Chi sono i sette Spiriti che assistono al Trono di Dio?

Nella Bibbia la loro presenza è confermata da due visioni. Si tratta di angeli. Ecco i loro nomi

 

Nella tela di Ponziano Loverini (datata 1891) che s’ammira nel Santuario della Madonna di Pompei, oltre alla sfolgorante figura di San Michele si vedono altri sei Angeli, che con Michele completano il simbolico numero di sette.

Questi Angeli, guardando all’Immacolata per cui hanno vinto su Lucifero, ascendono al Cielo, cantando il trionfale “osanna”.

In “Gli angeli del beato Bartolo Longo” (edizioni Segno), Marcello Stanzione e Carmine Alvino spiegano chi sono questi sette “Principi del Paradiso”. Si tratta di sette Angeli che stanno al cospetto di Dio, come rivelò a Tobia uno di essi, l’Arcangelo Raffaele, quando disse: “Io sono l’Angelo Raffaele, uno dei Sette che stiamo dinanzi al Signore”.

La visione di Zaccaria
Anche la divina Scrittura attesta la presenza dei sette Angeli intorno al trono di Dio. Il Profeta Zaccaria ebbe la visione un candelabro tutto di oro fino, che sosteneva sette lampade; ed era ombreggiato da due alberi di olivo, che erano uno a dritta e l’altro a sinistra. Subito egli domandò al suo Angelo custode chi fossero. E l’Angelo rispose:

– Le sette lampade sono gli occhi del Signore, cioè i Sette Arcangeli, che scorrono per tutta la terra (Zachar. C. IV).

La visione di Giovanni
A questa visione di Zaccaria risponde esattamente la visione di San Giovanni, narrata nel primo libro della sua Apocalisse, al Capo IV.

L’Evangelista vide sette lampade ardenti innanzi al Trono di Dio. Vide pure che il divino Agnello aveva sette occhi. E così le lampade come gli occhi dell’Agnello (spiega il medesimo Evangelista), sono i Sette Spiriti che assistono a Dio; e come suoi Messi, o Ambasciatori, girano tutta la terra.

I tre nomi rivelati
Di tre Angeli soltanto è rivelato il nome nelle Scritture:

1. Michael, che vuol dire: Chi come Dio? – Quis ut Deus? – È il Capo e il Principe della Milizia di Dio, che sconfisse Lucifero e gli angeli suoi.

2. Gabriel, che vuol dire: Fortezza di Dio; – Fortitudo Dei – È l’Angelo dell’Incarnazione, che fu mandato a Zaccaria, a San Giuseppe e a Maria Vergine.

3. Raphael, che vuol dire: Medicina di Dio: – Medicina Dei – È l’Arcangelo che guidò Tobia, e guarì il padre di lui dalla cecità, colmandoli di ogni sorta di beni spirituali e temporali. Egli è l’Angelo della sanità, e a lui si ricorre per conservare o riacquistare la salute.

Gli altri quattro
Degli altri quattro eccelsi santi Spiriti la Chiesa non ha confermato i nomi, né approvato il culto pubblico.

La tradizione ebraica e alcune chiese cristiane li identificano in: Uriele, fuoco di Dio, ossia l’Angelo che eccita nei nostri cuori l’amore di Dio: Schealtiele, l’Angelo dell’orazione, che presenta a Dio le nostre preci ed i nostri sacrifizi, ed unisce il cuor nostro a Dio; Ieudiele, ossia l’Angelo che c’ispira a lodare e predicare Iddio sulla terra; e finalmente Barachiele, ossia l’Angelo che ci reca la benedizione di Dio, e incorona le opere nostre.

Gelsomino Del Guercio in Aleteia

 

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