Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli – V Domenica di Pasqua anno C

 

“Penso di doverti delle scuse, Signore. Sì perché c’è stato un tempo in cui ho creduto che essere tuo discepolo volesse dire soltanto venire a Messa, assolvere precetti, partecipare ai gruppi parrocchiali, magari fare catechismo. Un tempo in cui ho creduto che bastasse parlare di Te a voce alta senza paura di nessuno, ostentando quella fede e quello spirito di abnegazione di cui in fondo andavo orgoglioso. Un tempo in cui pensavo, riflettevo, cercavo nella mente la tua scintilla, le tue risposte, le tue ragioni. Un tempo in cui volevo limitare le mie passioni, i miei istinti, annullando sentimenti ed esigenze per dedicarmi totalmente ad essere perfetto come Te.
Eppure tu avevi detto: “ Non chi dice Signore, Signore … entrerà nel Regno dei cieli…”
E ancora: “ Da questo riconosceranno che siete miei discepoli …”. Tu che avevi la conoscenza ti eri incarnato ed io cercavo una fede disincarnata. E sì era più facile prima: illudersi di avere la tua benevolenza attraverso una parentesi di vita. Mentre adesso so che il tempo della tua sequela è tutti i giorni, è ogni ora, è ogni momento in cui stacco lo sguardo da me e lo incrocio con qualcun altro. Sia quando mi è simpatico che quando mi è antipatico, sia quando sono ben disposto, sia quando sono stanco e svogliato, sia quando ho diecimila pensieri ed altre cose da fare, sia quando ho bisogno di lui, sia quando mi ha fatto un favore, sia quando ho subito un grave torto. Tu dai un solo requisito ai tuoi discepoli: che siano capaci di incontrarsi e di volersi bene.
Tutto il resto è buon, santo, utile, ma non deve scordare l’ essenziale: l’ unica vera testimonianza, l’ unico vero legame con Dio, l’ unica vera risposta di fede è l’ amore.”

( S. Messina, P. Raimondo in Suo Padre uscì a supplicarlo)

… Solo l’ amore ci fa veramente comprendere e vivere ogni incontro con Cristo nei Sacramenti, nella preghiera nell’ ascolto della Parola ,e come il viandante assetato, che calma la sua sete bevendo alla sorgente, così la nostra sete di amore viene saziata da quella sorgente inesauribile che è l’ Eucaristia … e possiamo riprendere il nostro cammino portando il Suo Amore nella nostra vita e ai fratelli…
(dqy)  

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