A forza di rincorrere migranti, si dimentica: un popolo per rinascere ha bisogno di Cristo

Se in Italia non si fanno più figli, ecco la soluzione: facciamo arrivare più immigrati. Questa tesi, semplicemente assurda, sta diventando sempre più popolare. Ma finché a sostenerla sono personaggi del calibro di Emma Bonino o Laura Boldrini ben si comprende il perché. Purtroppo le conosciamo: per decenni hanno lottato favorendo in ogni modo la denatalità e ora ci dicono di risolvere il problema con gli immigrati.

Ma il vero problema è quando si sente che la stessa tesi è sostenuta anche da esponenti cattolici o addirittura vescovi. L’ultimo in ordine di tempo è monsignor Carlo Perego, che per molti anni è stato direttore della Fondazione Migrantes. Ma non è certo l’unico. Ora: se questi personaggi invece che lasciarsi affascinare da Bonino, Pannella, Boldrini e compagni, studiassero almeno delle nozioni fondamentali di demografia e di economia, eviterebbero di dire colossali sciocchezze. Pur tralasciando il fatto che stiamo parlando di interessi illegali, è paradossale che coloro che si riempiono la bocca con discorsi sul “rispetto della persona” e sulla “dignità umana”, poi trattino le persone come palline, spostandole da una parte all’altra del tavolo per riempire gli spazi vuoti. Peccato che con gli uomini non funzioni così. Le persone hanno una cultura, delle tradizioni e dei valori, hanno degli affetti e dei legami. Senza contare tutta una serie di esigenze: la lingua, l’alloggio, il lavoro, il luogo per pregare, gli strumenti e le strutture per la socializzazione… Insomma le persone non sono cose da prendere e spostare “a tavolino”.

Il problema della denatalità si può risolvere solo con l’aumento dei tassi di natalità e di fecondità. Si tratta perciò di un processo lungo che – a questo punto e per come siamo messi – richiede una vera e propria rivoluzione culturale. E l’unico modo perché tutto questo possa avvenire è la presenza di un popolo che creda nella vita, nel futuro, nella famiglia. Un popolo che può nascere soltanto con una nuova opera di evangelizzazione, con l’annuncio di Cristo. Unico punto da cui tutto rinasce. Ecco il compito della Chiesa italiana. Peccato che i suoi uomini, al momento, pensino ad altro.

R. Cascioli in La nuova Bussola Quotidiana

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