Io sono creato per essere …

Io sono creato per essere e fare qualcosa per cui nessun altro è creato.
Io occupo un posto nei piani di Dio, nel mondo di Dio: un posto da nessun altro occupato.
Poco imposta che io sia ricco o povero, disprezzato o stimato dagli uomini, Dio mi conosce e mi chiama per nome.
Dio mi ha creato per rendergli un servizio ben definito: Egli mi ha affidato un lavoro che non ha affidato a nessun altro.
Io ho la mia missione. Potrei non conoscerla mai in questa vita, ma mi sarà rivelata nell’ altra.
In qualche modo io sono necessario ai suoi progetti, tanto necessario al posto mio quanto un Arcangelo al suo.

Card. Henry Newman

IL PRESIDENTE DEGLI ESORCISTI CONTRO SATANA AL CINEMA

Intervento di padre Francesco Bamonte, presidente Aie (Associazione internazionale esorcisti)

Il mondo cinematografico e quello televisivo ci hanno abituato, con una certa periodicità, ad assistere alla trasmissione di film e fiction i cui argomenti trattano specificatamente della presenza e dell’azione straordinaria dei demoni nella vita dell’uomo e della lotta che la Chiesa affronta contro di essi. Tuttavia, sebbene presentare alle masse tali argomenti potrebbe favorire la conoscenza di temi che – per lo più – la cultura moderna considera mere leggende, dall’altra parte, deludente e inaccettabile è il modo in cui la presenza del male, la possessione diabolica, la preghiera di esorcismo e la liberazione, sono presentati.

Generalmente, si assiste all’esaltazione del pressappochismo, dove ad emergere sono l’immagine del male la cui forza distruttiva ha i contorni terrificanti di mostri e quant’altro, degni (o indegni) di ben altri generi cinematografici. E, ancora, si assiste all’affermazione di temi dottrinali, fatti biblici, nomi e luoghi infarciti di imprecisioni e leggende, per non parlare della rilettura psicologica delle fede cattolica e non di rado di proposte di individualismo laicista da contrapporre alla fede e alle norme della Chiesa.
Tuttavia, ciò che più delude sono i vari messaggi trasmessi ai fruitori di queste finzioni sceniche (fiction, appunto), che poca verità contengono.        Continue reading

Per un altra strada fecero ritorno al loro paese. – Epifania

Astrologi, sedicenti maghi, oroscopi, segni zodiacali accompagnano i primi giorni dell’anno, nell’ansia di scoprire cosa ci riserverà il tempo che viene, e come stiamo ad ascoltare quello che ci dicono!
L’uomo porta in se questa ansia di saper e di conoscere: di conoscere cosa accadrà, come avvengono le cose, e , quando è onesto intellettualmente, se Dio c’è, o non c’è e, se esiste, quanto è affidabile, quando è degno di fiducia, se è possibile incontrarlo, insomma si può dire che porta in se un desiderio di verità al quale dare risposta, per dare un senso alla propria vita.

Per dare una risposta a questo desiderio di verità, di senso, ecco che Dio si fa incontro all’ uomo e viene perché l’ uomo lo possa incontrare e, incontrando Lui, incontrare la verità!
La verità su Dio, sull’uomo, sulla vita.
In un mondo” immerso in una nebbia fitta”, come lo vede il profeta nella prima lettura. Un mondo privo di luce e pieno di incertezza, privo di orientamento: dove non vi è la luce vi è la morte. La luce invece è vita, ci rende ben disposti, contenti, allontana da noi tristezza e paura. Vi è bisogno di luce, per potersi orientare nella vita che tante volte assomiglia a un groviglio intricato dove sono più le spine che i fiori, che non possono sbocciare perché manca la luce. In quella luce che il profeta vede avvolta Gerusalemme è prefigurata la luce vera che è il Signore Gesù, Dio che salva che viene ad indicarci il senso vero del vivere, del morire, del gioire, del soffrire. Ricordiamoci ancora una volta quello che dice l’ evangelista Giovanni: “Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.”

Allora anche noi vogliamo metterci in cammino aggregandoci alla carovana dei magi, questi “ scrutatori del cielo”, seri, oggi li definiremmo astronomi, cioè scienziati, non credenti, ma sinceri cercatori della verità, che ritengono che una congiunzione astrale, la nascita di una stella, insomma un evento celeste straordinario, abbia sua corrispondenza terrena.

Si mettono in cammino, in ricerca e non hanno paura di mettersi in gioco e si incontrano con Erode. Anche noi ci imbattiamo negli Erodi che affollano il mondo e che non sono solo i potenti di turno, ma anche tutti quelli che considerano Dio come un nemico, un avversario da combattere e da abbattere … e quanti ce ne sono oggi in giro. Poi abbiamo i sacerdoti, gli esperti del tempo, gli specialisti. Quanti anche di quelli, e noi ci affidiamo a loro ritenendo che possano risolvere ogni problema, che abbiano la ricetta e la soluzione ad ogni dramma, maestri il più delle volte teorici che affrontano i problemi dall’ esterno, ma senza lasciarsi toccare il cuore. Il mondo dell’ economia al quale si sta sacrificando sempre di più la vita di tante famiglie, che non ha più al centro la persona, ma l’ interesse, il profitto insegna.      

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Bella, la bimba che ha beffato la “dolce morte” – per tutti quelli che sono favorevoli all’ eutanasia.

Puntualmente si ripresenta il discorso sull’eutanasia, su quello che viene definito come “ il diritto” a morire con dignità, o “la dolce morte”. In diversi paesi essa è già praticata, anche quella infantile.
Questo articolo, di cui vi propongo la lettura, ci dice che la vita è comunque mistero più grande dell’ uomo su cui non si può mettere le mani.
Nel rispetto per il dolore di tutte le persone che hanno vissuto con drammaticità la morte di qualcuno che a loro è caro, nella fede che la vita è un mistero nelle mani di Dio e che va oltre quello che è la nostra esperienza umana, terrena, affido tutti al Signore, accompagnandoli con la preghiera. (dqy)

La vita è un mistero infinitamente più grande dell’uomo. Dal momento in cui quelle due cellule di mamma e papà si uniscono nel grembo materno, sino a quando, ad ognuno, tocca l’ultimo respiro, la vita è un eccezionale miracolo che va oltre l’uomo. Non un diritto, ma il più grande dei doni. Può così l’uomo giocare al piccolo Frankestein, creando e disfando vite a suo piacimento, eppure non esistono diritti (fasulli) o qualità della vita (millantate) che reggono di fronte all’evidenza: la creazione non è dell’uomo, l’inizio e la fine di ogni vita non sono nelle sue mani.         Continue reading

Benedetto sia Dio Padre del Signore nostro Gesù Cristo … – II Domenica dopo Natale

Quando si va’ in montagna e, salendo in alto, dopo una bella camminata di alcune ore si arriva su, in cima, affaticati, ci si siede e si guarda il panorama, lo spettacolo che ci offre la natura: il cielo terso, pulito, può accadere agli animi più sensibili di mettersi a pensare e chiedersi, guardando: ma prima? Prima di tutto questo?

Oggi, l’ evangelista Giovanni con questo testo, risponde a questa domanda e ci rimanda ad un oltre che va ben al di là del sensibile, del materiale sono quelle due piccole parole con cui inizia: “ In principio …” È quel principio che va oltre
l’ inizio delle cose, oltre l’ inizio della creazione stessa, oltre l’ inizio del tempo e della storia.
Quel principio che non è il caos, che non è la materia, come afferma qualcuno, il caso e non è neppure il niente, ma che è Dio stesso. Tutto ha inizio da Dio che è amore, come dirà ancora l’Evangelista Giovanni. Da questo Dio/amore parte una benedizione di vita che scende per incontrarci e riempirci di tutti quei doni che sono necessari non solo per la nostra vita fisica, ma quei doni spirituali che ci sono necessari per poter accogliere e rispondere a questa benedizione!
“Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo,
che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei cieli in Cristo.
In lui ci ha scelti prima della creazione del mondo…per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità,” scrive Paolo ai cristiani di Efeso.

Forse noi, troppo presi dalle realtà mondane, al punto da rimanerne affogati non pensiamo mai a questo fatto  

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Fin dal Presepio Gesù è di tutti.

Gesù ha voluto subito i poveri intorno a sé, ci ha fatto onore della primizia, convocandoci per mezzo degli angeli, mentre ai magi doveva bastare una stella. Pastori e magi, ignoranti e sapienti. Fin da presepio, Gesù è di tutti.

Primo Mazzolari

 

Maria SS. Madre di Dio – 1 Gennaio 2016

Dopo aver contemplato Maria che nell’annunciazione non si oppone ai piani di Dio, ma vi accondiscende pienamente; dopo averla vista raggiungere in fretta la cugina Elisabetta, affrontando un non facile viaggio fra le montagne di Giuda, e averla ascoltata in quel bellissimo canto di lode che è il magnificat, oggi la contempliamo ancora accanto al bambino nella grotta/stalla di Betlemme che “custodisce tutte questa cose nel suo cuore”. È l’ atteggiamento di colui che ha scoperto qualcosa di immensamente grande, prezioso e che non vuole perderlo, ma proteggerlo e difenderlo. È, però, un custodire che non si limita a difendere, ma vuole cogliere, penetrare il senso di ciò che è accaduto. Il custodire nel cuore non è semplicemente un ricordare, ma è un “fare memoria”, che vuol dire richiamare continuamente ciò che è accaduto e riattualizzarlo, renderlo presente di continuo nella realtà di ogni giorno.

È quanto dovremmo fare anche noi nel nuovo anno che si apre e che ci obbliga nello stesso tempo a ripensare quanto ci è accaduto nel tempo trascorso. Un tempo che forse, qualcuno vorrebbe tornasse indietro, come si fa quando gli anni cominciano ad essere un po’ pesanti, i capelli bianchi aumentato, e il mondo ci appare così diverso da come lo verremmo. Questo non è possibile e allora? Dobbiamo guardare avanti, verso un futuro che ci attende, che nessuno sa di certo come sarà e che cosa ci riserverà, ma al quale noi guardiamo con speranza.        Continue reading

Anche i Re Magi vittime della follia gender.

Il presepe da anni è luogo di devastazione ideologica, opportunità da sfruttare per pubblicizzare le proprie idee a favore del femminismo, del gender, dell’omosessualità e così via. Così quest’ anno a Madrid arrivano le Regine Maghe. Melchiorra e Gasparra sfileranno per le vie della capitale spagnola. Dalla mascherata gender è scampato Baldassarre perché tradizione vuole che sia nero e quindi il politicamente corretto non poteva femminizzare anche costui. Gli asiatici e i caucasici invece posso anche darsi al transgender.

Che la giunta comunale madrilena non nutra simpatie filo cristiane lo si era capito già ad ottobre quando il primo cittadino annunciò che voleva abolire il tradizionale allestimento del presepe a Plaza Cibeles perché «il Comune non è dei cattolici». Il Comune non sarà stato dei cattolici, ma dato che le tradizioni religiose invece sono dei cristiani, il sindaco dovette far marcia indietro di fronte alle proteste che suscitò la sua decisione e quindi fu costretta a dare il proprio placet al presepe seppur in forma ridotta.       Continue reading

GUARDA LA STELLA, INVOCA MARIA

Chiunque tu sia,
che nel flusso di questo tempo ti accorgi che,
più che camminare sulla terra,
stai come ondeggiando tra burrasche e tempeste,
non distogliere gli occhi dallo splendore di questa stella,
se non vuoi essere sopraffatto dalla burrasca!
Se sei sbattuto dalle onde della superbia,
dell’ambizione, della calunnia, della gelosia,
guarda la stella, invoca Maria.
Se l’ira o l’avarizia, o le lusinghe della carne
hanno scosso la navicella del tuo animo, guarda Maria.
Se turbato dalla enormità dei peccati,
se confuso per l’indegnità della coscienza,
cominci ad essere inghiottito dal baratro della tristezza
e dall’abisso della disperazione, pensa a Maria.
Non si allontani dalla tua bocca e dal tuo cuore,
e per ottenere l’aiuto della sua preghiera,
non dimenticare l’esempio della sua vita.
Seguendo lei non puoi smarrirti,
pregando lei non puoi disperare.
Se lei ti sorregge non cadi,
se lei ti protegge non cedi alla paura,
se lei ti è propizia raggiungi la mèta.

(San Bernardo da Chiaravalle)