Sulla tiepidezza della fede e i falsi profeti

“In realtà in ogni epoca della sua storia ( più ancora della nostra epoca) la cristianità è stata infestata da troppi falsi profeti, che del messaggio di Cristo hanno colto solo alcuni aspetti ( quelli che potevano essere graditi alla mentalità mondana) e hanno sistematicamente ignorato ciò che nell’ insegnamento di Gesù poteva apparire urtante, amaro o anche solo troppo impegnativo. E così hanno finito col proporre un cristianesimo senz’anima, così modernizzato da essere sostanzialmente inutile per l’ uomo d’oggi.Perché l’ uomo d’ oggi, che ha smarrito Cristo non ha bisogno di carezze, ha bisogno di Cristo; l’ uomo che si sta distruggendo con le sue mani non ha bisogno di approvazioni, ha bisogno di essere salvato.

Vediamo allora , alla luce della parola del Signore, quali siano le caratteristiche di questi falsi profeti, almeno del loro evangelo riveduto, corretto, addolcito.
Una prima caratteristica è quella di supporre e di insegnare che il cristiano – sul piano delle incertezze e dei principi – debba andare d’accordo con tutti, sempre e in tutto, anche con quelli che esplicitamente rifiutano il messaggio di Gesù e hanno una concezione della realtà e della vita assolutamente diversa: l’ importante, dicono è evitare la lotta, la polemica, la discussione; l’ importante è non passare per intolleranti, per fanatici, per retrogradi; l’ importante è la pace a qualunque costo, anche a costo di rinunciare alle proprie convinzioni e di nasconderle.
Qual è il parere di Gesù, come abbiamo ascoltato nel vangelo di oggi? Gesù dice: Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No vi dico, io sono venuto a portare la divisione.
Questo, infatti è sempre il destino della verità: da qualcuno è generosamente abbracciata e difesa, da qualche altro è respinta e combattuta.
Un cristiano che in tutte le questioni che contano, in tutti i problemi morali e sociali, si trova sempre d’ accordo con i non cristiani, deve chiedersi seriamente se sia davvero un discepolo fedele del Signore.”

Cardinale Giacomo Biffi, commento al Vangelo della XX Domenica anno C

Queste parole, quanto mai attuali, sono un richiamo per tutti: pastori, clero e laici che in nome non si sa bene di che cosa tacciano sui quei valori non negoziabili annunciati dal Signore Gesù nel Vangelo, che rinunciano a proclamare la Verità, non facendo udire la loro voce per paura di indisporre i poteri mondani che hanno dichiarato guerra alla fede cristiana,  cercando soluzioni buoniste e accomodanti.
dqy

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