L’ex presidente dell’Ordine dei medici del Portogallo nuova vittima del “gender diktat”

L’ex presidente dell’Ordine dei medici del Portogallo, chirurgo plastico e pediatrico, Antonio Gentil Martins in una recente intervista rilasciata a Expresso, ha tuonato contro l’omosessualità e la maternità surrogata, finendo immediatamente nel tritacarne LGBT.

Le parole dell’anziano medico 87enne hanno fatto grande scalpore in quanto oltre a toccare temi “sensibili” hanno preso di mira l’idolo sportivo nazionale Cristiano Ronaldo, definito senza giri di parole, un “immorale senza educazione” per aver fatto ricorso alla GPA (gestazione per altri), mettendo al mondo due figli privi di una madre:
“Il ricorso alla maternità surrogata lo considero un grave crimine. È degradante, una tristezza. Ronaldo è un atleta eccellente, ha un immenso merito, ma è un immorale, non può essere d’esempio per nessuno. Ogni bambino ha diritto a una madre. Di più: penso che una delle grandi colpe di questo sia di sua madre, quella donna non gli ha dato un’educazione”
Gentil Martins ha anche parlato dell’omosessualità sempre più diffusa e “normalizzata” nella società odierna esprimendo il suo autorevole e unpolitically correct parere medico a riguardo:
“Perché il mondo prosegua ci devono essere uomini e donne. Li tratto come malati qualsiasi. L’omosessualità è corretta? Penso di no, è un’anomalia, una deviazione della personalità. Come i sadomasochisti, o gli autolesionisti“.
Parole troppo “forti” e “scomode” per le orecchie ideologizzate odierne come attesta il quotidiano Observador riportando la notizia che l’Ordine dei medici portoghese ha intenzione di aprire un’inchiesta interna riguardo le “incomprensibili” dichiarazioni del suo ex presidente. Un altro “gender diktat” è servito.

Luca Romani
In Osservatorio Gender

 

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