Dalla porpora cardinalizia al gaio arcobaleno

Il gesuita James Martin ha scritto un libro dal titolo “Costruire un ponte”, libro che uscirà negli States a giugno. Il sommario esplicita: “Come la Chiesa e la comunità Lgbt possono entrare in una relazione di rispetto, compassione e delicatezza”.

Il cardinal Farrel, prefetto del nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita, dà il “benvenuto” a un “così indispensabile libro che aiuterà vescovi, sacerdoti, collaboratori pastorali” ad avere un atteggiamento compassionevole “per la comunità Lgbt”. E aiuterà “anche i cattolici Lgbt a sentirsi più a casa nella Chiesa”. Curioso l’uso e quindi la legittimazione dell’espressione LGBT addirittura associata alla parola cattolici. Un vero e proprio ossimoro dottrinale. Farrel, lo ricordiamo come inciso, in merito ai dubia sull’Amoris Laetitia aveva commentato: “Non capisco come e perché alcuni sembrano pensare che occorra interpretare questo documento”.   

Anche l’arcivescovo Tobin ha parole di elogio nei confronti del libro di Martin: “In troppe parti della nostra Chiesa le persone Lgbt sono state messe a disagio, escluse, screditate”. Critico verso Trump “che vuole dividere la chiesa”, aveva definito i cardinali autori dei dubia come “fastidiosi” o “ingenui”.

Infine il vescovo McElroy di San Diego sempre a commento del libro di Martin: “i cattolici Lgbt sono parte della Chiesa come qualsiasi altro cattolico”. Per lui qualificare gli atti omosessuali come “intrinsecamente disordinati è un linguaggio molto distruttivo che non si dovrebbe usare”. Che qualcuno metta mano al Catechismo.

Il gesuita Martin ad ottobre accettò un premio dal New Ways Ministry, un gruppo fondato da suor Jeannine Gramick e padre Robert Nugent la cui mission è quella di omosessualizzare la Chiesa. Furono bacchettati negli anni Novanta dalla Congregazione per la Dottrina della Fede. L’ex Sant’Uffizio in merito a questi due religiosi così si espresse: dimostrano “una chiara comprensione concettuale della dottrina della Chiesa sull’omosessualità, ma si astenevano dal professare qualsiasi adesione a questo insegnamento”.

Viste le uscite degli alti prelati qui citate sul volume di Martin pare che simili giudizio possa essere esteso anche ad altri ministri di Dio.

L’Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ

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