Basta fumo negli occhi: il terrorismo è islamico Così l’Europa cova i suoi piccoli califfati

Ancora una volta ci troviamo a commentare un attentato terroristico di matrice islamica. Molto è già stato detto, ma c’è un aspetto grottesco che è bene mettere in luce: la gara in corso tra istituzionI, autorità pubbliche e media per sminuire o addirittura nascondere il collegamento tra gli atti terroristici e la loro natura islamica. Come era già successo per gli ultimi attentati in Germania, Belgio e Francia, è successo anche questa volta.  E così, il terrorista Khalid Masood, è diventato per tutti un “cittadino britannico nato nel Kent”, censurando in modo ridicolo la matrice islamica dell’attentato. Ecco un altro aspetto della dittatura del politicamente corretto: l’islam è una religione di pace e il terrorismo non c’entra nulla con la religione, fuor di questo la censura. E poco importa se poi la realtà dice esattamente il contrario. Ripetiamo l’ovvio: non tutti i musulmani sono terroristi. Però allo stesso modo non possiamo neanche nascondere il fatto che esiste un largo consenso, se non proprio una complicità, intorno alle posizioni più radicali. C’è poi un secondo aspetto: ci piaccia o meno, chi uccide lo fa in nome di Allah. Tutto questo ci dice qualcosa di fondamentale: il jihadismo è si un grave pericolo, una grave minaccia per l’Europa e tutto l’Occidente, ma è ancora più grave questa nostra ostinata volontà a non voler guardare in faccia alla realtà. L’ideologia del multiculturalismo che ci ha governato per decenni è miseramente fallito e oggi abbiamo nelle grandi città europee milioni di musulmani non integrati che sono ormai una bomba a orologeria. Senza contare, che con l’orda di immigrati in continuo arrivo, abbiamo gruppi islamici ancora più radicalizzati. Allora occorre affrontare subito con decisione la situazione, per esempio bisogna stabilire dei criteri chiari e severi sull’immigrazione e smetterla di basare il dialogo con l’islam su vere e proprie menzogne, altrimenti l’islamizzazione dell’Europa avverrà in tempi molto più rapidi di quanto possiamo immaginare.

Riccardo Cascioli in La nuova Bussola Quotidiana

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