Cavalcoli querelato per diffamazione. (dalle associazioni LGBTI)

L’Associazione nazionale contro le discriminazioni da orientamento sessuale pubblica un comunicato stampa in merito alle famose frasi di Padre Cavalcoli pronunciate a Radio Maria: “La frase pronunciata ai microfoni di Radio Maria, secondo la quale il terremoto sarebbe un castigo divino per le unioni civili, ha suscitato imbarazzo e dissenso da parte del Vaticano. In molti, tra vescovi e cardinali, si sono precipitati a sconfessare l’idea del Dio vendicativo e a chiedere scusa ai terremotati. Nessuno, tuttavia, ha voluto affrontare il punto nodale della questione, chiedendo scusa anche alle persone LGBTI.  

Vogliamo spiegare al Vaticano e a tutti i cardinali che qui non si tratta solo di sottolineare con la penna rossa l’errore teologico del prelato che paventa l’idea di un dio castigatore, bensì di capire quanto odio possa armare una frase del genere detta ai microfoni dell’emittente più ascoltata in Italia. Ci siamo stretti e continueremo a stringerci intorno alle popolazioni colpite: oggi il nostro pensiero va tuttavia a tutte le persone gay, lesbiche, bisex, transgender e intersex che vivono in quell’area, tra le quali ci sono anche migliaia di nostri associati e associate, e che devono sentire sulla propria pelle un simile carico d’odio e stigmatizzazione oltre alle sofferenze dovute al sisma.

Nel nostro Paese, purtroppo, manca ancora una seria legge che equipari l’omofobia al razzismo, un vuoto normativo che alimenta in maniera determinante comportamenti come questi. Con le unioni civili abbiamo solo fatto un piccolo passo. Un Paese davvero civile, condanna con fermezza simili esternazioni d’odio, anche sul piano giuridico. Questo sarà uno dei prossimi obiettivi della nostra azione politica”

In un altro comunicato stampa del 7 di novembre si aggiunge: “Anddos sosterrà con convinzione l’azione legale intrapresa dall’ex editore della rivista mensile “Pride” Frank Semenzi, che oggi si è recato presso la Questura di Milano sporgendo una querela per diffamazione. La legge contro l’omo-transfobia che giace in Senato dal 2013 è purtroppo vecchia e superata nella sua impostazione, poichè giustifica l’omofobia delle organizzazioni religiose di carattere integralista: l’episodio di Padre Cavalcoli dimostra, infatti, la necessità di aprire una nuova fase culturale di sensibilizzazione sulle discriminazioni omo-transfobiche, un processo che dovrà culminare in una proposta di legge che equipari finalmente l’omo-transfobia al razzismo”.

Solo tre note. L’esistenza di un Dio castigatore sarebbe un errore teologico da penna rossa. Eppure la Bibbia molte volte narra di Dio che castiga gli uomini per i loro peccati. Tra tutti citiamo la cacciata dal Paradiso terreste di Adamo ed Eva (alla faccia dell’accoglienza e dell’inclusività) e, tanto per rimanere in tema, la distruzione di Sodoma e Gomorra (nonché di altre 11 città). Seconda nota: ecco che il Ddl Scalfarotto è superato e occorre inasprire le pene per zittire gli avversari. Ed infine: consegniamo la libertà di pensiero in mano alla questura perché la sbatta dietro le sbarre. Se non è persecuzione questa….

Da: L’Osservatorio sul Gender de LaNuovaBQ

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