La contraccezione è sempre un atto gravemente illecito!

Dopo quanto è stato detto da papa Francesco e dal portavoce della S. Sede, padre Federico Lombardi forse è opportuno richiamare l’ insegnamento della Chiesa cattolica sulla contraccezione.

Dal  mensile “Il Timone”,  questo interessante articolo tratto dal dossier sulla “Contraccezione”.

La Chiesa cattolica insegna che l’uso della contraccezione è gravemente illecito. Detto in parole più semplici: la contraccezione è peccato. Partire da qui è un po’ brutale, e a qualcuno parrà perfino rozzo. Ma indorare la pillola (e mai modo di dire fu più pertinente alla materia) non aiuta nessuno, non fa un buon servizio alla verità e complica cose che, almeno dal punto di vista dottrinale, sono semplici. Difficile, questa sì, è la disciplina di vita che – qui come altrove – il Vangelo ci propone. Ad esempio: Gesù di Nazaret ci ordina di amare (non semplicemente di sopportare) i nostri nemici. Di fronte a un imperativo morale di questa portata – che non trova corrispondenze nel pensiero etico di tutti i tempi – si comprende bene che la sequela di Cristo esige di imboccare strade in salita, mai comode discese. Ora, poiché la fatica, il sacrificio, la rinuncia, sono articoli che al mercato del mondo non si vendono bene, sono molti anche in casa cattolica coloro che pensano di esercitare la carità occultando la dottrina della Chiesa su questa delicata e cruciale materia. Si tace e così si acconsente alla diffusione di una significativa ignoranza sull’argomento, magari nascondendosi dietro la tesi che «tanto, queste cose le sano tutti». Così – vuoi per il silenzio dei pastori, vuoi per l’astuzia del gregge (che predilige le discese piuttosto che le salite) –, va a finire che queste cose non le sa più nessuno. O che, se si sanno, si sanno distorte, incomplete, senza un perché. Proprio la carità esige, in un simile scenario, un colpo di reni e un’inversione di rotta: ritorniamo a dire che cosa insegna la Sposa di Cristo in materia di procreazione umana e di regolazione della fertilità. Risolleviamo chi cade, facendo uso del potente strumento della confessione. Aiutiamo le anime ad aderire con convinzione alla legge di Dio, indicando i mezzi della Grazia e gli strumenti umani che concorrono a fare il bene e a evitare il male. È un diritto di tutti i figli della Chiesa ricevere questo nutrimento sano, essere spronati alla santità ed essere rimproverati, nella misericordia di Dio, ogni volta che escono dalla retta via.       Continue reading

II Domenica di Quaresima, ciclo C: … mentre pregava il suo volto cambiò di aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante … ( meditazione con i bambini … e con gli adulti,)

Seconda tappa del nostro cammino verso la Pasqua e succede un fatto particolare. Per capirlo bisogna che vi ricordi quello che precede il brano del Vangelo di oggi, ma che sia sicuro che voi sappiate il significato di questa parola: Trasfigurazione.
Qualcuno fra voi vuole spiegarla?
Se andate a vedere sul un vocabolario la spiegano così: Azione e risultato del trasfigurarsi; mutamento di figura, di aspetto, di apparenza: la trasfigurazione della realtà nella fantasia.

Cerchiamo di capire meglio, richiamando una storia, una favola molto dolce di cui consiglio la lettura a tutti soprattutto quando ve ne dicono un po’ su e pensate di non valere niente, di essere i più brutti del mondo, incapaci di fare qualcosa.      Continue reading

La riconciliazione

Il tema del “perdono” pervade tutto il Vangelo. Lo incontriamo subito all’ inizio nel Discorso della montagna nella nuova interpretazioni del quinto comandamento, in cui il Signore ci dice: “ Se dunque presenti la tua offerta sull’ altare e lì ti ricordi che il tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti
all’ altare e va’ prima a riconciliarti con il suo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono” ( Mt 5,23 s. ). Non si può presentare al cospetto di Dio chi non si è riconciliato con il fratello; prevenirlo nel gesto della riconciliazione, andargli incontro – questo è il presupposto per un giusto culto a Dio. Al riguardo è spontaneo pensare che Dio stesso, sapendo che noi uomini come ribelli eravamo in contrasto con Lui, dalla sua divinità si è mosso incontro a noi, per riconciliarci. Ci ricorderemo che prima del dono dell’ Eucaristia, Egli si è inginocchiato davanti ai suoi discepoli e ha lavato i loro piedi sporchi, li ha purificati con il suo umile amore.

Benedetto XVI, Gesù di Nazareth 1, 189-190

 

Quando si sa che c’è … quando si sa che non c’è…

“ Da quarant’ anni, da quando sono diventato cattolico, cerco di convincere i miei fratelli di fede di una verità elementare tanto spesso dimenticata: quando si sa che c’è un altro mondo, che la vita continua in eterno, bisogna dirlo. E quando si sa che non c’è, che non ci sarà mai sulla terra altra speranza per gli uomini al di fuori della speranza per gli uomini al di fuori della speranza cristiana, bisogna dirlo”.

André Frossard

Il Valore della vita

“ I nostri bambini occidentali non muoiono per fame, ma per mancanza di valori. Noi dobbiamo impedire che hai bambini sia dato soltanto “ il prezzo delle cose”, il senso della ricchezza, e non il valore della vita”.

R. Levi Montalcini

TUTTE LE DIFFERENZE TRA GESU’ E MAOMETTO

L’errore del multiculturalismo è considerare le religioni tutte uguali, ma guardando al fondatore le differenze emergono da dietro le quinte.

Nessuna profezia preannunciò la venuta di Maometto.
Numerose e precise e antiche profezie si sono avverate con la nascita di Gesù.
Il concepimento di Maometto fu umano e naturale.
Gesù fu concepito in modo soprannaturale e nacque da una vergine.
Numerose rivelazioni di Maometto servivano a soddisfare i suoi interessi personali, come ad esempio la legalizzazione del matrimonio con la sua nuora.
Le rivelazioni e la vita di Gesù erano «sacrificali», come la sua crocifissione per i peccati del mondo.
Maometto non ha fatto alcun miracolo.
Gesù ha guarito lebbrosi, dato la vista ai ciechi, camminato sulle acque, risuscitato i morti.
Maometto ha instaurato un regno terreno.
Gesù ha detto «il mio regno non è di questo mondo».
Maometto ha ammesso che le sue più grandi passioni erano le donne, gli aromi e il cibo.
La passione principale di Gesù era di glorificare il nome del suo Padre celeste.
Maometto era un re terreno che accumulava ricchezze, divenendo il più ricco possidente in Arabia.
Gesù non aveva un posto dove appoggiare il suo capo.
La vita di Maometto era contrassegnata dalla spada.
La vita di Gesù era contrassegnata da misericordia e amore.
Maometto incitava alla jihad, la guerra santa.
Gesù ha detto che «coloro che feriscono di spada, periscono di spada». Uno dei suoi titoli è «Principe della pace».
Se una carovana era debole, Maometto l’attaccava, la saccheggiava e la massacrava; se era forte, fuggiva.
Gesù disse: «Splenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.» «Amate i vostri nemici e benedite coloro che vi odiano.»
Maometto fece lapidare un’adultera.
Gesù perdonò un’adultera.
Maometto sposò quattordici donne, compresa una bambina di sette anni.
Gesù non ebbe relazioni sessuali.
Maometto riconosceva di essere un peccatore.
Gesù fu senza peccato, perfino secondo il Corano.
Maometto non predisse la sua morte.
Gesù predisse esattamente la sua crocifissione, morte e risurrezione.
Maometto non nominò né istruì un successore.
Gesù nominò, istruì e preparò i suoi successori.
Maometto era così incerto riguardo alla sua salvezza che pregava settanta volte al giorno per ricevere perdono.
Gesù era l’essenza della salvezza, egli disse: «Io sono la via, la verità e la vita! Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.»
Maometto massacrò i suoi nemici.
Gesù perdonò i suoi nemici.
Maometto morì e le sue spoglie sono sepolte sulla Terra.
Gesù risuscitò dai morti e salì al Cielo!

GLI ERRORI DEL MULTICULTURALISMO         Continue reading

Alla fine della vita …

Alla fine della vita, amava ripetere san Giovanni della Croce, saremo giudicati dall’ amore. Quanto è necessario che anche oggi, anzi specialmente in questa nostra epoca segnata da tante sfide umane e spirituali, i cristiani proclamino con le opere l’amore misericordioso di Dio! Ogni battezzato dovrebbe essere un “Vangelo vissuto”. Tante persone, infatti, che non facilmente accolgono Cristo ed i suoi esigenti insegnamenti, sono però sensibili alla testimonianza di quanti comunicano il suo messaggio mediante la testimonianza concreta della carità. L’ amore è un linguaggio che giunge diretto al cuore e lo apre alla fiducia. Vi esorto allora coma faceva San Pietro con i primi cristiani, ad essere sempre pronti “ rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi” (1 Pt 3,15)

Benedetto XVI

 

La cisterna screpolata … ( quaresima)

Erano due cisterne a distanza di qualche decina di metri. Si guardavano e, qualche volta, facevano un po’ di conversazione. Erano molto diverse. La prima cisterna era perfetta.
Le pietre che la formavano erano salde e ben compaginate. A tenuta stagna. Non una goccia della preziosa acqua era mai stata persa per causa sua. La seconda presentava invece fenditure, come delle ferite, dalle quali sfuggivano rivoletti d’acqua. La prima, fiera e superba della sua perfezione, si stagliava nettamente. Solo qualche insetto osava avvicinarsi o qualche uccello. L’altra era coperta di arbusti fioriti, convolvoli e more, che si dissetavano all’acqua che usciva dalle sue screpolature. Gli insetti ronzavano continuamente intorno a lei e gli uccelli facevano il nido sui bordi. Non era perfetta, ma si sentiva tanto tanto felice.   Continue reading

Io, Gianna Jessen, sopravvissuta all’ aborto.

Mi chiamo Gianna Jessen. Vorrei dirvi grazie per la possibilità di parlare oggi. Non è una piccola cosa dire la verità. Dipende unicamente dalla grazia di Dio il poterlo fare. Ho 23 anni. Sono stata abortita e non sono morta. La mia madre biologica era incinta di sette mesi quando andò da Planned Parenthood nella California del sud e le consigliarono di effettuare un aborto salino tardivo. Un aborto salino consiste nell’iniezione di una soluzione di sale nell’utero della madre. Il bambino inghiottisce la soluzione, che brucia il bambino dentro e fuori, e poi la madre partorisce un bambino morto entro 24 ore. Questo è capitato a me! Sono rimasta nella soluzione per circa 18 ore e sono stata partorita VIVA il 6 aprile 1977 alle 6 del mattino in una clinica per aborti della California. C’erano giovani donne nella stanza che avevano appena ricevuto le loro iniezioni ed aspettavano di partorire bambini morti. Quando mi videro, provarono l’orrore dell’omicidio. Un’infermiera chiamò un’ambulanza e mi fece trasferire all’ospedale. Fortunatamente per me il medico abortista non era alla clinica.      Continue reading

Il deserto quaresimale – I Domenica di Quaresima C

Abbiamo iniziato il nostro cammino quaresimale, con Gesù ci inoltriamo anche noi nel deserto, che diventa una metafora di quella che è la nostra condizione, quella di essere pellegrini, viandanti in cammino in questo mondo che tanto spesso assomiglia sempre di più al deserto, svuotato della sua umanità, di quei principi irrinunciabili senza i quali l’ uomo smarrisce se stesso. In cammino come lo è stato il popolo di Israele verso la terra promessa.

Ma cosa dice a noi uomini oggi il deserto?
Se noi ascoltiamo il deserto egli ci parla!      Continue reading