Le Sette Invocazioni da ripetere per ottenere una grazia dall’Arcangelo Raffaele

Questa è considerata una delle preghiere più efficaci per chiedere aiuto all’ “angelo guaritore”. E’ stata scritta dal beato Bartolo Longo

Raffaele è insieme a Gabriele e Michele uno dei tre Arcangeli riconosciuti dalla Chiesa. Si festeggia il 24 ottobre, e molte persone chiedono il suo aiuto attraverso preghiere perché Raffaele è considerato l’angelo guaritore (il suo nome significa Medicina o Guarigione o Cura di Dio).

Il beato Bartolo Longo, fondatore del culto della Madonna del Rosario a Pompei, è l’autore delle Sette Invocazioni che si recitano per chiedere una grazia particolare all’Arcangelo Raffaele, come riportano Marcello Stanzione e Carmine Alvino in “Gli angeli del beato Bartolo Longo” (edizioni Segno)

Preghiera

I.

Eccelso Arcangelo San Raffaele, voi che col vostro nome medesimo, che significa medicina di Dio, ci fate palese la vostra virtù ed il vostro carattere, guarite, vi supplico, l’anima mia da tutte le infermità spirituali, dalle quali ritrovasi molestata.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità per le grazie concedute a San Raffaele Arcangelo

II.

O Arcangelo potente, che quantunque siate uno dei sette ragguardevoli Spiriti assistenti al Trono dell’Altissimo, vi degnaste sotto nome di Azaria servir di guida al giovane Tobia, quando si doveva portare a Rages per riscuotere un grosso credito da Gabelo; aiutatemi, acciocché da voi apprendendo la vera umiltà, mi sottometta volentieri, secondo le varie congiunture, alle persone più basse e infime, e mi adatti a soccorrerle nei loro travagli.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità, ecc.

III.

O benigno Arcangelo, che con piacere ed esito felice spargeste i vostri savii e celesti insegnamenti nell’animo del ben avventurato e docile giovine in tutto il vostro viaggio, rendete ancora pieghevole alle vostre ispirazioni il mio cuore, affinché sia puro in ogni azione che intraprendendo nel corso di mia vita.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità, ecc.

IV.

O sapiente Arcangelo, che stando Tobia già vicino ad essere divorato dal mostruoso pesce alla riva del fiume Tigri, gli deste insieme coraggio ad afferrarlo per le branchie e levargli il cuore, il fegato e il fiele, per trarne prodigiosi vantaggi; date a me similmente valore, acciocché non sia fatto preda dei tre capitali nemici, anzi, combattendo intrepidamente, abbia da ricavare profitto e merito dalle loro insidie medesime.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità, ecc.

V.

O purissimo Arcangelo, che liberaste Sara, figlia di Raguele, dal demonio Asmodeo da cui era tormentata, e quel demonio rilegaste nel deserto dell’Egitto; deh, liberate l’anima mia dallo spirito immondo, e rilegatelo in lontananza da me, acciocché io mai più sia vinto, né infestato da così lusinghiero nemico.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità, ecc.

VI.

O fulgidissimo Arcangelo, medicina di Dio, che insegnaste a Tobia la maniera di togliere la densa nebbia dagli occhi del vecchio Padre, e così rendergli perfettamente la vista; togliete ancora qualunque velo dagli occhi della mia mente, acciocché io con chiarezza conosca il voler di Dio, e possa fedelmente e con perseveranza servirlo.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità, ec

VII.

O benefico Arcangelo, voi finalmente, che dopo aver custodito sano ed incolume Tobiolo, ricolmatolo di ricchezze, col- la eletta sua sposa lo rendeste al padre; deh, vegliate sopra di me vostro umile servo, acciocché mantenendomi illeso da ogni macchia di colpa, possa dopo l’umano pellegrinaggio, colmo di virtù ed ornato della veste nuziale, essere presentato al mio celeste Padre. E così sia.

Pater, Ave, Gloria.

Sia benedetta la SS. Trinità, ecc

Da Aleteia

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *