III Domenica di Quaresima anno A: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: “Dammi da bere!”, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva»

Immagini: una samaritana, l’acqua di un pozzo, un’acqua viva che disseta per sempre, un cibo diverso che per Gesù è fare la volontà del Padre: «Io ho da mangiare un cibo che voi non conoscete».

Scena: Gesù affaticato siede presso il pozzo.

La Samaria era una regione considerata eretica per gli ebrei, questo emerge anche nel dialogo fra Gesù e la donna: “Signore, vedo che tu sei un profeta! I nostri padri hanno adorato su questo monte; voi invece dite che è a Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare”. La donna che arriva è una donna che è una pubblica peccatrice, con la quale è meglio non avere nulla a che fare, eppure Gesù le rivolge la parola. Egli va oltre quelle che sono le nostre incapacità di accogliere le persone che vivono anche una situazione di peccato, senza giustificarlo, non passa sotto silenzio quello che è il peccato della donna. Egli risveglia, però, nella donna una sete, più che una curiosità, che alla fine poi diventa un cammino di apertura alla fede.
Questa donna si sente accolta anche se la sua situazione è quella di una peccatrice pubblica in un modo che forse non ha mai sperimentato.

Dobbiamo allora riflettere sulle nostre chiusure, sulle nostre cattiverie, ma soprattutto sull’ amore del Signore che non esclude mai nessuno e che tutti ama e cerca, perché anche io sono un peccatore!

Come la samaritana anche noi siamo creature poveri con i nostri peccati, i nostri no al Signore, alla sua Parola, ai suoi comandi. Nonostante la samaritana sia in una situazione di peccato Gesù non esita a chiedere, proprio a lei, un po’ d’acqua facendo scoprire a lei e a noi, pur nella nostra debolezza e con la nostra difficoltà, la bellezza di essere dono per gli altri. Così ci riscopriamo tutti un po’ assetati di una sete che le cose terrene e materiali non possono estinguere. Vi è bisogno di un’altra acqua!

«Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna»

Pensando all’ acqua viva non posso fare a meno di pensare all’ acqua del fonte battesimale nel quale sono rinato alla vita in Cristo, al dono della grazia, sono stato liberato dal peccato e salvato e all’ acqua che sgorga dal costato di Gesù trafitto sulla croce, un’acqua che ha il sapore dell’eternità, dell’amore che Dio ha per me. Acqua della vita in Cristo.

Cosa succede? Gesù si rivela e la donna, riconosciutolo come il Messia diventa annuncio e testimonianza per gli altri. È quanto deve fare ciascuno di noi, condurre gli altri a Gesù perché possano adorare “Dio in Spirito e verità”, e compiere la sua volontà.

Gesù è colui che placa la sete di senso, di verità e di vita dell’uomo portando nel mondo il vero culto che si deve rendere a Dio!

Deo gratias,qydiacdon.

 

 

Risultato immagini per Gesù e la samaritana

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