II Domenica di Quaresima B – Anche noi trasfigurati in Cristo.

Fermiamoci un attimo a riflettere sulla prima lettura in cui Dio chiede ad Abramo di sacrificare suo figlio. Questo figlio avuto avanti negli anni, il suo unico figlio, amato.Abramo viene indicato come “Padre dei credenti”, così nel Canone Romano della Messa, perché è disposto a giocarsi tutto fidandosi di Dio, da quando lascia la sua terra per partire verso un luogo che non conosce, come ora che gli viene chiesto quanto gli è di più caro. Come ha detto qualcuno, egli scommette tutto su Dio. Continue reading

tanti Battezzati … pochi cristiani

” Abbiamo tanti battezzati, ma pochi cristiani! Perché? Perché le nostre famiglie e le nostre comunità non sono così vive nella fede da far maturare il seme dei battesimi. Quale responsabilità!”

Card. L.J. Suenens

Principio e fine delle cose …

” I più grandi e assillanti problemi sono quelli del principio e della fine delle cose; e di fronte ad essi non vi sono che due posizioni possibili: o la fede nella risposta data dalla rivelazione divina o l’inesorabile tormento dell’anima che si chiude in un disperato silenzio”.

L. Pasteur 

Potenti citazioni della Bibbia che aiutano a livello spirituale

Trovate qui la Parola di Dio per il vostro cuore

Avete bisogno di coraggio?
“Nel giorno in cui t’ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza” (Salmo 137, 3).

“Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove” (Efesini 6, 10-13).

Avete bisogno di protezione?
“Poiché tuo rifugio è il Signore e hai fatto dell’Altissimo la tua dimora, non ti potrà colpire la sventura, nessun colpo cadrà sulla tua tenda. Egli darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutti i tuoi passi” (Salmo 90, 9-11).

“Il Signore è il tuo custode, il Signore è come ombra che ti copre, e sta alla tua destra” (Salmo 120, 5).

Vacillate di fronte alla vita?
“Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna” (Giovanni 3, 16).

“E la testimonianza è questa: Dio ci ha dato la vita eterna e questa vita è nel suo Figlio. Chi ha il Figlio ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. Questo vi ho scritto perché sappiate che possedete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figlio di Dio” (1 Giovanni 5, 11-13).

State vivendo un periodo di difficoltà economica?
“Temete il Signore, suoi santi, nulla manca a coloro che lo temono. I ricchi impoveriscono e hanno fame, ma chi cerca il Signore non manca di nulla” (Salmo 34, 10-11).

“Il mio Dio, a sua volta, colmerà ogni vostro bisogno secondo la sua ricchezza con magnificenza in Cristo Gesù” (Filippesi 4, 19).

Avete bisogno di perdono?
“Poiché dunque abbiamo un grande sommo sacerdote, che ha attraversato i cieli, Gesù, Figlio di Dio, manteniamo ferma la professione della nostra fede. Infatti non abbiamo un sommo sacerdote che non sappia compatire le nostre infermità, essendo stato lui stesso provato in ogni cosa, a somiglianza di noi, escluso il peccato. Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ricevere misericordia e trovare grazia ed essere aiutati al momento opportuno” (Ebrei 4, 14-16).

State cercando uan direzione nella vostra vita?
“Confida nel Signore con tutto il cuore e non appoggiarti sulla tua intelligenza; in tutti i tuoi passi pensa a lui ed egli appianerà i tuoi sentieri” (Proverbi 3, 5-6).

Siete depressi?
“Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla; su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce. Mi rinfranca, mi guida per il giusto cammino, per amore del suo nome. Se dovessi camminare in una valle oscura, non temerei alcun male, perché tu sei con me. Il tuo bastone e il tuo vincastro mi danno sicurezza” (Salmo 22, 1-4).

Avete bisogno di pazienza?
“Del resto, noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio, che sono stati chiamati secondo il suo disegno. Poiché quelli che egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformi all’immagine del Figlio suo, perché egli sia il primogenito tra molti fratelli” (Romani 8, 28-29).

Desiderate la pace?
“Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore” (Giovanni 14, 27)

Volete vincere la tentazione?
“Nessuna tentazione vi ha finora sorpresi se non umana; infatti Dio è fedele e non permetterà che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi darà anche la via d’uscita e la forza per sopportarla” (1 Corinzi 10, 13).

Siete stati disprezzati dalla gente?
“È una grazia per chi conosce Dio subire afflizioni, soffrendo ingiustamente; che gloria sarebbe infatti sopportare il castigo se avete mancato? Ma se facendo il bene sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito davanti a Dio. A questo infatti siete stati chiamati, poiché anche Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato
e non si trovò inganno sulla sua bocca, oltraggiato non rispondeva con oltraggi, e soffrendo non minacciava vendetta, ma rimetteva la sua causa a colui che giudica con giustizia” (1 Pietro 2, 19-23).

Vi sentite deboli?
“Ed egli mi ha detto: ‘Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza’. Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze, perché dimori in me la potenza di Cristo. Perciò mi compiaccio nelle mie infermità, negli oltraggi, nelle necessità, nelle persecuzioni, nelle angosce sofferte per Cristo: quando sono debole, è allora che sono forte” (2 Corinzi 12, 9-10).

Aleteia
Traduzione dallo spagnolo a cura di Roberta Sciamplicotti

• AUSTRIA L’omoeresia eleva San Valentino a patrono dei gay

A San Valentino, nella diocesi austriaca di Linz, due parrocchie hanno offerto benedizioni alle coppie omosessuali che desideravano un sigillo religioso alla loro unione. La motivazione? “La benedizione significa che uno è bene accetto dal proprio partner e da Dio”. Disobbedienza senza limiti

A San Valentino, nella diocesi austriaca di Linz, due parrocchie hanno offerto benedizioni alle coppie omosessuali che desideravano un sigillo religioso alla loro unione. La notizia è ufficiale, ma veramente ufficiale: il giornale diocesano KirchenZeitung annunciava il 9 febbraio che in due parrocchie le coppie omosessuali sarebbero state benedette. Nell’articolo si diceva: “San Valentino è conosciuto come il santo dell’amicizia e dell’amore. In molte parrocchie e istituzioni ecclesiali è già tradizione offrire benedizioni alle coppie nel periodo di questa festa. Le persone che sono in una relazione omosessuale sono benvenute alle cerimonie di benedizione nella chiesa di Wels-St.Franziskus, e nella chiesa delle Orsoline”. L’autore dell’articolo, Paul Stutz, spiegava anche che la benedizione delle coppie “offriva un occasione per esprimere amore”.

“La benedizione significa che uno è bene accetto dal proprio partner e da Dio”. Alla fine dell’articolo, c’era un link, che portava a un dispaccio in cui si raccontava dell’intervista del 3 febbraio scorso del presidente della Conferenza episcopale tedesca, Reinhard Marx, in cui il cardinale esprimeva la sua apertura verso la benedizione delle coppie omosessuali, e lasciava capire che sarebbe saggio demandare ai pastori la decisione in questo campo.

Come abbiamo visto, la prima iniziativa in questo senso è venuta qualche settimana fa dal vicepresidente della Conferenza episcopale tedesca, Franz Josef Bode. Non solo; secondo quanto ci risulta, l’idea sarebbe fortemente condivisa all’interno dell’assemblea dei vescovi tedeschi, a cui partecipano titolari delle diocesi e ausiliari, e solo una minoranza sarebbe in linea con la posizione del Pontefice e della Chiesa.

Nella chiesa delle Orsoline compito di offrire la benedizione alle coppie per San Valentino (omosessuali comprese) è di padre Franz Harant che ha dichiarato: “Diamo quella benedizione, che è valida universalmente. Qui, non c’è niente da proibire”. Non a caso, padre Harant cita Amoris Laetitia, laddove afferma che “ogni persona, indipendentemente dal suo orientamento sessuale, deve essere rispettato nella sua dignità e accolto con rispetto”. Il che, ci permettiamo di notare, è però cosa diversa dal benedire un’unione fra due persone dello stesso sesso, cioè offrire una forma di sigillo ecclesiale a qualche cosa che si basa su ciò che il Magistero della Chiesa e il Catechismo definiscono peccato.

La cerimonia viene descritta dall’assistente pastorale della chiesa di Wels-St. Franziskus, Irmgard Lehner, come avente “un potere enorme”. Nella cerimonia le coppie si fanno avanti nella chiesa e ricevono una mano appoggiata sulla loro fronte e un segno di croce. “Sottolineiamo l’alto valore della relazione”, spiega Lehner.

Il giornale diocesano spiegava che “Questa offerta può essere accettata da amanti in ogni genere di situazioni, anche da lesbiche e omosessuali”. Ciascuno, secondo Lehner, che è anche teologo, dovrebbe “sentirsi accolto, proprio come è. Dio è amore. Non ci sono restrizioni”.

Come abbiamo visto, questa forma di disobbedienza dalla pratica della Chiesa, e dal Catechismo, oltre che dal pensiero del Pontefice, si sta radicando ad alto livello in Germania. A Limburg un alto prelato della diocesi, il Decano Johannes su Eltz, ha fatto una proposta di avere “benedizioni teologicamente giustificate” per le coppie che sono omosessuali, o di divorziati risposati, o di coppie che per altre ragioni non si sentono “sufficientemente degne” del sacramento del matrimonio. La proposta è stata avanzata nel corso del secondo Forum delle parrocchie di Francoforte, una riunione di 170 membri della Chiesa di Francoforte in cui si discuteva delle possibili riforme all’interno della Chiesa locale. Questo argomento, come ha spiegato zu Eltz, è in discussione dal 2015. Zu Eltz non è un prete qualsiasi: è stato a capo del tribunale diocesano fino al 2010, ed è il quarto prelato più importante nella gerarchia della diocesi di Limburg. Inoltre, come decano della diocesi di Francoforte è responsabile di circa 150mila cattolici. L’idea della benedizione per coloro che sono esclusi dal matrimonio sacramentale sarebbe quella di “approvare e benedire il bene morale che esiste in queste unioni, e cioè la lealtà, la cura reciproca, la responsabilità, il dovere”. Forse sarebbe necessaria una parola chiara da parte di Roma.

Marco Tosatti in La NBQ
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Ma Roma parlerà? dqy

• MILLE ANNI DOPO Pier Damiani aveva ragione sull’omosessualità

«La sozzura sodomitica si insinua come un cancro nell’ordine ecclesiastico, anzi, come una bestia assetata di sangue infuria nell’ovile di Cristo con libera audacia». Così mille anni fa scriveva san Pier Damiani in un testo che è di straordinaria attualità

«Nelle nostre regioni, cresce un vizio assai scellerato e obbrobrioso. Se la mano della severa punizione non lo affronterà al più presto, certamente la spada del furore divino infierirà terribilmente, minacciando la sventura di molti. Ah, mi vergogno a dirlo! (…) La sozzura sodomitica si insinua come un cancro nell’ordine ecclesiastico, anzi, come una bestia assetata di sangue infuria nell’ovile di Cristo con libera audacia». Così san Pier Damiani, di cui oggi la Chiesa celebra la memoria, a metà dell’XI secolo scriveva il Liber Gomorrhianus (Libro di Gomorra). Il libro, sottotitolato “Omosessualità ecclesiastica e riforma della Chiesa”, era indirizzato al papa Leone IX, in cui il monaco Pier Damiani riponeva molta fiducia per un intervento drastico al fine di stroncare l’omosessualità praticata da sacerdoti e prelati.

Come si capisce già da questi brevi accenni, le parole di Pier Damiani, che è anche dottore della Chiesa, sono di estrema attualità. Evidentemente anche intorno all’anno Mille la corruzione morale oltre che diffusa nel clero era arrivata molto in alto nella gerarchia ecclesiastica («O riprovevoli sodomiti, perché desiderate, vi chiedo, con tanto ambizioso ardore, l’alta carica ecclesiastica?»). Anche se allora non si era arrivati – come invece vediamo accadere oggi – a vescovi e cardinali che benedicono le coppie dello stesso sesso e pretendono di cambiare la dottrina in materia. Pier Damiani lega anche – altro esempio di estrema attualità – l’omosessualità agli abusi sui minori e senza neanche bisogno di indagini sociologiche. Continue reading

• AMORIS LAETITIA “Linee guida inaccettabili”: parroco scrive ai vescovi

Dopo il controverso documento di interpretazione del capitolo VIII di AL da parte dei vescovi emiliano romagnoli, un parroco bolognese rompe il silenzio e presenta una Pubblica professione di fede in forma di giuramento: “Conclusioni inaccettabili per ogni buon cristiano”.

Una voce che si leva nel silenzio fa rumore. E’ quella di un parroco di montagna che con una Pubblica professione di fede in forma di giuramento effettuata dinanzi al suo vescovo Matteo Maria Zuppi ha rotto il silenzio che circonda la pubblicazione delle linee guida dei vescovi emiliano romagnoli sul capitolo VIII di Amoris Laetitia.

Lui è don Alfredo Maria Morselli e dopo molte settimane di meditazione e riflessione ha varcato il guado del Rubicone per rendere pubbliche le verità della fede cattolica che – a suo dire – sono messe a rischio con l’ultimo documento problematico. Un documento che è stato pubblicato in sordina dai pastori della Conferenza episcopale Emilia Romagna, ma sul quale non mancano le ambiguità e le trappole: specie nella parte relativa alla riammissione ai sacramenti dei divorziati “risposati”, alla castità non sempre come unica via e all’accettazione dell’unione sessuale di secondo letto definita “atto coniugale”, sono emersi più dubbi di quanti erano quelli che in realtà quel testo si prefiggeva di chiarire. Continue reading

Il discepolo e i desideri negativi

Il discepolo disse al suo maestro: “Ho trascorso la maggior parte del giorno pensando cose che non avrei dovuto pensare, desiderando cose che non avrei dovuto desiderare e a preparare piani che non dovrebbero essere fatti”. Il maestro invitò il discepolo a fare una passeggiata con lui nella foresta dietro la sua casa. Lungo il cammino, indicò una pianta, e chiese al discepolo se ne conoscesse il nome. “Belladonna”, disse il discepolo. “Può uccidere chiunque mangi le sue foglie”. “Ma non può uccidere nessuno che semplicemente la osservi”, disse il maestro. “Allo stesso modo, desideri negativi non possono causare del male se non permetti a te stesso di esserne sedotto”.
Paulo Coelho, I racconti del maktub
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Non è sufficiente, però. “1Il serpente era il più astuto di tutti gli animali selvatici che Dio aveva fatto e disse alla donna: «È vero che Dio ha detto: «Non dovete mangiare di alcun albero del giardino»?». 2Rispose la donna al serpente: «Dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare,3ma del frutto dell’albero che sta in mezzo al giardino Dio ha detto: «Non dovete mangiarne e non lo dovete toccare, altrimenti morirete»». 4Ma il serpente disse alla donna: «Non morirete affatto!5Anzi, Dio sa che il giorno in cui voi ne mangiaste si aprirebbero i vostri occhi e sareste come Dio, conoscendo il bene e il male». 6Allora la donna vide che l’albero era buono da mangiare, gradevole agli occhi e desiderabile per acquistare saggezza; prese del suo frutto e ne mangiò, poi ne diede anche al marito, che era con lei, e anch’egli ne mangiò. 7Allora si aprirono gli occhi di tutti e due e conobbero di essere nudi; intrecciarono foglie di fico e se ne fecero cinture.
8Poi udirono il rumore dei passi del Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l’uomo, con sua moglie, si nascose dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.” (Genesi cap. 3).
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Del buon uso delle tentazioni S. Giovanni Maria Vianney

Come il buon soldato non ha paura di combattere, così il buon cristiano non deve aver paura della tentazione. Tutti i soldati sono bravi quando sono all’interno della loro guarnigione: è sul campo di battaglia che si nota la differenza tra i coraggiosi e i vili.
La più grande delle tentazioni è di non averne alcuna. Si potrebbe arrivare a dire che bisogna essere contenti di avere delle tentazioni: è il momento del raccolto spirituale, durante il quale facciamo provviste per il cielo. E’ come nel tempo della mietitura: ci si leva di buon mattino, ci si dà un gran daffare, ma non ci si lamenta, perché si raccoglie molto.
Il demonio tenta solamente le anime che vogliono uscire da una situazione di peccato e quelle che sono in stato di grazia. Le altre gli appartengono già: non ha alcun bisogno di tentarle.
Se fossimo profondamente compresi della santa presenza di Dio, sarebbe molto facile per noi resistere al nemico. Sarebbe sufficiente il pensiero “Dio ti vede!” per non peccare mai.
C’era una santa che, dopo esser stata tentata, si lamentava con il Signore dicendogli: «Dov’eri dunque, amatissimo Gesù, durante quella tremenda tempesta?». E il Signore: «Ero al centro del tuo cuore e mi rallegravo di vederti combattere».

da qumran 2.net

• FOLLIE OCCIDENTALI Per un imam e un alunno sono cristiani “radicali”: licenziati

Nell’Occidente inglese che conosce bene il pericolo dei ghetti musulmani e il terrore causato dagli attentati islamici, i “radicali” più pericolosi sono diventati i cristiani. Non è uno scherzo, così sono stati definiti un’insegnante di Bristol, che ha osato dire ad una sua alunna diciassettenne e sedicente lesbica che “Dio ti ama”, e un cappellano del carcere di Brixton (a Sud di Londra), grazie a cui molti carcerati si convertivano al cristianesimo ma accusato dal collega imam.

Svetlana Powell, insegnante con 17 anni di esperienza alle spalle, fu licenziata dall’Apprenticeship Academy di Bristol nel luglio del 2016. Il perché lo ha spiegato lei stessa di fronte al giudice, raccontando di quando i suoi studenti le avevano chiesto di esprimere la sua opinione personale sui rapporti romantici fra persone dello stesso sesso. Interpellata, Powell aveva chiarito che, “a mio parere” erano contro la volontà di Dio ma che comunque Dio ama ogni persona, nonostante quello che fa. A quel punto un alunno ha deciso di svelare a tutti i comportamenti omoerotici della compagna, ottenendo dall’insegnante non rimprovero ma un giudizio carico di verità e carità insieme: “Dio ti ama”. Continue reading