il declino della popolazione. Il primo ministro Viktor Orban lo ha presentato domenica 10 febbraio nel suo annuale discorso sullo stato della nazione, sottolineando la diversa prospettiva del suo governo e di altri Paesi dell’Europa centro-orientale rispetto all’idea dominante nell’Europa occidentale. «In Europa nascono sempre meno bambini. Per l’Occidente la risposta è l’immigrazione: per ogni bambino mancante ce ne dovrebbe essere uno che entra e allora i numeri andranno bene», dice Orban sintetizzando l’argomento di chi lo critica: «Ma noi non abbiamo bisogno di numeri. Abbiamo bisogno di bambini ungheresi», ha chiarito il leader di Fidesz, aggiungendo che «il nostro futuro è la continuazione delle vite dei nostri genitori e nonni, salvaguardando i nostri mille anni di tradizione, difendendo la nostra economia, la nostra famiglia e la cultura cristiana». Continue reading
Author: maprampo
Con quale cuore stai affrontando la tua vita?
È quello che capita nel cuore la vera svolta di tutto. L’igiene del cuore dovrebbe essere la nostra prima vera preoccupazione. È lì che si gioca veramente il nostro destino.
Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo».
Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo». (Mc 7, 14-23)
“Poi, chiamata la folla a sé, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete: non c’è nulla fuori dell’uomo che entrando in lui possa contaminarlo; sono le cose che escono dall’uomo quelle che contaminano l’uomo. [Se uno ha orecchi per udire oda.]»”. La rivoluzionaria considerazione che Gesù pronuncia nel Vangelo di oggi è come una sorta di rivoluzione copernicana nella visione religiosa non solo di Israele ma anche di ciascuno di noi. Infatti Gesù afferma che la vita non è buona o cattiva a seconda di ciò che c’è fuori di noi e che entra in noi. Continue reading
Gesù stesso ci ha donato una preghiera per la conversione di un amico o un familiare
Nostro Signore ha detto a Santa Faustina che avrebbe garantito la grazia della conversione a chiunque avesse recitato questa preghiera con fede
Tutti noi conosciamo qualcuno, un amico o un familiare, che sta cercando di rimanere lontano da Dio. Per quanto vogliamo influenzarlo con le nostre parole o le nostre azioni, insiste a tenerlo fuori. La nostra ultima risorsa (che poi dovrebbe anche essere la prima) è pregare per quella persona, chiedendo a Dio di effondere le sue grazie su di lui/lei.
Un modo per farlo è recitare questa preghiera rivelata a Santa Faustina da Gesù stesso.
La santa ha sperimentato molte visioni mistiche di Gesù, e in una di esse Egli le ha suggerito quanto segue:
“Tutto è possibile per chi crede” dice Gesù. Ci credi veramente?
Nel Vangelo di oggi assistiamo al dialogo tra la disperazione della preghiera di un padre e la misericordia di Gesù che dice “tutto è possibile per chi crede”. Ma allora il problema è un altro: ci credo veramente?
E giunti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scribi che discutevano con loro. Tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. Ed egli li interrogò: «Di che cosa discutete con loro?». Gli rispose uno della folla: «Maestro, ho portato da te mio figlio, posseduto da uno spirito muto. Quando lo afferra, lo getta al suolo ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono riusciti». Egli allora in risposta, disse loro: «O generazione incredula! Fino a quando starò con voi? Fino a quando dovrò sopportarvi? Portatelo da me». E glielo portarono. Alla vista di Gesù lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a terra, si rotolava spumando. Gesù interrogò il padre: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli rispose: «Dall’infanzia; anzi, spesso lo ha buttato persino nel fuoco e nell’acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci». Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose ad alta voce: «Credo, aiutami nella mia incredulità». Allora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacciò lo spirito immondo dicendo: «Spirito muto e sordo, io te l’ordino, esci da lui e non vi rientrare più». E gridando e scuotendolo fortemente, se ne uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti dicevano: «È morto». Ma Gesù, presolo per mano, lo sollevò ed egli si alzò in piedi. Continue reading
VII Domenica ordinario C – “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano”
Già Domenica scorsa la Parola che il Signore ci rivolgeva era particolarmente forte con le contrapposizioni benedetti- maledetti, poveri beati e ricchi che hanno guai, oggi il testo del Vangelo ci lascia senza fiato, quasi sgomenti! Gesù sta come dipingendo la figura del discepolo ideale e
l’immagine che sta facendo ci appare, a un primo approccio anacronistica, fuori dal mondo, o almeno dal mondo con il quale noi dobbiamo fare i conti tutti i giorni. Non possiamo certamente dire che, anche se vi sono segni di bontà, di interesse per l’altro, il contesto nel quale viviamo non si possa catalogare come un contesto violento, dove le relazioni, anche quelle che non sfociano apertamente nell’ odio, non siano sempre facili e a volte segnate da un sentimento di astio, di ostilità. Continue reading
«Vescovi, fermate la deriva omosessualista». Firmato: Burke e Brandmuller
I cardinali superstiti dei Dubia scendono di nuovo in campo con una lettera aperta ai presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, che da giovedì 21 febbraio si riuniscono in Vaticano per discutere sul tema degli abusi sessuali del clero. Il problema non è il clericalismo, dicono, ma «nell’essersi allontanati dalla verità del Vangelo». «La negazione (…) della legge divina e naturale – dicono -, sta alla radice del male che corrompe certi ambienti della Chiesa».
Lettera Aperta ai Presidenti delle Conferenze Episcopali
Cari Confratelli, Presidenti delle Conferenze Episcopali,
Ci rivolgiamo a Voi con profonda afflizione!
Il mondo cattolico è disorientato e si pone una domanda angosciante: dove sta andando la Chiesa?
Di fronte alla deriva in atto, sembra che il problema si riduca a quello degli abusi dei minori, un orribile crimine, specialmente quando perpetrato da un sacerdote, che però è solo parte di una crisi ben più vasta. La piaga dell’agenda omosessuale è diffusa all’interno della Chiesa, promossa da reti organizzate e protetta da un clima di complicità e omertà. Le radici di questo fenomeno evidentemente stanno in quell’atmosfera di materialismo, di relativismo e di edonismo, in cui l’esistenza di una legge morale assoluta, cioè senza eccezioni, è messa apertamente in discussione. Continue reading
Siate misericordiosi, come il padre vostro è misericordioso. (Lc 6,36)
Mi hanno detto che i cristiani sono quelli che porgono l’ altra guancia, che fanno del bene a chi li odia, non prestano, ma regalano, pregano per i propri nemici. Mi hanno detto che lo devo fare perché lo vuole Gesù, e la Chiesa che trasmette la sua volontà. Mi hanno detto che un giorno avrei ricevuto un premio, se non prima in Paradiso. Venivo da te con l’ orgoglio di essere a posto. Credevo di sentirti e tu ti nascondevi. Ma un giorno il salto è stato troppo difficile, il mondo mi ha detto: “Stupido” ed io ci ho creduto. Continue reading
• IDEOLOGIA TRANS «Gli uomini non sono donne» Twitter blocca la femminista
Meghan Murphy è una scrittrice femminista, ora in prima linea per affermare il diritto alla libertà d’espressione. Perché? Non le è andato giù il blocco che Twitter ha disposto del suo account dopo che aveva osato riferirsi al sedicente transessuale Jonathan “Jessica” Yaniv con il pronome maschile, scrivendo inoltre che «gli uomini non sono donne».
La mannaia del politicamente corretto non smette mai di colpire, ma qualcuno che non ci sta e alza la testa, fortunatamente, in giro c’è ancora. Perfino là dove meno uno se lo aspetterebbe. Meghan Murphy, per esempio, non è un’altra Silvana De Mari e non scrive libri alla Costanza Miriano. Tutt’altro. Trentanove anni, scrittrice di fede progressista – «sono socialista», tiene a precisare, «quindi politicamente di sinistra» – nonché fondatrice di FeministCurrent.com, il principale sito femminista del Canada, è decisamente lontana dal prototipo dell’intellettuale conservatrice, qualifica che potrebbe pure ritenere offensiva.
Ciò nonostante, la Murphy è ora in prima linea in una battaglia per affermare il diritto di manifestare il proprio pensiero. Per quale motivo? Semplice: non le è andato giù, comprensibilmente, il blocco che Twitter ha disposto del suo account dopo che, nel novembre scorso, aveva osato riferirsi al “transessuale” e attivista Jonathan (“Jessica”) Yaniv con il pronome maschile. Il che non si è ben capito come possa essere parso offensivo, dato che Yaniv stesso, talvolta, impiega ancora un pronome maschile riferendosi a sé stesso. Continue reading
VI Domenica Ordinario C – 2019 – Gesù disceso con i Dodici si fermò in un luogo pianeggiante…
Se vi è una caratteristica nella Parola del Signore che abbiamo ascoltato oggi sono le contrapposizioni. [Voi ragazzi sapete cosa sono le contrapposizioni?
Vi faccio un esempio: bianco-nero; sano-malato]
Allora abbiamo ascoltato nella prima lettura questa contrapposizione: maledetto- benedetto. Benedetto è l’uomo che si compiace della legge del Signore e l’empio è colui che non la segue. Anche nel Vangelo da una parte vi sono i beati e quelli che, ahimè, hanno i guai i ricchi, i gaudenti, chi si diverte senza pensare e cercare niente altro di ciò che possa dargli piacere, gli spensierati.
Sono parole molte forti quelle che Gesù pronuncia!
Vediamo la prima lettura, quella del profeta Geremia. Da una parte abbiamo i maledetti e i benedetti. Chi è benedetto? La persona che confida nel Signore, cioè che ha fiducia in Lui e non nelle proprie ricchezze, che non ha fiducia solo nelle proprie forze, solo in sé stesso, ma che si abbandona nelle mani del Signore, consapevole che quanto ha è dono di Dio e non solo delle capacità e delle forze umane. In Dio trova consistenza, fondamento stabilità.
Coloro che vivono questo atteggiamento sono quei poveri di cui parla Gesù nel Vangelo, in Matteo quando dice: “Beati i poveri in Spirito”, ma che sono anche quei poveri di cui parla Luca in questo discorso di Gesù. Continue reading
Un pamphlet LGBT contro la Chiesa
Un pamphlet LGBT contro la Chiesa. Il titolo è Sodoma e l’autore Frédéric Martel, un noto attivista LGBT francese. Il libro però è nato in Italia, nel corso di un colloquio tra l’autore e l’editore Carlo Feltrinelli, figlio di Gian Giacomo, l’editore-terrorista morto il 14 marzo 1972, mentre poneva una bomba su un traliccio dell’Enel di Segrate. Sodoma sarà presentato nei prossimi giorni in otto lingue e una ventina di Paesi. Il lancio ufficiale avverrà il 21 febbraio, in concomitanza con l’apertura del vertice vaticano dedicato agli abusi sessuali sui minori. Si tratta dunque di una possente operazione mediatica, che ha come bersaglio la Chiesa cattolica. L’autore del libro, Frédéric Martel, presentato dalla stampa con i titoli, di volta in volta differenti di sociologo, ricercatore, storico, ha raggiunto una certa popolarità per il suo ultimo saggio, tradotto in varie lingue, Global Gay, (pubblicato in Italia da Feltrinelli), dedicato all’odierna marcia trionfante del movimento gay in tutto il mondo.
Coinvolto direttamente in numerose associazioni attive nella diffusione dell’agenda LGBT, Martel è impegnato, da anni, in prima linea, nel processo di promozione e “normalizzazione” dell’omosessualità. La “militanza” LGBT dell’autore di Sodoma lo ha portato ad essere uno dei principali promotori della legge n. 99-944 del 15 novembre 1999 (Du pacte civil de solidarité et du concubinage), i cosiddetti PACS, che introdussero le unioni civili in Francia. Negli anni seguenti, l’attivista LGBT ha continuato a dare il proprio contribuito alla causa omosessualista dedicando numerosi articoli a favore dell’introduzione del pseudo-matrimonio omosessuale in Francia, fino alla sua completa legalizzazione avvenuta il 18 maggio 2013. Continue reading