Corpus Domini 2023

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, Gesù disse alla folla:
«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».
Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».

Parola del Signore

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Se la solennità del Corpus Domini ci rimanda direttamente all’ Eucaristia, e la presenza reale del Signore Gesù in questo Sacramento che è il cuore della vita cristiana, ecco per cui si viene a Messa e in particolare nel giorno del Signore: la Domenica, che è il primo giorno della settimana, altro ché della fine settimana. Ci ricorda anche qualcosa di ulteriore.
Quando noi riceviamo la S. Comunione il ministro dice corpo di Cristo. Dio si mostra a noi in Gesù che è veramente uomo, come è veramente Dio, fatto di corpo, di quella vita che anche noi viviamo così che Dio stesso arriva a noi.
Un commentatore ha scritto e io condivido “ Carne e sangue, che nella mentalità biblica non è solo il corpo fisico ma tutta la concretezza della vita fatta di scelte, passioni, decisioni, dolore, contatto fisico e anche morte vera. Questo è Dio per noi: l’uomo Gesù. Nella via dell’umanità, fatta di carne e sangue di ogni uomo, noi possiamo arrivare a Dio, anzi è Dio stesso che arriva a noi. Questa è la novità più profonda del Vangelo che scandalizzava a quel tempo così come anche oggi risulta difficile da accettare fino in fondo.
Credere in un Dio che sta distaccato in un olimpo divino fuori dal mondo, che detta regole da seguire più o meno comprensibili e che ci aspetta alla fine per un castigo o premio, è forse più facile da credere e accettare. Un Dio senza carne e sangue è “più Dio” secondo la logica umana. Infatti noi sperimentiamo quanto siamo fragili e limitati, e quanto la nostra concretezza fisica e sociale abbia davvero poco di divino. Un vero Dio non ha nulla a che fare con noi se non una distaccata presenza e sostegno, ma con la massima attenzione di non mescolarsi con la bassezza umana.
Ma il Vangelo ci racconta un’altra visione di Dio, ed è proprio per questo che è Vangelo, cioè “buona notizia”: L’uomo Gesù è Dio, quindi Dio è l’uomo Gesù, con la sua carne e il suo sangue. E in questa carnalità umana segnata da tutte le fragilità posso incontrare Dio.”

Noi con la Santa Comunione , Corpo e sangue di cristo, veniamo in contatto fisico con Gesù, con Dio, con la sua luce, con la sua grazia, con il suo amore per noi, questa è l’Eucaristia che noi celebriamo e che porta Dio vicino a noi, come cibo, sostegno del nostro essere viandanti verso il cielo, cioè verso Dio, ma per questo abbiamo bisogno di Gesù che ancora si offre a noi nelle specie eucaristiche, come si è offerto a noi sulla croce.

La nostra preghiera in questa Eucaristia sia : ”Signore aumenta la nostra fede nella tua presenza reale nel pane e nel vino eucaristico, sostieni il nostro cammino incontro a te che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen

Deo gratias, qydiacdon

 

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