Ascensione del Signore, la via per il cielo!

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato.
Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo». Parola del Signore
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Gesù ritorna in Galilea, questa regione crocevia di gente, pagana proprio dove all’inizio aveva cominciato ad annunciare il Regno e la conversione. Qui in questo luogo di frontiera ha dato appuntamento ai suoi discepoli, che ora sono undici. Li ha convocati qui per dare, ancora una volta, la conferma che Lui, il risorto è luce decisiva che tutto rischiara.
Da questa montagna di Galilea il risorto invia i suoi ad insegnare tutto ciò che ci ha comandato.
Anche noi siamo questi suoi mandati ad insegnare quello che il Signore ha annunciato, ma non tanto e sole con le parole, ma con la testimonianza della nostra vita.

In questa Eucaristia anche noi siamo chiamati ad adorarlo e dire il nostro sì al suo mandato missionario e per indicare a tutti gli uomini una via meravigliosa che è quella che porta al cielo. Ma come si concretizza questa via? Quali sentieri percorrere?

“Qualche centinaio di anni fa, Giovanni Soto, un frate Gesuita, era vicino alla morte. Ad un tratto chiese ai confratelli e ai sacerdoti che lo circondavano di dargli un ago. Restarono tutti sorpresi che volesse un ago in quel momento, ma glielo diedero. Fra Giovanni l’alzò in alto: “Ecco la mia chiave del cielo”. Perché faceva il sarto e per tanti anni aveva lavorato con zelo in quel mestiere. L’ago l’aveva aiutato a compiere delle buone azioni e a sacrificarsi.” Allora domandiamoci quale strumento potrebbe essere la nostra la nostra chiave del cielo?

Non ha importanza qualsiasi cosa facciamo, ‘ importante è farlo con quel amore a Dio e al prossimo che il Signore ci ha insegnato.
Ecco quindi che con l’Ascensione del Signore inizia il tempo della testimonianza di tutti coloro che si dicono cristiani nei vari momenti della storia. Penso che oggi, questo tempo che stiamo vivendo abbia bisogno di una testimonianza forte, come direbbe qualcuno senza se e senza ma.
“Una testimonianza che si realizza con l’assiduità alla Parola di Dio, con la frequenza ai Sacramenti, la confessione della nostra fede e che, necessariamente, si prolunga nel servizio al prossimo: che si concretizza poi anche nel rapporto con il denaro, ai valori terreni vissuti secondo il Vangelo”.

Se questo pensiamo che sia una missione impegnativa, certamente lo è, Non scordiamoci della rassicurazione di Gesù: “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo.
In questa certezza, della vicinanza di Colui che è fedele alla parola data, andiamo anche noi ad annunciare la via che conduce al cielo.

Qydiacdon, deo gratias

 

Gesù sale al Cielo ma lascia noi sulla terra - Ascensione A | Giobbeling

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