Preparazione al Battesimo – Scheda n 3: La preghiera

Dopo i riti esplicativi vi è la consegna del Padre Nostro, la preghiera con cui noi  ci rivolgiamo a Dio chiamandolo Padre. È la preghiera che ci insegnato Gesù stesso.

CHE COS’E’ LA PREGHIERA?

« Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il cielo, è un grido di riconoscenza e di amore nella prova come nella gioia” ».( S. Teresa di Gesù bambino)

« La preghiera è l’elevazione dell’anima a Dio o la domanda a Dio di beni convenienti ». Da dove partiamo pregando? Dall’altezza del nostro orgoglio e della nostra volontà o « dal profondo » (Sal 130,1) di un cuore umile e contrito? È colui che si umilia ad essere esaltato. L’umiltà è il fondamento della preghiera. « Nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare » (Rm 8,26). L’umiltà è la disposizione necessaria per ricevere gratuitamente il dono della preghiera: l’uomo è un mendicante di Dio.

Possiamo invocare Dio come « Padre » perché ci è rivelato dal Figlio suo fatto uomo e perché il suo Spirito ce lo fa conoscere.

Quando preghiamo il Padre, siamo in comunione con lui e con il Figlio suo Gesù Cristo.26 È allora che lo conosciamo e lo riconosciamo in uno stupore sempre nuovo. La prima parola della Preghiera del Signore è una benedizione di adorazione, prima di essere un’implorazione. Questa è infatti la gloria di Dio: che noi lo riconosciamo come « Padre », Dio vero. Gli rendiamo grazie per averci rivelato il suo Nome, per averci fatto il dono di credere in esso e di essere inabitati dalla sua presenza.

Possiamo adorare il Padre perché egli ci ha fatti rinascere alla sua vita adottandoci come suoi figli nel suo Figlio unigenito: per mezzo del Battesimo, ci incorpora al corpo del suo Cristo, e, per mezzo dell’unzione del suo Spirito che scende dal Capo nelle membra, fa di noi dei « cristi » (unti).

Questo dono gratuito dell’adozione esige da parte nostra una conversione continua e una vita nuova. Pregare il Padre nostro deve sviluppare in noi due disposizioni fondamentali: il desiderio e la volontà di somigliargli. Creati a sua immagine, per grazia ci è restituita la somiglianza e noi dobbiamo corrispondervi.

« Bisogna che, quando chiamiamo Dio “Padre nostro”, ci ricordiamo del dovere di comportarci come figli di Dio ».*

 

« Non potete chiamare vostro Padre il Dio di ogni bontà, se conservate un cuore crudele e disumano; in tal caso, infatti, non avete più in voi l’impronta della bontà del Padre celeste ».*

« È necessario contemplare incessantemente la bellezza del Padre e impregnarne l’anima ».* ( note 30,31,32 al n° 2784 del CCC)

« Padre nostro: questo nome suscita in noi, contemporaneamente, l’amore, il fervore nella preghiera, […] ed anche la speranza di ottenere ciò che stiamo per chiedere […]. Che cosa infatti può Dio negare alla preghiera dei suoi figli, dal momento che ha loro concesso, prima di tutto, di essere suoi figli? ».( nota 34 n°2785 del CCC)

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In sintesi dal CCC

 L’iniziazione cristiana si compie attraverso l’insieme di tre sacramenti: il Battesimo, che è l’inizio della vita nuova; la Confermazione, che ne è il rafforzamento; e l’Eucaristia, che nutre il discepolo con il Corpo e il Sangue di Cristo in vista della sua trasformazione in lui.

 

1276 « Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato » (Mt 28,19-20).

 

1277 Il Battesimo costituisce la nascita alla vita nuova in Cristo. Secondo la volontà del Signore esso è necessario per la salvezza, come la Chiesa stessa, nella quale il Battesimo introduce.

 

1278 Il rito essenziale del Battesimo consiste nell’immergere nell’acqua il candidato o nel versargli dell’acqua sul capo, mentre si pronuncia l’invocazione della Santissima Trinità, ossia del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.

 

1279 Il frutto del Battesimo o grazia battesimale è una realtà ricca che comporta: la remissione del peccato originale e di tutti i peccati personali; la nascita alla vita nuova mediante la quale l’uomo diventa figlio adottivo del Padre, membro di Cristo, tempio dello Spirito Santo. Per ciò stesso il battezzato è incorporato alla Chiesa, corpo di Cristo, e reso partecipe del sacerdozio di Cristo.

 

1280 Il Battesimo imprime nell’anima un segno spirituale indelebile, il carattere, il quale consacra il battezzato al culto della religione cristiana. A motivo del carattere che imprime, il Battesimo non può essere ripetuto.86

 

1281 Coloro che subiscono la morte a causa della fede, i catecumeni e tutti gli uomini che, sotto l’impulso della grazia, senza conoscere la Chiesa, cercano sinceramente Dio e si sforzano di compiere la sua volontà, possono essere salvati anche se non hanno ricevuto il Battesimo.87

 

1282 Fin dai tempi più antichi, il Battesimo viene amministrato ai bambini, essendo una grazia e un dono di Dio che non presuppongono meriti umani; i bambini sono battezzati nella fede della Chiesa. L’ingresso nella vita cristiana introduce nella vera libertà.

 

1283 Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la liturgia della Chiesa ci invita a confidare nella misericordia di Dio, e a pregare per la loro salvezza.

 

1284 In caso di necessità, chiunque può battezzare, a condizione che intenda fare ciò che fa la Chiesa, e che versi dell’acqua sul capo del candidato dicendo: « Io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ».

 

Affidamento dei figli a Maria e Giuseppe

Beata Vergine Maria,  volgi il tuo sguardo materno su questi bimbi

che saranno rigenerati alla vita soprannaturale mediante il Battesimo, e diventeranno figli di Dio ed eredi del Cielo; ma ricordati che nello stesso tempo sono anche figli tuoi, Maria.

In questo momento Gesù ti ripete quelle memorabili parole: “Madre, ecco tuo figlio”!. Accettali  perciò sotto la tua speciale protezione totalmente e per sempre. Custodiscili e difendili come tua proprietà , e compi verso di loro la tua missione di Madre, affinché per mezzo tuo crescano  buoni e santi.

Difendili da tutti i pericoli dell’anima e del corpo e possano un giorno essere partecipi della vita eterna nella gloria del cielo.

E tu, Giuseppe, unisciti alla tua dilettissima sposa nel prenderti cura di questi nostri figli, come un giorno facesti con il Figlio di Dio. Amen.

(qydiacdon)

 

 

 

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