Meditazione sulla Liturgia della Parola della festa Dell’Immacolata Concezione.

Ieri, vagabondando per il web, mi sono imbattuto in questa domanda: “Tanti si preparano al ponte dell’ Immacolata, ma qualcuno fa la novena? ”.
Io ho risposto di sì. Ma è una domanda pertinente. Sempre meno persone partecipano alla preparazione di quelle feste che celebrano i misteri grande della nostra fede, almeno a livello comunitario, a livello individuale non lo so. Non so quanti giovani, cristiani, quelli che vengono a Messa, che partecipano ai vari gruppi giovanili, non vorrei dire anche tanti catechisti, si siano preparati nella preghiera a questa festa che ci invita a riflettere su cose grandi, importanti in un tempo di grazia particolare come quello
dell’ Avvento!

In questa festa dell’ Immacolata sono molti i motivi di riflessione che nascono dalla Parola che abbiamo ascoltato.

 La prima lettura ci descrive il dramma più grande dell’umanità, che è il peccato, questo non essere più in Dio che prostra l’uomo, genera vergogna e paura. Sperimentando questa realtà non solo si rompe il rapporto con il Creatore, ma anche fra l’uomo e il creato e con la donna. Ciò che era fondato sull’ amicizia e sul reciproco aiuto ora diviene preda del sospetto, dell’inganno e si avverte come ostile. Ecco quindi, ancora una volta l’ esortazione a compiere un serio esame sulla nostra vita, sul nostro rapporto con Dio, con l’ adempiere ed accettare la sua volontà, se vogliamo essere e rimanere in Dio. L’ altra realtà di cui siamo invitati a prendere consapevolezza è quella che esiste colui che si oppone a Dio e istiga l’uomo al male. Proprio in questi giorni Papa Francesco ha parlato del diavolo, della sua azione e della sua presenza. Di fronte a questa realtà si hanno atteggiamenti diversi. Da un lato assistiamo al proliferare di sette sataniche, negli Stati Uniti vi è addirittura una chiesa satanista.
Dall’ altro si cerca di nasconderne l’esistenza, affermando che non esiste, che credere all’ esistenza del diavolo è roba da persone culturalmente povere. Vi è poi, infine, chi cerca di combatterne
l’azione, sia a livello personale, vivendo una vita di grazia e il sì di Maria è guida a tutti noi, e con la preghiera per la salvezza delle anime e del mondo, con le opere di Carità.

Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo
per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità …

È quanto annuncia Paolo agli Efesini, ma nello stesso tempo lo annuncia anche a noi. Vi è un disegno di Dio su di noi, nonostante le nostre infedeltà il Signore continua a volgere il suo sguardo e non ritira la sua benevolenza. La nostra vita non è abbandonata alla casualità e non è nemmeno destinata ad andare persa nel niente, ma ha un senso e questo senso si ritrova in una vita di comunione con il Signore, in una vita tota pulchra, cioè tutta bella agli occhi di Dio, come abbiamo cantato in questa novena a proposito della Vergine Madre.

La volontà di Dio per noi è una volontà di santità e di bellezza, di vita, di figli nel Figlio, perché tutto passa attraverso Gesù.

 Attraverso Maria allora noi siamo chiamati a prendere coscienza di questa volontà di Dio su ciascuno di noi e sull’ umanità tutta. Volontà di Un Dio che ci ama per primo, che ci attende, ci richiama e anche ci corregge, ma ci attende sempre, anzi lui stesso ci viene incontro.

Pensavo, però, che come Maria, che ha il suo posto nel grande piano di Dio sull’ umanità, (e quale ruolo!), questo accade anche per ciascuno di noi, che Dio conosce in modo unico e personale, profondo e irripetibile.

Se questo è vero e lo è, ciascuno di noi, però, è chiamato a rispondere responsabilmente facendo quello che il Signore ci chiede. Ciascuno ha la sua parte irrinunciabile e attiva ed è chiamato a dire quel Sì in cui Maria ci è maestra. Maria si è affidata a quella Parola che veniva pronunciata, noi facciamo un po’ più fatica, ma dobbiamo imparare da Lei, e per questo chiediamo la sua intercessione, ad affidarci alla Parola del Signore, a servizio di Dio e degli uomini.

Questo ci rende titubanti, ci fa sentire inadeguati? Vi è una frase nel Vangelo di oggi che ci deve tranquillizzare. L’ Angelo dice a Maria: “Il Signore è con Te …” Il Signore ci è sempre accanto in ogni momento della nostra vita e della nostra esistenza. Questa certezza ci dà quella forza che ha avuto Maria, che hanno avuto santi e martiri in questi più di 2000 anni di cristianesimo.

È possibile anche per noi dire un sì senza condizioni al Signore magari pregando con il salmista, con le stesse parole con cui Gesù dice di sì alla missione affidatagli dal Padre: “Ecco, io vengo, o Dio, per fare la tua volontà”. Maria immacolata interceda e ci assista nel concretizzarlo quotidianamente.

Deo gratias, qydiacdon

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