La conca fatata ( mese di maggio 2016)

 

La piccola Dorina, di otto anni, viveva in una casa di pietra vicino alla spiaggia. Era una bambina che amava molto il male. C’ era un posto sulla spiaggia dove andava volentieri a giocare. In quell’ angolo appartato alcuni scogli formavano un cerchio sulla spiaggia. Quando arrivava l’ alta marea e il mare agitato, l’ acqua veniva lanciata con violenza dentro le rocce e formava una conca d’acqua limpida. Dorina sentiva che quella conca apparteneva a lei sola e le diede un nome speciale: “ la coca fatata”. Ogni giorno la bambina andava nel suo angolo preferito, si sedeva tra le rocce e guardava dentro l’ acqua azzurra e limpida.
Si divertiva a contare le graziose conchiglie che si fermavano sul fondo sabbioso, ed ogni giorno il numero delle conchiglie era diverso. La bambina immaginava che ci fossero delle fate che venivano a portare ogni giorno a portare delle conchiglie nuove e a portare via quelle vecchie.    Un giorno, la mamma chiese alla piccola di farle una commissione, ma Dorina si rifiutò e corse a giocare nella sua conca.. Si sedette sulle rocce e guardò in basso. Ma invece dell’ acqua limpida vide una specie di stagno fangoso. Rabbrividì: nel fango vi era un grosso serpente.
La bambina si rialzò e incominciò a piangere. La conca era stata sempre così bella! Che cosa era accaduto? Sentì un rumore e voltò la testa. In piedi sullo scoglio, stava una Signora vestita
d’ argento e di azzurro.
“ Sei una fata?”, chiese Dorina, ma la signora non rispose a quella domanda, ma con dolcezza le disse: “ Dorina sei triste perché la conca è fangosa?”. “Sì” rispose Dorina, “ è successo qualcosa alla mia conca”. La signora fece sì con la testa. “ Hai fatto qualcosa di sbagliato oggi?” Esitando la bimba rispose: “ Bè … ho disobbedito alla mamma … che aveva bisogno di un favore”.
“ Ecco perché la conca non è limpida. Quella conca è lo specchio del tuo cuore, del tuo spirito”. “ E non sarà più come prima?”:
“ Dipende da te”.
Dorina si alzò, corse via ed eseguì con cura il compito che la mamma le aveva affidato, poi tornò, con il fiatone. La Signora era lì che l’ aspettava sorridente. “Ora guarda pure Dorina”. L’ acqua era tornata limpida e sul fondo di sabbia come gioielli posati sul velluto, brillavano alcune bellissime conchiglie. “Grazie”, mormorò la bambina alla Signora sorridente, che lentamente scomparve…

La nostra coscienza è un po’ come la conca di Dorina, quando facciamo il male si offusca, si inquina e Dio diventa invisibile, ma possiamo sempre tornare indietro e rimediare il male fatto, cambiare, per questo Gesù ci ha donato il Sacramento della Confessione.
Chiediamo a Maria che ci tenga per mano sulla via della conversione, lei che è stata lo specchio perfetto della volontà di Dio.

Preghiamo così:
O Maria, tu che sei stata lo specchio perfetto della volontà di Dio,
aiutaci affinché in ogni momento della nostra vita
lasciamo che la sua parola illumini le nostre coscienze
guidandoci sulla via della vita.

(Riadattato da: B. Ferrero, Mese di maggio per i bambini), dqy.

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