Comunione agli abortisti, l’assist del Papa a Biden

 

La visita di Biden a Roma e il clamoroso assist del Papa che lo avrebbe definito un «buon cattolico» dicendogli di «continuare a ricevere la Comunione». Il presidente Usa ha tirato fuori l’asso dalla manica per sferrare un colpo da ko ai vescovi USA a pochi giorni dal voto sulla coerenza eucaristica. Ma Bergoglio ha già detto di non aver mai negato la Comunione ad alcuno. Nuovo appello del cardinal Burke.

Joe Biden non è al debutto in Vaticano, avendo già incontrato San Giovanni Paolo II nel 1980 da semplice senatore e Benedetto XVI e Francesco in qualità di vicepresidente nel 2011, 2013, 2015 e 2016. Ma forse l’incontro di ieri è andato oltre le sue più rosee aspettative. Papa Bergoglio, infatti, ha concesso al presidente degli Stati Uniti un colloquio di ben 75 minuti durante i quali i due hanno parlato di ambiente, lotta al Covid e migranti.

Se i numeri dicono qualcosa, basta confrontare la durata dell’udienza di ieri con quelle concesse in passato ai predecessori: 50 minuti a Barack Obama, appena 30 minuti a Donald Trump. Che tra i due si sia instaurato un clima di cordialità nient’affatto cerimoniale lo si è potuto costatare nelle immagini video trasmesse in differita dai media vaticani: larghi sorrisi, ripetute battute, strette di mano prolungate. Una cornice impreziosita anche dalla presenza di Elisabetta Savigni Ullmann, l’interprete ufficiale della Casa Bianca diventata un idolo social della ‘bolla’ di Twitter per l’espressione contrariata durante un colloquio tra Trump e Mattarella. Questa volta niente bronci per la traduttrice di origini livornesi che ha dispensato sorrisi durante tutto il corso dell’incontro.

L’ora e un quarto in Vaticano potrebbe lasciare strascichi importanti nel dibattito all’interno della Conferenza Episcopale statunitense sull’opportunità o meno di negare la Comunione ai politici cattolici pro-abortisti. A lanciare la bomba che potrebbe avere effetti dirompenti oltreoceano, infatti, ci ha pensato lo stesso Joe Biden che incalzato dai cronisti a Palazzo Chigi, in presenza del premier Mario Draghi, ha svelato come il Papa lo abbia definito un “buon cattolico” e gli abbia detto che dovrebbe “continuare a ricevere la Comunione”.

Le parole dell’attuale inquilino della Casa Bianca, notoriamente pro-choice e recentemente duro sulla legge contro l’aborto del Texas, rischiano di destabilizzare i vescovi statunitensi in vista del voto che dovranno esprimere tra tre settimane sulla dichiarazione formale in materia di coerenza eucaristica. La maggior parte dei membri della Conferenza Episcopale Usa, come emerso nel corso di un’assemblea dello scorso giugno, rimane saldamente sulla linea Ratzinger, quella espressa in una Nota del 2004 dall’allora prefetto della congregazione vaticana per la dottrina della fede , secondo cui il sacerdote deve rifiutare di distribuire l’Eucarestia al politico cattolico che fa campagna sistematica per l’aborto.

Biden ha aggiunto che nell’udienza in Vaticano non si è parlato di aborto né di Conferenza Episcopale Usa, ma la circostanza rivelata di un Papa favorevole al fatto che il presidente riceva il sacramento nonostante il suo sostegno a politiche contrarie al Magistero della Chiesa difficilmente passerà inosservata. Non è escluso che lo stesso inquilino della Casa Bianca, nel dico-non dico con i giornalisti a Palazzo Chigi, abbia voluto tirare fuori quest’asso dalla manica proprio per sferrare un colpo da ko ai suoi connazionali vescovi.

Certo, nemmeno la definizione di “buon cattolico” a Biden passa inosservata tra chi ha memoria sufficiente per ricordare che ai tempi delle elezioni presidenziali del 2016 Bergoglio disse dell’allora candidato repubblicano Donald Trump che “una persona che pensa solo a fare muri, e non ponti, non è cristiana”. L’uscita presidenziale, a maggior ragione se si è trattata di una “conversazione privata” come sostenuto sempre coi cronisti, mette in una posizione scomoda il Pontefice agli occhi dei vescovi americani determinati a ribadire il no alla distribuzione dell’Eucarestia ai politici sostenitori dell’aborto. A meno che la rivelazione del contenuto di questo punto specifico del colloquio non sia stata concordata con lo stesso Bergoglio.

Poco più di un mese fa, il Papa era tornato a condannare in conferenza stampa aerea l’aborto ma aveva anche confessato di non aver mai negato la Comunione ad alcuno. E la domanda del giornalista si riferiva proprio alla situazione del pro-choice Biden. Nei giorni scorsi, intanto, ha fatto sentire la sua voce anche il cardinale Raymond Leo Burke che in un messaggio pubblicato sul suo sito ha chiesto alla Chiesa statunitense di difendere l’applicazione del can. 915 del Codice di Diritto Canonico che recita: «Non siano ammessi alla sacra comunione gli scomunicati e gli interdetti, dopo l’irrogazione o la dichiarazione della pena e gli altri che ostinatamente perseverano in peccato grave manifesto».

Nico Spuntoni in La NBQ

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Penso che la Chiesa stia attraversando un momento buio della sua storia e che Francesco non sia la luce di cui abbiamo necessità . (d.Q)

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