Sempre peggio. In Gran Bretagna è sempre peggio… L’islamizzazione del Regno avanza rapida ed aggressiva, senza peraltro incontrar resistenze, bensì porte aperte, anzi spalancate. L’ultima trovata è quella di adeguare al Ramadan il calendario scolastico di verifiche ed esami, allo scopo di «non penalizzare gli adolescenti, che osservino tale periodo di digiuno». Lo ha deciso l’organismo responsabile dell’organizzazione didattica. Che mai peraltro s’era sognato, in passato, di riservare trattamenti di favore agli alunni cattolici in periodo di Quaresima. E che non risulta abbia assunto provvedimenti analoghi per i giovani ebrei, buddhisti, taoisti, sikh o quant’altro. Continue reading
Author: maprampo
La storia della matita
Il bambino guardava la nonna che stava scrivendo la lettera. A un certo punto, le domandò:
“Stai scrivendo una storia che è capitata a noi? E che magari parla di me. ”
La nonna interruppe la scrittura, sorrise e disse al nipote:
“È vero, sto scrivendo qualcosa di te. Tuttavia, più importante delle parole, è la matita con la quale scrivo. Vorrei che la usassi tu, quando sarai cresciuto. ”
Incuriosito, il bimbo guardò la matita, senza trovarvi alcunché di speciale.
“Me è uguale a tutte le altre matite che ho visto nella mia vita! ”
“Dipende tutto dal modo in cui guardi le cose. Questa matita possiede cinque qualità: se riuscirai a trasporle nell’esistenza sarai sempre una persona in pace col mondo.
“Prima qualità: puoi fare grandi cose, ma non devi mai dimenticare che esiste una Mano che guida i tuoi passi. ‘Dio’: ecco come chiamiamo questa mano! Egli deve condurti sempre verso la Sua volontà.
“Seconda qualità, di tanto in tanto, devo interrompere la scrittura e usare il temperino. È un’azione che provoca una certa sofferenza alla matita ma, alla fine, essa risulta più appuntita. Ecco perché devi imparare a sopportare alcuni dolori: ti faranno diventare un uomo migliore.
“Terza qualità: il tratto della matita ci permette si usare una gomma per cancellare ciò che è sbagliato. Correggere un’azione o un comportamento non è necessariamente qualcosa di negativo: anzi, è importante per riuscire a mantenere la retta via della giustizia.
“Quarta qualità: ciò che è realmente importante nella matita non è il legno o la sua forma esteriore, bensì la grafite della mina racchiusa in essa. Dunque, presta sempre attenzione a quello che accade dentro te.
“Ecco la quinta qualità della matita: essa lascia sempre un segno. Allo stesso modo, tutto ciò che farai nella vita lascerà una traccia: di conseguenza impegnati per avere piena coscienza di ogni tua azione. ”
Io sono come una piccola matita nelle sue mani, nient’altro. E’ lui che pensa. E’ lui che scrive. La matita non ha nulla a che fare con tutto questo. La matita deve poter solo essere usata.( Madre Teresa di Calcutta)
Cristo non ha mani
ha soltanto le nostre mani
per fare il suo lavoro oggi.
La chirurgia genetica è sbarcata anche in Europa!
La “chirurgia-genetica” è sbarcata anche in Europa…e precisamente in Gran Bretagna.
È infatti notizia recente che la Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea) inglese, ha autorizzato alcuni scienziati del Francis Crick Institute a modificare geneticamente alcuni embrioni umani per comprendere – dicono loro – il processo cruciale nelle prime fasi di sviluppo e chiarire quali siano i geni cruciali per sviluppare bambini sani….
Bambini modificati, bambini su misura, eugenetica allo stato puro, nel 2016!
Per rendere digeribile la notizia al grande pubblico tutti i giornali si sono affrettati a dire fondamentalmente due cose:
1) Gli esperimenti potrebbero aiutare a comprendere cosa va storto negli aborti spontanei.
2) Sarà vietato impiantare gli embrioni «gm» in una donna. Continue reading
Il dramma dell’ utero in affitto !
Il disegno di legge Cirinnà, con buona pace di chi sostiene il contrario, apre alle adozioni Gay e alla pratica dell’ utero in affitto, peraltro già praticata da molte coppie. Quale sia il dramma che la donna vive in quella che con un eufemismo viene chiamata “ gestazione per altri” è raccontata in questa testimonianza a firma di Costanza Signorelli e stralciata e ridotta dal suo articolo in: La Nuova Bussola Quotidiana il 3-2-2016. (dqy)
«Il mio nome è Elisa Gomez. Ho tre figli. La terza non la vedo più da quando ha due anni mezzo. Ora ne ha quasi nove». Inizia così il racconto di questa donna americana che nel 2006 ha preso «la peggiore decisione della vita»: diventare una madre surrogata. «Senza saperlo né immaginarlo in quel giorno di otto anni fa, sul tavolo di quel ristorante, ho firmato la mia riduzione in schiavitù». Non lo sapeva Elisa che quella scelta avrebbe portato con sé uno tzunami devastante di sofferenza, per lei e per i suoi tre figli. Non lo poteva sapere Elisa o forse non lo voleva sapere. Erano tanti i problemi, anche economici, che in quel momento stavano affossando la sua vita. E quella scelta le parve una soluzione così possibile, così praticabile, che ci si aggrappò senza pensarci troppo.
«Nel 2006», spiega la Gomez, «la mia figlia maggiore iniziò ad avere gravi difficoltà a causa di suo padre che l’abbandonò quando era ancora molto piccola. Questa situazione mi provocò molti problemi sul posto di lavoro: essendo una madre single, ero l’unico genitore per i miei figli e insieme ero anche l’unica persona che potesse provvedere alla stabilità finanziaria della famiglia. La disperazione di dover mantenere da sola i miei figli e il fatto che, per questo, non potessi mai trascorrere del tempo con loro, mi fece prendere quella tremenda decisione che mi avrebbe poi perseguitato per il resto della vita». Per Elisa tutto gioca incredibilmente a vantaggio di quella scelta che si realizza con estrema semplicità: in Minnesota (Usa), il Paese della donna, la maternità surrogata è legge ormai da anni. Continue reading
L’Arcidiocesi del Lussemburgo firma la ‘Carta della diversità’
Si chiama Charte de la diversité ed è evidente che cosa si riproponga: la promozione della «diversità». A qualunque costo. E di qualunque tipo. Lgbt compresa, naturalmente. Tant’è vero che, non più tardi dello scorso 12 gennaio, la banca Bnp Paribas, aderente a questa piattaforma, ha organizzato una conferenza dedicata alla galassia gay-lesbo-bisexual-transgender in azienda, invitando tra i relatori anche il portavoce del Pride France.
Un patto d’acciaio tra i “poteri forti”
Questa sorta di “cartello” riunisce, in Lussemburgo, realtà apparentemente diversissime tra loro come aziende, enti pubblici ed associazioni. Per «rovesciare stereotipi e luoghi comuni», nonché per rilanciare la «non discriminazione» ed «una società più inclusiva». I soliti mantra, insomma. Per questo, la Charte de la diversité organizza ogni anno, il 12 maggio, una sorta di «Giornata nazionale», il «Diversity Day», giunto già alla sua seconda edizione. Si tratta di una kermesse, fatta di conferenze, incontri, workshop, stand, esposizioni, partnership, prodotti e servizi, tutti reclamizzati tramite un apposito sito dedicato. Ma l’obiettivo della manifestazione, che ha per slogan «Agire per la diversità», è molto più ambizioso: vuole incidere nel quotidiano, entrare nelle case dei cittadini del Gran Ducato, condizionare le loro abitudini, far parte della loro vita di ogni giorno. Continue reading
Uomo di poca fede, perché hai dubitato? Riflessione su: Mt 14, 23-34
Testo
23Congedata la folla, salì sul monte, in disparte, a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava lassù, da solo.
24La barca intanto distava già molte miglia da terra ed era agitata dalle onde: il vento infatti era contrario. 25Sul finire della notte egli andò verso di loro camminando sul mare. 26Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: «È un fantasma!» e gridarono dalla paura. 27Ma subito Gesù parlò loro dicendo: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!». 28Pietro allora gli rispose: «Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque». 29Ed egli disse: «Vieni!». Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: «Signore, salvami!». 31E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: «Uomo di poca fede, perché hai dubitato?». 32Appena saliti sulla barca, il vento cessò. 33Quelli che erano sulla barca si prostrarono davanti a lui, dicendo: «Davvero tu sei Figlio di Dio!».
34Compiuta la traversata, approdarono a Gennèsaret.
Il contesto
Gesù ha appena compiuto la moltiplicazione dei pani, si separa dalla folla, fa imbarcare i discepoli e si ritira a pregare sulla montagna. Vorrei richiamare la vostra attenzione, su questo ritirarsi di Gesù in preghiera, per ripensare quale spazio diamo noi nella nostra vita a questa dimensione che è fondamentale perché il nostro rapporto con Dio sia un rapporto vivo, costante e non solo occasionale.
Molto spesso noi ci ricordiamo del Signore in qualche determinata occasione, in genere quando siamo in uno stato di necessità o di difficoltà, ma può essere questo il nostro rapporto con Dio?
« Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il cielo, è un grido di riconoscenza e di amore nella prova come nella gioia” ».( S. Teresa di Gesù bambino)
Ringraziamo il Signore anche nei momenti gioiosi della nostra vita? Oppure Tralasciamo questo aspetto? Continue reading
Davanti alla morte, Signore Dio…
Davanti alla morte, Signore Dio, ognuno di noi si sente nudo e disarmato, perché essa riesce a strapparci le persone più care, gli amici più sinceri senza che possiamo fare nulla per bloccarla.
Davanti alla morte, Signore Dio, ognuno di noi avverte la sua debolezza e la sua fragilità, perché essa riesce ad impaurirci con il suo freddo e con il suo buio.
Davanti alla morte, Continue reading
Dio dei vivi e non dei morti … ( preghiera per i defunti)
Cercate il senso, andate a vedere
cosa significhi il Dio dei vivi
e non dei morti: un Dio che vuole
misericordia invece che vittime:
l’ Iddio di Abramo, Isacco, Giacobbe,
il Dio dei Padri che vive nel sangue
di figlio in figlio, L’ Iddio che libera:
“Risurrezione” è il più caro suo nome!
Andiamo verso il sole e la pace,
andiamo incontro ai fratelli in attesa,
ai familiari, ai santi, alla Madre,
cantando come al ritorno degli esuli.
E tergerà dagli occhi ogni lacrima:
non ci sarà più lamento né affanno,
e pur nel pianto saremo beati,
perché la morte non fa più paura.
Or ci divide la pena di esistere,
tempo e dolore, un attimo appena:
è l’ importanza di rompere il velo
che ci fa piangere e insieme sperare.
David Maria Turoldo
Nessun uomo crede da solo …
” Nessun uomo vive da solo e nessun uomo crede da solo. Dio dice la propria parola a noi, e mentre la dice egli ci chiama tutti insieme, crea una comunità, il suo popolo, la sua Chiesa. Dopo l’ ascensione di Gesù la chiesa è il segno della sua presenza nel mondo.”
Basilio di Seleucia, (vescovo del V secolo)