II Domenica di Avvento 2016, anno A. Preparare la via al Signore. – omelia con i bambini/ ragazzi del catechismo.

Quando Dio creò tutto vi era pace, armonia, equilibrio in tutta la creazione, esattamente come ci viene descritto nella prima lettura.
Proviamo a pensare per un attimo il mondo dove lo stare assieme degli animali e degli uomini, ma anche degli uomini fra di loro,  ci viene descritto come  nella prima lettura. Voglio ricordarvelo un po’:
“Il lupo dimorerà insieme con l’agnello;
il leopardo si sdraierà accanto al capretto;
il vitello e il leoncello pascoleranno insieme
e un piccolo fanciullo li guiderà.
La mucca e l’orsa pascoleranno insieme;
i loro piccoli si sdraieranno insieme.
Il leone si ciberà di paglia, come il bue.
Il lattante si trastullerà sulla buca della vipera;
il bambino metterà la mano nel covo del serpente velenoso.”      

Un mondo dove non vi siano più ingiustizie, ruberie, malvagità e ogni cosa brutta e cattiva non esiste. Vi è un armonia profonda fra la terra e il cielo, del creato con l’ uomo, degli uomini fra loro. È un quadro bellissimo dipinto dai colori che nessun artista può possedere, come una musica bellissima che nessun compositore può comporre che ti penetra dentro e scioglie il cuore. Perché questo è il quadro, la musica che Dio ha composto per l’ uomo con il suo amore.

Solo che, purtroppo questo quadro bellissimo, questa musica bellissima è stata sciupata, con il peccato; esattamente come qualcuno sfregia, fa un taglio nella tela o uno strumento o una voce del coro stona nell’ esecuzione di una sinfonia. Tutto perduto dunque? Un patrimonio prezioso sciupato per sempre? Per fortuna non è così!

Giovanni Battista, che incontriamo oggi, ci dice che sta per arrivare una grande novità, un tempo di cambiamento,(convertitevi) nel quale l’ amore di Dio apparirà nel mondo e risanerà quello che l’ uomo con il suo peccato ha rovinato.
Aggiunge, però: “….Preparate la via del Signore”.

Ma come si fa a preparare la via del Signore?
Giovanni dice: state attenti a cercare di imbrogliare Dio, credendo di essere a posto di fronte a Lui perché il Signore legge nei cuori e vede se il nostro cuore è sincero oppure falso, noi abbiamo delle responsabilità nei suoi confronti e dobbiamo esseri veri, coerenti.

A questo proposito vorrei raccontarvi un aneddoto,( cioè una piccola storia), non so se sia vero, ma ci può aiutare.
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Sei tu Gesù?
Un gruppo di venditori furono invitati ad un Convegno. Tutti avevano promesso alle proprie famiglie che sarebbero arrivati in tempo per la cena il venerdì sera. Il convegno terminò un po’ più tardi del previsto, ed arrivarono in ritardo all’aeroporto. Entrarono tutti con i loro biglietti e portafogli, correndo tra i corridoi dell’aeroporto.
All’improvviso, e senza volerlo, uno dei venditori inciampò in un banco che aveva un cesto di mele. Le mele caddero e si sparsero per terra. Senza trattenersi, né guardando indietro, i venditori continuarono a correre, e riuscirono a salire sull’aereo. Tutti meno uno. Quest’ultimo si trattenne, respirò a fondo, e sperimentò un sentimento di compassione per la padrona del banco di mele.
Disse ai suoi amici di continuare senza di lui e chiese ad uno di loro che all’arrivo avvertisse sua moglie e le spiegasse che sarebbe arrivato con un altro volo un po’ più tardi, visto che non era sicuro di riuscire ad avvisarla in tempo.
Dopo tornò al Terminal e si trovò con tutte le mele sparse a terra. La sorpresa fu enorme, quando si rese conto che la padrona delle mele era una bambina cieca. La trovò piangendo, con grandi lacrime che scorrevano sulle sue guance. Toccava il pavimento, cercando, invano, di raccogliere le mele, mentre moltitudini di persone passavano senza fermarsi; senza che a nessuno importasse nulla dell’accaduto.
L’uomo inginocchiatosi con lei, mise le mele nella cesta e l’aiutò a montare di nuovo il banco. Mentre lo faceva, si rese conto che molte cadendo si erano rovinate. Le prese e le mise nella cesta. Quando terminò, tirò fuori il portafoglio e disse alla bambina: “Prendi, per favore, questi cento euro per il danno che abbiamo fatto. Tu stai bene?”.
Lei, sorridendo, annuì con la testa. Lui continuò dicendole: “Spero di non aver rovinato la tua giornata”.
Il venditore cominciò ad allontanarsi e la bambina gridò: “Signore…”. Lui si fermò e si girò a guardare i suoi occhi ciechi. Lei continuò: “Sei tu Gesù…?”.
Lui si fermò immobile, girandosi un po’ di volte, prima di dirigersi per andare a prendere il volo, con questa domanda che gli bruciava e vibrava nell’anima: “Sei tu Gesù?”. (da: i ritagli- Qumran2)
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Preparare la via al Signore vuol dire, come ha fatto quel venditore , togliere dal nostro cuore l’ indifferenza, sapersi chinare verso gli altri prendendosene cura e avendone attenzione. Riempire le “buche” dell’ egoismo, della malvagità, che nascono poi dal peccato, per lasciare che il Signore le riempia con il suo amore.

Bisognerebbe che la gente ci confondesse un po’ con Gesù, come la cieca del racconto. Il mondo, se tutti cercassimo di assomigliare a Gesù, sarebbe certamente più bello. Gesù viene proprio per questo, occorre, però, che la porta del nostro cuore sia aperta per accoglierlo. Il nostro cuore dovrebbe essere come la mangiatoia che ha fatto da culla a Gesù, senza che rimanesse per sempre una mangiatoia vuota.

Cerchiamo allora, con tutte le nostre forze, di assomigliargli sempre di più, in un mondo che è cieco davanti al suo amore, alla sua vita e alla sua grazia, per la nostra felicità e per quella del nostro prossimo.

Lui ha lasciato tutto e viene a “pagare” la nostra frutta rovinata.
Cominciamo a cercare di vivere come se già valessimo il prezzo che lui ha pagato! Cominciamo oggi!

qydiacdon

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