Ingratitudine …

 

“ Quando arrivò il tempo di raccogliere i frutti, mandò i servi e uno lo bastonarono, un altro lo uccisero, un altro lo lapidarono …” Mt 21,34-35

Sì, lo so bene, Signore, l’ amore è talvolta ripagato con l’ ingratitudine più nera. Allora sembra che tutti ci crolli addosso, allora la tenerezza e l’ affetto rischiano di trasformarsi in odio terribile. Perché non c’è nulla di più devastante del sentirsi traditi, del vedersi beffati, dal riconoscersi ingannati.

Perché non c’è nulla di più doloroso  del dover ammettere che a nulla sono valsi i gesti di bontà e di generosità, le manifestazioni di altruismo, le parole di amicizia, le prove di fedeltà e di solidarietà.

Signore, tu conosci ogni giorno la nostra ingratitudine di uomini. Tu che sei generoso ti scontri con la nostra grettezza.

Tu che sei misericordioso devi fare i conti con la nostra inflessibile durezza.

Tu che sei limpido ti imbatti nella nostra doppiezza.

Tu che ami totalmente riconosci il nostro egoismo.

Ci hai seguiti e accompagnati come un padre fa con i suoi figli, e appena ci sembra di farcela da soli ci allontaniamo da te.

Signore non stancarti di noi, non stancarti del nostro orgoglio, della nostra stupidità, del nostro astio.

Prima o poi il tuo amore farà breccia nel nostro cuore.

( Roberto Laurita in Servizio della Parola 339 –  2002)

 

 

 

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