La felicità è alla nostra portata

 

Guardate i re, gli imperatori, i grandi della terra: sono molto ricchi, ma sono contenti? Se amano il buon Dio, sì; ma se non lo amano, no, non sono contenti. Personalmente trovo che non vi sia nulla di più triste dei ricchi, quando non amano il buon Dio.
Andate pure di continente in continente, di regno in regno, di ricchezza in ricchezza, di piacere in piacere: non troverete la felicità che cercate. La terra e quanto contiene non possono appagare un’anima immortale più di quanto un pizzico di farina, in bocca ad un affamato, possa saziarlo.

San Giovanni Maria Vianney

Domenica delle Palme

 

C’è stato un periodo – e non è ancora del tutto superato – in cui si rifiutava il cristianesimo proprio a causa della Croce. La Croce parla di sacrificio, si diceva, la Croce è segno della negazione della vita. Noi invece vogliamo la vita senza restrizioni e senza rinunce. Vogliamo vivere, nient’altro che vivere. Non ci lasciamo limitare da precetti e divieti: noi vogliamo ricchezza e pienezza – così si diceva e si dice ancora. Tutto ciò suona convincente e seducente; è il linguaggio del serpente che ci dice: “Non lasciatevi impaurire! Mangiate tranquillamente di tutti gli alberi del giardino!” La Domenica delle Palme, però, ci dice che il vero grande “Sì” è proprio la Croce, che proprio la Croce è il vero albero della vita. Non troviamo la vita impadronendoci di essa, ma donandola. L’amore è un donare se stessi, e per questo è la via della vita vera simboleggiata dalla Croce.
[ Nella Croce] possiamo quasi toccare il mistero di Gesù. Preghiamolo perché, nello stesso tempo. Egli tocchi noi ed apra i nostri cuori, affinché seguendo la sua Croce noi diventiamo messaggeri del suo amore e della sua pace.

Benedetto XVI

Cristo è andato oltre ogni dovere

 

“ Cristo è andato oltre ogni dovere, con una carità senza limiti.
Dire la verità quando ne va di mezzo la vita è al di là del dovere.
Scegliere di essere poveri come Gesù è al di là del dovere.
Fare del bene a chi ci fa del male è al di là del dovere.
Amare chi ci odia è al di là del dovere.
Dare la vita a chi ci fa morire è al di là del dovere.
Eppure a questa frontiera ci attende il Cristo. Per vagliarci come si fa col grano e disperderci come la pula, o farci morire come il buon seme”.

Primo Mazzolari

Legge o misericordia? – V Domenica di quaresima ciclo C

Gesù è nel Tempio, sta insegnando e la gente è attorno a Lui per sentire quelle parole nuove di amore, di speranza, di misericordia di cui sono affamati e assetati.
Parole di speranza, di amore e di misericordia di cui siamo affamati anche noi, donne e uomini di questo tempo che dire inquieto è poco.
Un tempo in cui giorno dopo giorno assistiamo ad uno smarrirsi dell’ uomo, alla perdita di riferimento di valori che sembravano certi, come quello della vita umana, di fronte alla tragedia avvenuta a Roma: uccidere qualcuno per vedere cosa si prova. Che dire, poi, del commercio della vita che si nasconde dietro l’ industria della maternità surrogata, del commercio di ovuli e di embrioni per soddisfare desideri egoistici e non naturali di paternità e maternità.
Chi può indicare la via per ritrovarsi, chi può pronunciare parole vere, liberatrici e non illusorie, chi può portarci “ buone notizie” se non chi è la buona notizia per eccellenza dell’ amore di Dio per noi?

Gesù, però, è scomodo; lo è oggi come allora, come sono scomodi quelli che prendono seriamente le sue parole e cercano di portarle nella vita.

Ecco davanti a noi l’ episodio del vangelo di oggi.      Continue reading

Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. V Domenica di Quaresima C

 

E tu Gesù scrivi per terra …
Sei il Maestro, tutti pendono dalle tue labbra, e tu scrivi per terra … Ti portano un caso grave, un’ adultera punibile con una pena pesante secondo la legge di Mosè, e tu scrivi per terra …
Ti stanno chiedendo un parere, vogliono metterti alla prova, e tu scrivi per terra … Quella terra polverosa, un po’ arida della Palestina; quella terra dove, secondo le promesse, scorreva latte e miele. Questa è la terra: fatica e delizia, lavoro e sostentamento, occasione ed ostacolo, tutti mescolati insieme in un impasto per la vita.
Così è fatto l’ uomo: impasto di bontà ed assenza di stimoli e legami, di ali e zavorre, di dedizione e ed infedeltà. Tu l’ hai vista, comprendi il solco delle rughe che attraversano la terra e le storie delle persone. E hai imparato dal Padre parole di perdono, che non devono essere alibi o giustificazioni, ma spinta alla rettitudine, alla giustizia, alla coerenza e alla dignità.
Signore prendimi come sono, ma fammi capire lo spazio della mia conversione. Forse come i farisei dovrò capire di essere nella terra, della terra, sulla terra.

S. Messina, P. Raimondo in Suo Padre uscì a supplicarlo

Liturgia penitenziale Quaresimale con i ragazzi

 

+ Nel nome del Padre …

Preghiera a tre voci:

O Signore, tu ci fai conoscere
la tenerezza del tuo cuore di Padre,
verso i tuoi figli:

“ Il figlio era ancora lontano, quando suo Padre lo vide e si commosse; gli corse incontro, gli si gettò al collo, lo baciò e lo ribaciò”

Non lasciarci tranquilli nel nostro peccato, e non permettere che restiamo lontani da Te,
ma ascoltando il tuo richiamo, ritorniamo a te,
per sperimentare il tuo amore misericordioso, nel sacramento della gioia e del perdono.
Amen.

Accoglienza
Ci troviamo in questo cammino verso la Pasqua a fare il “punto” della situazione sulla nostra amicizia con Gesù. Un punto della situazione che si inserisce in quel cammino più ampio che è quello della nostra vita, della nostra esistenza, nella quale voi avete già cominciato a muovere diversi passi. Questo cammino è caratterizzato da un atteggiamento che è quello della conversione, cioè di permettere che Gesù agisca nella nostra vita perché in ciò che facciamo, pensiamo, scegliamo assomigliamo sempre di più a Lui.
Un po’ di tempo fa’ ho chiesto ad una bimbetta che cosa significava convertirsi e lei con spontaneità, ma anche con tanta serietà, mi ha risposto: “ diventare buoni”.
Allora, di rimando, le ho chiesto: “ Secondo te gli uomini riescono a “diventare” buoni?”
Si è fermata un attimo a pensare e poi mi ha detto: “No”.     Continue reading

Il mantello lacerato. (Piccolo racconto sulla confessione)

Dagli Apoftegmi dei Padri del deserto

Un guerriero dal passato piuttosto torbido chiese ad un anacoreta se pensava che Dio avrebbe mai potuto accogliere il suo pentimento.
E l’eremita, esortato che l’ebbe con molti discorsi, gli domandò: «Dimmi, ti prego, se la tua camicia è lacerata, la butti via?…»
«No», rispose l’altro: «la ricucio e torno ad indossarla.»
«Dunque», soggiunge il monaco, «se tu hai riguardo al tuo vestito di panno, vuoi che Dio non abbia misericordia per la sua immagine?»

Nella confessione il Signore ripara tutte le lacerazioni che noi facciamo con il nostro peccato a quell’ immagine di Dio che è in ciascuno di noi.

Il Card. Cipriani: “Onu, Oms e dintorni sono i nuovi Erode”

Nel corso del programma radiofonico dal titolo «Dialogo della fede», andato in onda lo scorso 6 febbraio, l’Arcivescovo di Lima e Primate del Perù, card. Juan Luis Cipriani, ha duramente criticato le recenti prese di posizione dell’ufficio Diritti dell’uomo delle Nazioni Unite, ufficio che intende legalizzare a qualsiasi costo l’aborto nei Paesi colpiti dal virus Zika. Il suo Alto Commissario, Zeid Ra’ad al Hussein, è stato molto chiaro: «Le leggi e le politiche, che restringono il loro accesso a questi servizi, devono essere riviste con urgenza, allineandosi agli obblighi internazionali. Chiediamo a questi governi di cambiare tali norme».     Continue reading

Povero fratello Giuda

Povero Giuda. Che cosa gli sia passato nell’anima io non lo so. È uno dei personaggi più misteriosi che noi troviamo nella Passione del Signore.
Non cercherò neanche di spiegarvelo, mi accontento di domandarvi un po’ di pietà per il nostro povero fratello Giuda. Non vergognatevi di assumere questa fratellanza. Io non me ne vergogno, perché so quante volte ho tradito il Signore; e credo che nessuno di voi debba vergognarsi di lui. E chiamandolo fratello, noi siamo nel linguaggio del Signore. Quando ha ricevuto il bacio del tradimento, nel Getsemani, il Signore gli ha risposto con quelle parole che non dobbiamo dimenticare: “Amico, con un bacio tradisci il Figlio dell’uomo!” Amico! Questa parola che vi dice l’infinita tenerezza della carità del Signore, vi fa anche capire perché io l’ho chiamato in questo momento fratello.    Continue reading

Benedetto XVI sul Sacramento del Battesimo

Battezzateli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ( Mt 28, 19 )

Nel battesimo ciascun bambino viene inserito in una compagnia di amici che non lo abbondonerà mai nella vita e nella morte … Questa compagni di amici, questa famiglia di Dio, nella quale adesso il bambino viene inserito, lo accompagnerà sempre anche nei giorni della sofferenza, nelle notti oscure della vita; gli darà consolazione, conforto, luce.    Continue reading