L’ARCIVESCOVO CREPALDI “Il gay pride ha colpito e sporcato la fede del popolo”

“Si è colpito al cuore il nucleo più prezioso della nostra fede nel Cristo Signore e la nostra devozione. Ecco la necessità di riparare quello che è stato rotto e di pulire quello che è stato sporcato, che, da Gesù Cristo in poi, costituisce la missione propria della Chiesa e di noi cristiani”. L’appello dell’arcivescovo Crepaldi sulla necessità di riparare dopo i gay pride.

Di seguito l’omelia pronunciata dal vescovo di Trieste Giampaolo Crepaldi nel corso della quale ha giustficato la necessità di una preghiera di riparazione a seguito dei fatti del Pride FVG della scorsa settimana. Continue reading

Attaccano pure la Pentecoste: comizio nelle chiese per i migranti invece che testimoni di Resurrezione. Protesta dei fedeli che vogliono restare cattolici.

“Servire i poveri è nel Vangelo, non è comunismo”, ha detto ieri papa Bergoglio per rispondere ai suoi critici. Dimenticando di dire che il comunismo è stato il peggior nemico dei poveri. E dimenticando che nel Vangelo c’è scritto che anzitutto bisogna servire Dio.

Gesù non vara un partito, non si occupa di elezioni e di politica, ma del Regno dei Cieli. Dei poveri Cristo parla in modo diametralmente opposto a Marx e Lenin, che non a caso detestavano il cristianesimo. Il magistero bergogliano è confusionario e genera confusione.

Secondo una ricerca della Doxa negli ultimi cinque anni, che corrispondono al pontificato di Francesco, il numero di fedeli cattolici in Italia è crollato di quasi otto punti percentuali (il 7,7 per cento).

Ma papa Bergoglio non sembra preoccupato di questa catastrofe spirituale (anzi, continua a colpire duramente gli ordini religiosi più ferventi e con più vocazioni cosicché si aggraverà tale crollo).

Ciò che lo preoccupa sembra essere il crollo del numero di migranti da quando al Viminale è arrivato Matteo Salvini , il quale peraltro sottolinea che la fine delle partenze dei barconi, significa il quasi azzeramento del numero di morti nel Mediterraneo. Continue reading

“La chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verità”( 1 Tim 3,15) Dichiarazione sulle verità riguardanti alcune degli errori più comuni nella vita della Chiesa nel nostro tempo

I fondamenti della fede

1. Il senso corretto delle espressioni “tradizione vivente”, “Magistero vivente”, “ermeneutica della continuità” e “sviluppo della dottrina” include la verità che qualunque nuova comprensione del deposito della fede non può essere contraria a quanto la Chiesa ha sempre proposto nello stesso dogma, nello stesso senso e nello stesso significato (cfr. Concilio Vaticano I, Dei Filius, 3, cap. 4, “in eodem dogmate, eodem sensu, eademque sententia“).

2. Il significato delle formule dogmatiche nella Chiesa “rimane sempre vero e coerente, anche quando è maggiormente chiarito e meglio compreso”. Quindi è sbagliato sostenere: primo, “che le formule dogmatiche (o qualche categoria di esse) non possono manifestare la verità determinatamente, ma solo delle sue approssimazioni cangianti, che sono, in certa maniera, deformazioni e alterazioni della medesima”; secondo, “che le stesse formule, inoltre, manifestano soltanto in modo indefinito la verità, la quale deve essere continuamente cercata attraverso quelle approssimazioni”. Quindi, “chi la pensasse così, non sfuggirebbe al relativismo dogmatico e falsificherebbe il concetto d’infallibilità della Chiesa, relativo alla verità da insegnare e ritenere in modo determinato” (Congregazione per la Dottrina della Fede, Dichiarazione Mysterium Ecclesiae circa la dottrina cattolica sulla Chiesa per difenderla da alcuni errori d’oggi, 5).

Il Credo

3. “Il Regno di Dio, cominciato quaggiù nella Chiesa di Cristo, non è di questo mondo, la cui figura passa; e la sua vera crescita non può esser confusa con il progresso della civiltà, della scienza e della tecnica umane, ma consiste nel conoscere sempre più profondamente le imperscrutabili ricchezze di Cristo, nello sperare sempre più fortemente i beni eterni, nel rispondere sempre più ardentemente all’amore di Dio, e nel dispensare sempre più abbondantemente la grazia e la santità tra gli uomini. (…) L’intensa sollecitudine della Chiesa, Sposa di Cristo, per le necessità degli uomini, per le loro gioie e le loro speranze, i loro sforzi e i loro travagli, non è quindi altra cosa che il suo grande desiderio di esser loro presente per illuminarli con la luce di Cristo e adunarli tutti in Lui, unico loro Salvatore. Tale sollecitudine non può mai significare che la Chiesa conformi sé stessa alle cose di questo mondo, o che diminuisca l’ardore dell’attesa del suo Signore e del Regno eterno” (Paolo VI, Lettera apostolica Solemni hac liturgia -Credo del Popolo di Dio-, 27). È quindi erronea l’opinione di chi afferma che Dio è glorificato principalmente dal progresso delle condizioni temporali e terrene dell’umanità. Continue reading

Pentecoste 2019

Si realizza oggi e ci viene descritto quello che il Signore Gesù aveva detto ai suoi e che sentivamo anche Domenica scorsa: “Ed ecco io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’ alto”. Questa potenza dall’alto è il dono dello Spirito santo. Descritto nella Bibbia come afferrabile e inafferrabile insieme, invisibile e tuttavia potente, carico di energia prorompente come il vento della tempesta, lieve come la brezza della sera che accompagna e ristora i passi del pellegrino, vitale come l’aria che si respira soggiogante nonché libero e fonte di libertà. (Mannucci)

Nel libro degli Atti l’evangelista Luca fa questa annotazione cronologica: “Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste”. È la festa ebraica Continue reading

Meditazione: Ascensione del Signore anno C: Guardare al cielo per annunciare alla Terra

Grande festa di speranza quella della Ascensione del Signore Gesù, il cui significato di quello che la Chiesa celebra in questo giorno è già annunciato e pregato nella colletta: “Poiché nel tuo Figlio asceso al cielo
la nostra umanità è innalzata accanto a te,
e noi, membra del suo corpo,
viviamo nella speranza
di raggiungere Cristo,
nostro capo, nella gloria.”

“La nostra umanità è innalzata accanto a te nella gloria …” forse noi non ci rendiamo conto appieno di quello che significano queste parole… Significano che tutta la nostra persona con tutta la sua umanità nel Signore Gesù, anche nella sua dimensione fisica è già nella beata eternità di Dio! Ma questo non è quanto noi desideriamo, cerchiamo agogniamo, per noi e per le persone che amiamo.

Se questa festa ci innalza con lo sguardo in alto verso il cielo, le letture che abbiamo ascoltato ci invitano a guardare in due direzioni. Certamente in alto per contemplare quella che è il nostro fine, la realtà finale che ci attende, che non è quella dell’annientamento, ma quella di una vita piena perfetta in Cristo. Ci invitano a guardare al Paradiso, ci invitano a pensare a una vita che non è a termine, ma senza fine, dove non esiste prima o dopo, ma solo l’eternità Invitati a guardare al Cielo nello stesso tempo non possiamo disinteressarci di guardare alla terra: «Uomini di Galilea, perché state a guardare il cielo? Questo Gesù, che di mezzo a voi è stato assunto in cielo, verrà allo stesso modo in cui l’avete visto andare in cielo». Continue reading

Sul “Modena pride” e sulla “processione di pubblica riparazione” Il parere del Vescovo Erio Castellucci

Interpellato da diverse parti per un parere circa la manifestazione del “Modena pride” e la processione di “pubblica riparazione”, entrambe previste per sabato 1 giugno 2019, lo esprimo il più brevemente possibile, rinunciando al linguaggio ufficiale e adottandone piuttosto uno quasi confidenziale.

Prima di tutto confermo la mia adesione alla visione antropologica cattolica, espressa costantemente dal magistero del Concilio Vaticano II e condensata nel magistero dei pontefici, specialmente nella Familiaris Consortio di San Giovanni Paolo II, nel Catechismo della Chiesa cattolica e nella Amoris Laetitia di papa Francesco. Credo che il matrimonio sia una comunità di vita e di amore tra un uomo e una donna, connotata da complementarità, reciprocità e generatività, e come tale rientri nel progetto stabilito da Dio creatore e confermato da Cristo redentore. Contemporaneamente, insieme allo stesso magistero del Concilio Vaticano II e dei pontefici, credo che ogni persona vada accolta e accompagnata e quindi, per quanto mi è possibile, rifiuto gli atteggiamenti discriminatori verso coloro che non condividono l’antropologia cattolica e che, rimanendo entro la legalità, decidono di manifestare pubblicamente le proprie idee. La distinzione di San Giovanni XXIII tra “errante” ed “errore” resta uno dei capisaldi dello stile evangelico assunto dalla Chiesa, che cerca sempre la sintesi tra verità e carità. Continue reading

I 4 dogmi mariani spiegati

Ci sono quattro dogmi mariani, ovvero collegati a Maria. I dogmi sono quelle dottrine della Chiesa definite dal Papa e dall’autorità di insegnamento della Chiesa. I dogmi sono insegnamenti, o dottrine, della Chiesa messi per così dire in grassetto. Vengono proposti perché vi crediamo, e i fedeli cattolici non sono liberi di dissentire.

Maria, Madre di Dio

Maria è davvero la Madre di Dio, visto che ha dato alla luce la Seconda Persona della Trinità, ch si è fatta uomo per il nostro bene.

In Oriente ci si riferisce a questo dogma con il titolo greco originale di Maria, Theotokos, che significa “portatrice di Dio”. Maria di Nazareth è chiaramente la madre di Gesù. Lo ha portato in grembo, lo ha dato alla luce e lo ha allevato con l’aiuto del suo casto sposo Giuseppe. Come possiamo dire, allora, che Maria è la madre di Dio stesso? Perché Dio è in effetti una Trinità: un unico Dio in tre Persone.

Maria è la Madre della Trinità?

No, Maria non è la Madre della Trinità, è solo la Madre della Seconda Persona della Trinità, perché è solo la Seconda Persona della Trinità che si è fatta carne. Ciò che la Chiesa insegna su Maria salvaguarda gli insegnamenti fondamentali su Gesù Cristo.

Quando Gesù è stato concepito nel grembo della Beata Vergine Maria, la sua natura divina eterna si è unita perfettamente alla carne umana offerta dalla carne umana di Maria. Gesù ha una natura umana e una natura divina, ma diciamo davvero che è una Persona Divina. Le madri, però, non danno alla luce delle nature, ma delle persone, e quindi possiamo dire giustamente che Maria è la Madre di Dio perché Gesù è Dio e Maria è la Madre di Gesù.

Verginità perpetua

La Chiesa presenta tradizionalmente Maria come “vergine prima, durante e dopo il parto”, affermando, indicando questi tre momenti, che non ha mai cessato di essere vergine. Continue reading

IMMIGRAZIONE ISLAMICA: SPAGNA NEL CAOS (NECESSARIA UNA NUOVA RECONQUISTA) Come in tanti altri paesi europei, sono sempre di più i quartieri a predominio di musulmani dove i furti, lo spaccio, i crimini d’onore e violenze sessuali (inclusi stupri di gruppo) sono frequenti e impuniti

La Spagna ha un problema ormai serissimo di sicurezza. Dall’inizio dell’emergenza immigrazione, gli spagnoli hanno assistito ad un repentino precipitare delle cose. E, come in tanti altri paesi dell’Unione, sono sempre di più i quartieri a predominio di stranieri. Intere zone dove i furti, lo spaccio, i crimini d’onore, le violenze sessuali e il divieto d’accesso per le donne bianche sono la nuova normalità.
Ovviamente non esistono statistiche affidabili sui crimini legati all’immigrazione, perché i dati compilati dal ministero dell’Interno spagnolo su specifiche categorie (omicidio, stupro, rapina, ecc.) non classificano i criminali per nazionalità. Ma anche rispetto ai numeri e alle percentuali legati ai reati, c’è poca chiarezza. Le statistiche ufficiali raccontano, per esempio, di 865 stupri nel 2017, mentre altrove ne vengono registrati 1382 – una differenza del 60%. L’agenzia ufficiale di statistica spagnola (Instituto Nacional de Estadística, INE) ha indicato che gli immigrati rappresentano circa il 10% della popolazione spagnola totale, ma, allo stesso tempo, sono anche il 32% della popolazione carceraria di Spagna. I dati del ministero dell’Interno mostrano poi che la maggior parte degli immigrati arrestati nel 2017 proveniva da due soli paesi: Romania (18.032) e Marocco (17.464). Eppure, sebbene la mancanza di statistiche ufficiali, non è l’aneddotica ma la cronaca nera a disegnare la cornice di una Paese succube della criminalità straniera: dal piccolo furto all’assassinio e alle violenze sessuali, il problema cresce a livello nazionale. Continue reading

VI Domenica di Pasqua anno C: Se uno mi ama …

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui.”

“Se uno mi ama …”, Gesù oggi ci invita a guardare dentro di noi e ad interrogarci ancora una volta sull’ amore! Su cosa significhi amare Gesù.

Se ci guardiamo un po’ intorno e prendiamo in mano il Vangelo vediamo che la sua Parola non è mica tanto osservata da quello che è “mondo”, ma anche da tanti cristiani. Allora andiamo a confrontarci con la Parola del Signore: il Discorso della montagna Scopriamo come i comandamenti non siano stati aboliti e già qui ne abbiamo su temi come il riconoscimento del vero e unico Dio rispetto a tutti i vari idoli che noi uomini ci siamo costruiti e continuiamo a costruirci. Sul non uccidere. In un mondo che promuove non la cultura della vita, ma quella della morte dall’ aborto all’ eutanasia.

Su come deve essere intesa la sessualità umana e vissuta. Certamente con la teoria del gender non si riconosce nella visione biblica della sessualità. Mi potrei dilungare ancora sul non rubare, sull’ esigenza della verità, sull’ indissolubilità del matrimonio e il divorzio! Quando Gesù viene interrogato su questo risponde: “al principio della creazione Dio li creò maschio e femmina. 7 Perciò l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, 8 e i due saranno una sola carne. Così non sono più due, ma una sola carne. 9 L’uomo, dunque, non separi quel che Dio ha unito”. (Mc capitolo 10) Eppure quella del divorzio è una realtà che coinvolge e sconvolge la vita di tanta gente. Il rapporto con i beni.  Continue reading