Nelle Filippine, dopo Amoris laetitia, la comunione è per tutti

 

“Si può e si deve mettere in pratica immediatamente.” Il presidente della Conferenza episcopale delle Filippine batte tutti sul tempo e mostra una recezione lampo di Amoris laetitia.

In attesa di “linee guida più specifiche” che saranno predisposte dai vescovi, Mons Lingayen Dagupan ha pubblicato una lettera sul sito della conferenza episcopale per dire che “la misericordia non può aspettare”. Ecco il passaggio chiave della lettera:    

“Quando i nostri fratelli e sorelle, a causa di relazioni spezzate, famiglie spezzate e vite spezzate, restano timidamente sulla soglia delle nostre chiese e della nostra vita, non sapendo se saranno ricevuti o no, andiamo loro incontro, come il Papa ci chiede di fare, e assicuriamogli che c’è sempre un posto al tavolo dei peccatori, che il Signore si offre come cibo per il miserabile. “O mirabilis res manducat Dominum povero, servus et humilis …”

Nella battaglia delle interpretazioni dell’esortazione post-sinodale Amoris laetitia, sembra di poter dire che per il presidente dei vescovi delle Filippini il problema è già risolto. Vedremo se in altre parti dell’orbe cattolico vi saranno altri esempi di inculturazione per quanto riguarda l’accesso ai sacramenti.

Sinodo 2015 osservatorio (La nuova Bussola Quotidiana)  

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