LA CONTESA DEI MONTI – Ovvero la virtù dell’ umiltà.

 

Quando i monti vennero a sapere che Dio intendeva dare la Legge su uno di loro, arrivarono tutti di corsa. Ognuno voleva essere il prescelto. Vi aspiravano in modo speciale il Tabor e il Carmelo. Il Tabor disse: “ Dileguatevi, tornate ai vostri posti. Solo io sono degno che su di me venga data la Legge, perché io sono l’ unico monte che non è stato invaso dal diluvio.

Il Carmelo disse:  

“ Andate a innalzarvi lontano da qui. Non è Dio che vi ha innalzati. Solo io sono un monte santo, perché un tempo il profeta Elia ha abitato nelle mie spelonche.

Così ogni monte cercava di enumerare i propri  pregi. Dio udì la contesa e rispose loro: “ Perché litigate tra voi? Io non posso manifestarmi sulle vostre cime perché sulle vostre rupi è stata praticata l’ idolatria e ai vostri piedi sono stati innalzati altari per il culto pagano. Sul Tabor, come anche sul Carmelo e sugli altri monti, degli uomini si sono genuflessi davanti all’ opera delle loro stesse mani”. Solo un monte stava appartato nel deserto. Era nella sua modestia il monte Sinai, che non voleva partecipare alla competizione con gli altri monti. Allora Dio gli disse: “Tu sei il più piccolo tra i monti e non ti fai avanti. Sei puro e inviolato. Nessuna mano di uomo ti ha ancora toccato e su di te non è stato posto alcun simulacro di idolo. Pertanto è su di te che deve essere data la Legge, la Torah, che ho destinato al popolo che è considerato il più piccolo tra gli altri popoli”.

(Bereschith Rabba 99)

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Dal Vangelo di Luca*

 52Ha rovesciato dal trono i potenti,
ha rialzato da terra gli oppressi.
53Ha colmato i poveri di beni,
ha rimandato i ricchi a mani vuote. ( 1,52-53)

Ricordate: chi si esalta sarà abbassato; chi invece si abbassa sarà innalzato!’. (14,11)

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L’ umiltà di Cristo

“Ecco ogni giorno egli si umilia, come quando dalla sede regale discese nel grembo della Vergine; ogni giorno egli stesso viene a noi in apparenza umile; ogni giorno discende dal seno del Padre sull’altare nelle mani del sacerdote “O umiltà sublime! O sublimità umile, che il Signore dell’universo, Dio e Figlio di Dio, così si umili da nascondersi, per la nostra salvezza, sotto poca apparenza di pane! Guardate, fratelli, l’umiltà di Dio, ed aprite davanti a lui i vostri cuori.

 S.Francesco

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 *Traduzione Interconfessionale in Lingua Corrente

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