Vangelo 11- 2-2024

Meditazione 11 – 2 -2024

Dal Vangelo secondo MarcoIn quel tempo, venne da Gesù un lebbroso, che lo supplicava in ginocchio e gli diceva: «Se vuoi, puoi purificarmi!». Ne ebbe compassione, tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo voglio, sii purificato!». E subito la lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato.

E, ammonendolo severamente, lo cacciò via subito e gli disse: «Guarda di non dire niente a nessuno; va’, invece, a mostrarti al sacerdote e offri per la tua purificazione quello che Mosè ha prescritto, come testimonianza per loro».

Ma quello si allontanò e si mise a proclamare e a divulgare il fatto, tanto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città, ma rimaneva fuori, in luoghi deserti; e venivano a lui da ogni parte.

Parola del Signore

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Oggi abbiamo l’ incontro con un lebbroso. I lebbrosi dovevano stare fuori dell’abitato. Ma vi è un’ anomalia, questo lebbroso si avvicina, non ha paura e questo fa riflettere anche i discepoli: altro che Paura. Gesù cosa fa? Stende la mano,lo tocca, lo guarisce. Quindi ciascuno di noi prende consapevolezza che Gesù si commuove per le molte sofferenze. Ma perché allora Gesù non ci ci da’ tutto subito. Nella Parola di oggi comprendiamo che senza l’ apertura del cuore, che se il cuore che è aperto non troviamo  beni da accogliere che Gesù viene a donare. Ecco che Gesù a volte aspetta la crescita anche nella fede. Da notare che il lebbroso chiede di essere purificato, non guarito, chiede di diventare quel capolavoro di Dio pensato per noi. Dio non ama il dolore, questo è il Dio che Gesù annuncia, che vuole la nostra salvezza e farci felici. Nonostante il divieto il lebbroso non tace, la gioia è troppo grande. Gesù fa’ il gesto di toccare il lebbroso con il rischio di diventare lui stesso impuro ancora prima della guarigione. Così vuole farci comprendere che la vera malattia è quella della solitudine, della povertà, dell’ emarginazione sociale. La vera malattia in ballo è la malattia spirituale. Signore ho bisogno della tua guarigione, aspetto il tuo perdono. Vorrei incontrarti sempre in ogni mia esitazione, quando il cammino della mia fede è stentato, penoso, trovato, reticente. Ridesta in Signore ogni giorno il desiderio di essere tuo imitatore, come Paolo, come Francesco e cancella la lebbra del nostro peccato.

VI Domenica del Tempo Ordinario – Anno B – 14 febbraio 2021 | Parrocchia Santa Maria La Nova - Palata (CB)

IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B)

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.
Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.
Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!». Continue reading

Meditazione serale – Se tu sapessi…

Quando fu vicino alla città. Gesù la guardo e si mise a piangere per lei. Diceva: ”Gerusalemme, se tu sapessi, almeno oggi, quel che occorre alla tua pace! Ma non riesci a vederlo!”

Gesù piange sul nostro mondo. Piange sulla Palestina, sull’ Africa, l’Indonesia, l’Iraq, l’Italia. Piange sui nostri paesi dove regnano l’indifferenza, l’ingiustizia, la violenza. Piange su tutti quelli che vanno in chiesa, ma pensano ad altro.

Meditazione serale – quando

Signore, quando ho fame mandami qualcuno che ha bisogno di cibo;
quando ho sete, mandami qualcuno che ha bisogno di acqua;
quando ho freddo, mandarmi qualcuno da riscaldare;
quando sono nella sofferenza, mandami qualcuno da consolare;
quando la mia croce diviene pesante, dammi la croce di un altro da condividere;
quando sono povero, portami qualcuno che è nel bisogno;
quando non ho tempo, dammi qualcuno da aiutare per un momento;
quando mi sento scoraggiato, mandami qualcuno da incoraggiare;
quando sento il bisogno di essere compreso, dammi qualcuno che ha bisogno della mia comprensione;
quando vorrei che qualcuno si prendesse cura di me, mandami qualcuno di cui prendermi cura;
quando penso a me stesso, rivolgi i miei pensieri ad altri.

A Vanvera … – meditazione serale

La lingua più parlata nel mondo è “a vanvera”, miliardi di parole, ogni giorno, ci investono, ci trafiggono, ci soffocano. Saper parlare è un gran dono. Perché l’uomo non dica spropositi Dio gli ha donato dieci dita perché possa ricordare i suoi saggi consigli.

“Che la tua prima parola sia buona,
che la tuaseconda parola sia vera,
che la tua terza parola sia giusta,
che la tua quarta parola sia generosa,
che la tua quinta parola sia coraggiosa
che la tua sesta parola sia tenera
che la tua settima parola sia consolante,
che la tua ottava parola sia accogliente,
che la tua nona parola sia rispettosa
e la tua decima parola sia saggia”

Poi taci

 

Festa del Battesimo del Signore – 2024

Dal Vangelo secondo Marco

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Parola del Signore
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Oggi celebriamo la festa del Battesimo del Signore, certo questa festa inevitabilmente richiama alla nostra mente una realtà vissuta quando noi eravamo, tranne in alcune eccezioni, piccoli bambini.
Ora anche noi siamo cresciuti e chiamati a vivere questa realtà in cui sono diventato figlio di Dio e sono entrato a fare parte della Chiesa.
“Il battesimo che oggi Gesù riceve, sebbene avvenga almeno trent’anni dopo la sua nascita a Betlemme e la successiva visita di pastori e magi, ha un legame strettissimo con il Natale e l’Epifania. Se nel fascino del Natale Dio si rivela nell’umiltà di un Bambino che converte tante persone, fra queste persone impure e rozze come i pastori, peccatori convenuti accanto a loro quali tanti altri nel circondario e finalmente anche dottissimi miscredenti come i magi che apprendono in lui la rivelazione della verità e della salvezza, adesso a Betania, al di là del Giordano dove Giovanni sta battezzando, lo stesso Dio Onnipotente si manifesta nell’umiltà di un Uomo ormai adulto, formato e con una forte ossatura in grado di far fronte alle contrarietà della vita, anch’egli vicino ai rozzi, ai peccatori e ai refrattari della Parola di Dio e anch’egli proclive a manifestare ad essi la stessa verità e la stessa salvezza. Anche il battesimo di Gesù è un’Epifania, perché manifesta ancora una volta l’umiltà e allo stesso tempo la misericordia di Dio che, incarnatosi, vuole raccogliere tutti quanti in unità e concordia.” Continue reading

Domande- meditazione serale 2024- Epifania

 

Meditazione serale – Epifania 2024

Signore, faccio più domande di quante ne fai tu. Credo che il rapporto sia dieci a uno.

Io chiedo:
Perché permetti la sofferenza?
Per quanto tempo posso sopportarla?
Che scopo ha?
Hai dimenticato di essere misericordioso?
Ti ho stancato?
Ti ho offeso?
Mi hai rigettato?
Dove ho perso la tua guida?
Quando mi sono smarrito?
Vedi la mia totale disperazione?

Tu mi chiedi:
Hai fiducia in me?

Pensate … – meditazione serale

Pensate …

Di approdare sulla riva e scoprire che siete in Paradiso; di afferrare una mano e scoprire che è la mano di Dio; di respirare un’aria nuova e scoprire che è quella del cielo; di sentirvi rinvigoriti e scoprire che è l’immortalità; di passare dalla burrasca tempestosa a una calma sconosciuta; di svegliarvi e scoprire che siete arrivati a Casa.

Nonostante tutto – meditazione serale

Ho chiesto a Dio la forza per conseguire i miei obiettivi.

Sono stato reso debole, per imparare a obbedire con umiltà.

Ho chiesto la salute, per fare grandi cose.

Sono stato reso infermo, per poter fare cose ancora migliori.

Ho chiesto la ricchezza per poter essere felice.

Mi è stata data la povertà perché fossi saggio.

 

Ho chiesto il potere per avere l’approvazione degli uomini.

Mi è stata la debolezza così che sentissi il bisogno di Dio.

Ho chiesto cose per godermi la vita.

Mi è stata data la vita per poter godere delle cose.

 

Non ho avuto nulla di quello che ho chiesto

Ma ho avuto quello che speravo.

Nonostante me stesso, la mia preghiera silenziosa è stata soddisfatta.

Io mi sento, con ciò, ancora più benedetto.

meditazione serale -Fai come lo scultore

 

“Fa’ in te ciò che lo scultore fa per la statua di un cavallo: prende un blocco di marmo e toglie via tutto ciò che non assomiglia a un cavallo. “Che cosa vuol dire? “

“Togli via a colpi di martello tutto ciò che non sei tu: ogni pensiero, sentimento, atteggiamento, costrizione. Solo così scoprirai l’opera d’arte che sei tu e la mano dell’artista”

Lo smeriglio dei giorni, lo scalpello delle sofferenze e degli sforzi rivelano in te la tua vera immagine.