La Correctio filialis sotto la materna protezione di Maria

La Correctio filialis de haeresibus propagatis nasce dalla Fede, dall’amore per la Chiesa e per il Papa e ciò si evince, oltre che dai contenuti, anche dalle date. Il documento, infatti, reca quella del 16 luglio, Festa della Madonna del Carmine e, non essendo giunta alcuna risposta dal Pontefice, la Correctio è stata pubblicata il 24 settembre, giorno in cui si celebrano due feste mariane: la Madonna della Mercede e Nostra Signora di Walsingham.

L’anno è il 2017, centenario delle apparizioni di Nostra Signora di Fatima, alla quale il Vicario di Cristo ha rivolto questa preghiera, durante il suo pellegrinaggio il 12 maggio scorso: «Salve Madre di Misericordia, Signora dalla veste bianca! In questo luogo, da cui cent’anni or sono a tutti hai manifestato i disegni della misericordia di Dio, guardo la tua veste di luce e, come vescovo vestito di bianco, ricordo tutti coloro che, vestiti di candore battesimale, vogliono vivere in Dio e recitano i misteri di Cristo per ottenere la pace. […] Unito ai miei fratelli, nella Fede, nella Speranza e nell’Amore, a Te mi affido. Unito ai miei fratelli, mediante Te, a Dio mi consacro, o Vergine del Rosario di Fatima». A Lei, uniti a Papa Francesco, ci consacriamo affinché illumini la Chiesa per porla al servizio delle anime.

La Madonna della Mercede è la Signora della Grazia gratuita, ossia la Signora della Misericordia: Lei imploriamo affinché possa toccare il cuore di Papa Francesco e renderlo misericordioso verso la Verità, capace di correggere gli errori che vanno disseminandosi ogni giorno di più tra i fedeli, confondendoli e abbandonandoli al peccato. «Dobbiamo avere punti fermi, e così forse li abbiamo meno. Ho peccato, sono stata perdonata, eppure ancora penso di non essere degna dei sacramenti. Ecco perché le aperture di Bergoglio non le capisco» (A. Gennaro, Papa Francesco eretico? “Peccatrici” in piazza San Pietro: “Divorziata, lui non mi ghettizza”. Ma c’è chi non si sente “degna”, in Il Fatto quotidiano, 25 settembre 2017).

Quante volte, da quando è circolata l’Amoris laetitia (8 aprile 2016) abbiamo sentito da persone sposate (il matrimonio per la Chiesa è indissolubile), che vivono da concubini con i loro nuovi compagni: «finalmente possiamo fare la comunione, lo ha detto il Papa!»? Che cosa direbbe loro san Giovanni Battista (sappiamo bene che cosa gli costò la sua denuncia al concubinato fra Erode ed Erodiade) e cosa direbbe loro Gesù? Vangelo e Chiesa sono lì, chiarissimamente, a ricordare ciò che è materia di peccato mortale. Altrimenti che valore avrebbe il nostro Credo? Beatissimo Padre, abbia misericordia di noi!

Ha dichiarato Ettore Gotti Tedeschi alla domanda «Perché ha deciso di firmare?»: «Perché voglio bene alla Chiesa, voglio molto bene al Pontefice e ai sacerdoti santi e mi preoccupo delle anime. Preoccuparsi delle anime non è prerogativa di un prete, lo è anche di un laico di fede vissuta che allevando figli, facendo apostolato, ha inteso cosa è l’educazione ai valori cristiani. Ho cinque figli ed avrò nipoti, vorrei che i valori in cui credo e sui quali li ho allevati possano permanere». (http://www.marcotosatti.com/2017/09/24/gotti-tedeschi-chi-ha-firmato-la-correzione-ama-il-papa-e-la-chiesa-i-suoi-nemici-si-nascondono-e-adulano/)

Perché tanta incomprensione di fronte all’evidenza dei fatti? Il Cardinale Gualtiero Bassetti, Presidente della Cei, sostiene che «dobbiamo impegnarci nelle Diocesi, nelle parrocchie e negli uffici pastorali per recepire con autenticità lo spirito dell’esortazione apostolica Amoris laetitia» (F. Giansoldati, La Cei fa quadrato attorno al Papa: “L’Amoris laetitia va diffusa e fatta capire”, in Il Messaggero, 25 settembre 2017).

L’impegno della Chiesa è quello di assistere e curare le anime, difendendole dagli errori e dai peccati, così come una buona madre (e ce ne sono ancora!) difende i propri figli dagli errori autolesivi. Così come la Madonna a Fatima ha plasticamente manifestato (la visione dell’Inferno ai tre pastorelli) la sua intenzione materna e protettiva di richiamare le anime alla conversione per tenersi distanti dagli errori e dai peccati.

Tuttavia Bassetti sostiene: «Il contesto attuale – caratterizzato da un crescente aumento di convivenze, separazioni e divorzi, nonché da un tasso di natalità che continua a diminuire drammaticamente – ci impone di guardare alla famiglia in modo concreto, senza cercare alcuna scorciatoia, scorgendo nelle fragilità della famiglia non solo i limiti dell’uomo, ma soprattutto il luogo della Grazia» (ibidem), ma la Grazia opera e abbonda laddove il peccato (non il peccatore!) viene respinto e non accolto, e nel farlo non ci sono affatto scorciatoie, ma impegno meritorio agli occhi di Dio. Le scorciatoie, semmai, sono quelle che scavalcano le leggi divine per arrivare al più accomodante risultato umano, che non presta attenzione alla coscienza.

La conversione è la via indispensabile ed essenziale perché la Grazia irrompa nella vita di ciascuno con i suoi corroboranti ausili.

Importante poi il significato da attribuire a Nostra Signora di Walsingham, amata Patrona dell’Inghilterra. La Madonna apparve nell’XI secolo, era il 1061, alla nobildonna inglese Lady Richeldis, nel villaggio di Walsingham, nella contea di Norfolk dell’Inghilterra orientale (terra cattolica violentemente perseguitata, si legga, al riguardo, il documentato articolo di Elisabetta Sala, autrice del prezioso saggio Elisabetta «la Sanguinaria». La creazione di un mito.

La persecuzione di un popolo (Edizioni Ares, Milano 2010). Lady Richeldis fece erigere la Santa Casa, replica della Casa di Nazareth ove ebbe luogo l’Annunciazione (edificio che fu traslato miracolosamente a Loreto). Divenne santuario. E presto luogo di pellegrinaggio, imprescindibile per i cattolici inglesi, alla stregua di Glastonbury, di Canterbury e fu considerato alternativo, quando, a causa di guerre e sconvolgimenti politici, il viaggio per Roma e Compostela diventava impraticabile.

Il santuario venne soppresso nel 1538, durante il regno di Enrico VIII, quando il sovrano abbandonò la Chiesa di Roma a causa di un divorzio che egli pretendeva per potersi risposare, ma che la Chiesa non poteva dottrinalmente ammettere, pena la sua stessa Missione. E quella venerata immagine della Madonna con il Bambino, apparsa secoli prima, fu messa al rogo. Tuttavia questo culto mariano perdura, in quanto i cattolici inglesi concentrano la loro devozione intorno alla Slipper Chapel, costruita nel 1340 come ultima stazione per i pellegrini sulla via di Walsingham. A differenza della Santa Casa, essa sopravvisse alla rivoluzione anglicana.

Sotto la materna protezione della Madonna del Carmine, della Madonna della Mercede, di Nostra Signora di Walsingham, di Nostra Signora di Fatima è stata posta la Correctio filialis de haeresibus propagatis affinché possano sopravvivere, grazie all’intervento misericordioso di Sua Santità Francesco, gli insegnamenti misericordiosi, sia negli intenti che nelle applicazioni, della Santa Chiesa, Nostra Madre.

Cristina Siccardi
In: Corrispondenza Romana

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